        Il dominio che Ducati sta mettendo in scena nelle ultime stagioni della MotoGP &egrave; altamente dimostrato anche dai strepitosi numeri raccolti fino ad ora. Per intenderci, la squadra di Borgo Panigale vanta 30 vittorie nelle ultime 31 gare, una statistica impressionante che manifesta la superiorit&agrave; della casa italiana che ad Austin potrebbe raggiungere un nuovo record. Ci riferiamo alle 20 vittorie consecutive che nel biennio 1968\1969 MV Agusta realizz&ograve; insieme a Giacomo Agostini, record superato successivamente dalla Honda, che dal 1997 al 1998 trionf&ograve; in 22 occasioni, 18 con il dominatore dell'epoca, Mick Doohan, 2 con Alex Criville, e una con Carlos Checa e Tadayuki Okada.&nbsp;  Nel GP di Le Mans potrebbe avvenire il record all-time Ducati &egrave; al momento ferma a quota 19 successi consecutivi, e, qualora dovesse trionfare ad Austin (scenario pi&ugrave; che probabile visti gli attuali valori in campo) eguaglierebbe la seconda posizione della MV Agusta. Inoltre, con altre due vittorie, conquistabili nei GP del Qatar e Jerez, approderebbe al primo posto di questa speciale classifica a pari merito con la sopracitata Honda, mentre nel sesto appuntamento della stagione a Le Mans potrebbe avvenire il sorpasso definitivo, diventando cos&igrave; la casa costruttrice pi&ugrave; vincente di sempre in termini di GP vinti consecutivamente. Numeri alla portata di Ducati, la quale ha sempre vinto dal GP di Austin del 2024 in poi. L'ultima affermazione che non riguarda la squadra bolognese risale appunto al GP delle Americhe della passata annata quando l'Aprilia di Maverick Vinales ebbe la meglio su Pedro Acosta e Marc Marquez. Per trovare l'utimo successo di una casa non italiana dobbiamo risalire al GP di Buriram 2022 con l'affermazione della KTM di Miguel Oliveira; invece l'ultimo trionfo di una casa giapponese risale invece al GP del Sachsenring 2022, con il successo della Yamaha Fabio Quartararo.  GP Americhe MotoGP 2025: orari e programmazione Sky e TV8 - Live       

Qualora dovesse vincere in Texas, la compagine bolognese raggiungereebbe quota 20 successi consecutivi, a meno due dal record all-time di Honda

MotoGP Austin: Ducati ad un passo dal record di MV Agusta

        Nuova gara nel continente americano e seconda puntata della rubrica &ldquo;Paese che vai, pilota che trovi&rdquo;. Per la #RoadToAustin oggi vediamo tutti i piloti americani del Motomondiale, da quelli pi&ugrave; vincenti ai one season wonder. A differenza dell&rsquo;Argentina che ha prodotto solamente Porto, Rodrigo e Valentin Perrone, la scuola nordamericana del motomondiale ha prodotto un numero enorme di piloti, titolati o meno, che hanno dato spettacolo sui tracciati di tutto il mondo.&nbsp;  Kenny Roberts capostipite e primo titolato, Freddie Spencer l&rsquo;eroe delle due classi  Se qualche traccia di pilota americano si &egrave; intravista sul finire degli anni 60, &egrave; dagli anni 70 che dal Nord America arrivano in massa piloti dalle grandi doti di guida, provenienti dal campionato nazionale AMA. Il capostipite della colonia americana del Motomondiale &egrave;, senza dubbio, il grande Kenny Roberts. Kenny debutta in 250 nel 1974 con la Yamaha e non lascer&agrave; mai pi&ugrave; le moto di Iwata, diventandone team manager poi tra gli anni 80 e 90.&nbsp; Kenny arriva 4&deg; in 250 nel 1978 con due vittorie e due secondi posti, ma &egrave; in 500 che ottiene le fortune maggiori con ben tre titoli consecutivi tra il 1978 ed il 1980. Nel 1981 chiude terzo e nel 1983 chiude secondo per due punti alle spalle di Freddie Spencer. Un altro grande degli anni 80 e tre volte iridato proprio come il &ldquo;marziano&rdquo; Kenny Roberts &egrave; nientemeno che &ldquo;Fast&rdquo; Freddie Spencer, fino all&rsquo;anno scorso capo dello Steward Panel della FIM. Freddie debutta nel 1980 in 500 con la Yamaha ma sar&agrave; con la Honda che far&agrave; i risultati migliori. Nel 1983 batte di appena due punti Kenny Roberts, mentre nel 1985 fa la storia vincendo nello stesso anno 250 e 500. Dall&rsquo;86 la sua carriera &egrave; in discesa: solo 4 punti tra l&rsquo;86 e l&rsquo;88 prima di appendere il casco al chiodo. Nell&rsquo;89 &egrave; Giacomo Agostini a convincerlo a rientrare in scena: 33, 5 punti con un quinto posto in spagna come miglior risultato in gara. Centra 2 punti nel 93 con la ROC Yamaha.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Pat Hennen primo americano vincitore in 500, Randy Mamola re senza corona  Se Kenny Roberts &egrave; stato il primo americano iridato, Pat Hennen, che &egrave; scomparso lo scorso anno a 71 anni, &egrave; stato quello che ha centrato il primo successo in Top Class. Il nativo dell&rsquo;Arizona ha debuttato nel 1976 con Suzuki andando a bersaglio in Finlandia nello stesso anno. Hennen ha poi messo a referto altre due vittorie: una nel 1977 in Inghilterra e una nel 1978 in Spagna, stagione poi abortita dopo il secondo posto al Mugello per via di un incidente al Senior TT.&nbsp; Se Stirling Moss &egrave; stato il re senza corona per eccellenza in Formula 1, lo stesso ruolo lo ha ricoperto nel Motomondiale un certo Randy Mamola. Californiano di San Jose, Randy ha debuttato nel 1979 disputando tutte e tre le classi: 250, 350 e 500 in sella a Yamaha e Suzuki con tre podi in 250 e due in 500. Dal 1980 al 1982 vince 5 gare e sale altre 9 volte sul podio chiudendo due volte secondo il Mondiale: nel 1980 alle spalle di Kenny Roberts e nel 1981 alle spalle di Lucchinelli, mentre nel 1983 &egrave; terzo. Centra ancora il titolo platonico di vicecampione nel 1984 con la Honda alle spalle di Eddie Lawson e in Yamaha nel 1987 alle spalle di Wayne Gardner. Randy Mamola &egrave; stato uno dei primi funamboli del motomondiale, prima dell&rsquo;arrivo di Kevin Schwantz.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; La dinastia dei fenomeni: Lawson, Schwantz, Rainey, Kocinski  Abbiamo nominato poco fa Eddie Lawson parlando di Randy Mamola, ed ecco che apriamo questo capitolo ripercorrendo la sua storia. Californiano di Upland, Eddie debutta in 500 nel 1983 con la Yamaha dopo tre apparizioni in 250 con la Kawasaki nel 1981. Nel 1984 centra subito il bersaglio grosso vincendo il Mondiale davanti a Randy Mamola, mentre nel 1985 chiude secondo alle spalle di Freddie Spencer. Con Yamaha vince anche i titoli del 1986 e 1988 prima di accasarsi in Honda e portarsi a casa il suo quarto titolo iridato nel 1989. A conti fatti, Lawson &egrave; il pilota americano pi&ugrave; titolato.&nbsp; Se parliamo di funamboli non si pu&ograve; non citare il mitico #34 Kevin Schwantz. Texano di Houston, Kevin debutta direttamente in 500 con la Suzuki nel 1986. Nel biennio 86-87 raccoglie appena 13 punti, mentre dal 1988 si scatena. Nel 1988 vince in Giappone e Germania chiudendo ottavo, nel 1989 le vittorie diventano 6 per chiudere al quarto posto. Sfiora l&rsquo;iride nel 1990 trovando sulla sua strada un grande Wayne Rainey. Il binomio Schwantz-Rainey nei primi anni 90 d&agrave; vita a grandissimi duelli per vittorie e titoli iridati. L&rsquo;alloro per Kevin arriva nel 1993 ma in circostanze piuttosto &ldquo;fortunose&rdquo; per via dell&rsquo;incidente che interrompe la carriera di Rainey a Misano. Nel 1994 non riesce a difendere il suo numero 1 che finisce sul cupolino dell&rsquo;australiano Doohan. Schwantz chiude la sua carriera a met&agrave; del 1995 dopo un infortunio pesante al polso. Tra i fenomeni di fine anni 80 e inizio anni 90 &egrave; impossibile non citare il grande Wayne Rainey. Californiano di Los Angeles, Wayne debutta nel Mondiale in 250 nel 1984 con la Yamaha. Passa in 500 nel 1988 e subito chiude il campionato al terzo posto, arrivando poi secondo alle spalle di Lawson nel 1989. Dal 1990 fino a Misano 1993 la 500 &egrave; praticamente sua: tre titoli iridati consecutivi tra il 1990 ed il 1992. Mentre &egrave; avviato verso il quarto alloro consecutivo, il 5 settembre 1993 si interrompe bruscamente la sua carriera per via di un incidente a primo impatto banale ma che si rivela devastante per la sua colonna vertebrale che sbatte sul cordolo del Curvone spezzandosi e rendendo Rainey paraplegico.&nbsp; Tra la fine degli anni 80 e l&rsquo;inizio degli anni 90 il Motomondiale ha conosciuto anche John Kocinski. Nativo di Little Rock in Arkansas, John ha debuttato in 250 nel 1988 con la Yamaha. Nel 1989 vince due gare ma chiude solamente quattordicesimo. Il 1990 &egrave; l&rsquo;anno del suo primo ed unico alloro nel Motomondiale con 7 vittorie e 12 podi complessivi. Nel 93 inizia la stagione in Suzuki per trasferirsi in Cagiva. Corre in 500 dal 1991 al 1999 con Yamaha, Cagiva ed Honda centrando due terzi posti a fine stagione nel 1992 e 1994.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Tale padre, tale figlio: Kenny Roberts Jr come pap&agrave; Kenny. Hayden ultimo iridato  Se in Formula 1 solamente Damon Hill e Nico Rosberg hanno bissato il titolo del proprio padre, nel Motomondiale l&rsquo;unico binomio titolato padre-figlio &egrave; quello dei Roberts, con Kenny Jr iridato nel 2000. Californiano di Mountain View, Kenny Jr debutta in 250 nel 1993 con la Yamaha. Ottiene risultati di rilievo nella quarto di litro solamente nel 1995 con un ottavo posto finale in campionato. Nel 1996 passa in 500 con la Yamaha, nel biennio 97-98 corre con la Modenas KR3 del padre Kenny Senior. Passa in Suzuki nel 1999, vince 4 gare e chiude al secondo posto alle spalle di Alex Crivill&eacute;. Con altre 4 vittorie vince il titolo del 2000 davanti a Valentino Rossi. Dal 2001 al 2005 centra altri tre podi con la Suzuki tra 500 e MotoGP, nel 2006 guida la KR211V nel team del padre centrando gli ultimi due podi della carriera. L&rsquo;ultimo iridato della dinastia americana &egrave; l&rsquo;indimenticato Nicky Hayden. Nativo di Owensboro, Kentucky Kid ha debuttato in MotoGP nel 2003 nel team ufficiale Honda Repsol al fianco di Valentino Rossi, instaurando con lui subito un grande rapporto di amicizia. Dal 2003 al 2008 Nicky corre con la Honda ufficiale vincendo in totale tre gare, una nel 2005 a Laguna Seca e due nel 2006, Assen e ancora Laguna Seca. Il punto pi&ugrave; alto in MotoGP &egrave; ovviamente il titolo iridato del 2006 davanti a Valentino Rossi per soli 5 punti. Nel 2009 passa in Ducati, tre soli podi fino al 2013 prima del ritorno in Honda nel biennio 2014-2015. Menzioni onorevoli  Tra i piloti americani passati dal Motomondiale bisogna ricordare, in rigoroso ordine alfabetico: Mike Baldwin, 6 podi nel Motomondiale tra il 1979 e il 1988, Cameron Beaubier, nel 2009 in 125 e in Moto2 nel biennio 2021-2022 senza risultati di rilievo, Doug Chandler, 6 podi in 500 tra il 1991 ed il 1994, Colin Edwards, 12 podi in MotoGP tra il 2004 e il 2011, John Hopkins, 4 podi in MotoGP con la Suzuki nel 2007, Ben Spies, 1 vittoria e 6 podi in MotoGP dal 2010 al 2012.       

Kenny Roberts Senior, Freddie Spencer, Eddie Lawson, Kevin Schwantz, Wayne Rainey, John Kocinski, Kenny Roberts Jr e Nicky Hayden tra gli iridati della scuola americana

Dagli USA con furore: tutti gli americani del Motomondiale

Il duello interno alla Ducati, il derby italiano tra la Casa di Borgo Panigale e l&rsquo;Aprilia che &ldquo;indossa&rdquo; il numero 1, la risalita delle Case giapponesi, l&rsquo;attualit&agrave; della KTM tra le ambizioni in pista e le difficolt&agrave; societarie. E ancora l&rsquo;attesa per il futuro dello stesso Circus, sospeso tra la gestione Dorna e l&rsquo;acquisto di Liberty Media, nonch&eacute; sempre pi&ugrave; vicino al cambio regolamentare che produrr&agrave; una MotoGP con mezzi non pi&ugrave; da 1000 centimetri cubici, bens&igrave; da 850.  Non mancano di certo i motivi di interesse alla vigilia della stagione pi&ugrave; lunga, che &egrave; iniziata nel weekend al Chang International Circuit di Buriram. Uno show lungo 22 gare e quasi nove mesi che vede al comando come sempre Carmelo Ezpeleta, inossidabile CEO della Dorna. Il quale ha parlato della MotoGP che ha preso il via dal sud-est asiatico.    Continua l&#39;articolo nella prossima pagina  MotoGP, Jorge Martin: &quot;Non so quando torner&ograve;&quot;  &nbsp;  La MotoGP 2025 vista da Carmelo Ezpeleta   Che 2025 si aspetta?  &ldquo;Che sia migliore del 2024. Deve essere cos&igrave;, perch&eacute; ogni anno cerchiamo di migliorare e ovviamente per la stagione le aspettative sono molto buone. Mi aspetto che tutto vada bene e che tutto sar&agrave; in sicurezza&rdquo;. &nbsp;  Gli occhi sono puntati principalmente su Pecco Bagnaia e Marc Marquez: chi avr&agrave; la meglio?  &ldquo;In 32 anni in questo ruolo non ho mai espresso nessun pronostico, quindi continuer&ograve; a non farli. Per&ograve; posso dire una cosa: sono forti entrambi&rdquo;.  Quale coppia le ricorda del passato per competitivit&agrave;?  &ldquo;Fatico a ricordare una situazione del genere. Forse tutto questo non &egrave; mai successo, magari pu&ograve; ricordare un po&rsquo; la situazione della coppia composta da Mick Doohan e Alex (compagni nel Team Repsol Criville ma lo Honda a met&agrave; anni &lsquo;90, nde) spagnolo non era allo stesso livello dell&rsquo;australiano che vinse cinque titoli consecutivi. Probabilmente abbiamo visto coppie come Bagnaia e Marquez in un Motomondiale di un&rsquo;altra era, prima che arrivassi io. Negli anni della Dorna non mi ricordo uno scenario del genere&rdquo;.  La preoccupa l&rsquo;attuale delicatissima situazione societaria della KTM?  &ldquo;Sono preoccupato, perch&eacute; non mi piace che una societ&agrave; si trovi in questa situazione. Al tempo stesso non sono preoccupato per il comparto racing e per la partecipazione del marchio al Motomondiale, questo assolutamente no. Anzi, stiamo contrattando proprio in questo periodo con il Gruppo KTM per il rinnovo dell&rsquo;accordo che andr&agrave; dal 2027 al 2031&rdquo;.  Guardando alle altre Case, si iniziano a vedere i benefici delle concessioni regolamentari per le performance di Honda e Yamaha.  &ldquo;S&igrave;, anche se manca ancora un po&rsquo;. Pi&ugrave; alla Honda che alla Yamaha. Ma sono sicuro che alla fine di quest&rsquo;anno non saranno davanti, perch&eacute; Ducati e Aprilia sono molto forti e anche la KTM &egrave; di alto livello, per&ograve; le Case giapponesi saranno pi&ugrave; vicine&rdquo;.    Continua l&#39;articolo nella prossima pagina  &nbsp;  Ezpeleta e la coppia Bagnaia-Marquez   Si aspetta un altro dominio Ducati quest&rsquo;anno?  &ldquo;Sembra di s&igrave;, ma non si sa mai. In Thailandia, per esempio, l&rsquo;Aprilia &egrave; andata molto bene e deve ancora arrivare Jorge Martin&hellip; Quindi vediamo. Penso che l&rsquo;Aprilia possa andare meglio di quanto pensiamo&rdquo;.  Quest&rsquo;anno saranno tre i piloti italiani in squadre ufficiali: Bagnaia in Ducati, Luca Marini in Honda, Marco Bezzecchi in Aprilia. Senza dimenticare le moto Factory per Enea Bastianini e Fabio Di Giannantonio.  &ldquo;Lo ritengo normale, d&rsquo;altronde l&rsquo;Italia &egrave; un Paese importantissimo. Ricordavo proprio in questi giorni che &egrave; l&rsquo;unico Paese nel Mondo che dal 1949 a oggi &egrave; sempre stato nelle posizioni di vertice in questo sport. Sia con i piloti che con le moto, sempre&rdquo;.  A proposito di movimento taliano, com&rsquo;&egrave; stato l&rsquo;incontro a Roma con il presidente della FMI Giovanni Copioli?  &ldquo;&Egrave; andato benissimo. Sono stato con il Consiglio federale, ho visto il lavoro che svolgono, va tutto molto bene. Sono andato a Roma per incontrare il presidente e ne ho approfittato per poter parlare con lui&rdquo;.  Guardando alle classi &ldquo;inferiori&rdquo;, Moto2 e Moto3, che 2025 si aspetta?  &ldquo;Ci sono stati nei giorni scorsi i test di Jerez e la competitivit&agrave; &egrave; alta. Aron Canet &egrave; sembrato il pi&ugrave; veloce di tutti, ma ho visto che &egrave; risalito bene anche Diogo Moreira. Ho la speranza che ci siano davanti piloti che non siano provenienti soltanto da Spagna e Italia. Ovviamente gli spagnoli e gli italiani sono i pi&ugrave; forti&rdquo;.  In MotoGP si aspetta un&rsquo;altra lotta Spagna-Italia per il titolo?  &ldquo;Non si pu&ograve; mai dire! Sono 22 gare con 22 Sprint. &Egrave; un campionato lungo, si deve guardare lontano&rdquo;.  A che punto &egrave; l&rsquo;acquisizione di Liberty Media?  &ldquo;Sta andando tutto avanti, dobbiamo aspettare l&rsquo;approvazione dell&rsquo;Unione Europea per la questione della posizione dominante e questa deve avvenire entro giugno. &Egrave; una questione di legge&rdquo;.  Rester&agrave; comunque Carmelo Ezpeleta la figura di riferimento?  &ldquo;Non cambia niente. Anche se non sono unicamente io l&rsquo;immagine della MotoGP e spero di non esserlo, perch&eacute; non rester&ograve; qui per sempre&rdquo;.    MotoGP, Chili: &quot;Se a Bagnaia romperanno le scatole sar&agrave; costretto a guardarsi attorno&rdquo; 

L&#39;intervista esclusiva: &quot;Non ricordo nella mia lunga parentesi nel Mondiale una coppia come quella formata da Marc e Pecco&quot;&nbsp;

MotoGP, Ezpeleta: &quot;Marquez e Bagnaia, una coppia mai vista&quot;

        Conclusa la due giorni di test ufficiali che ha visto il dominio di Bulega e delle Ducati, &egrave; prima race week per il Mondiale Superbike con una venue sempre presente dal 1988, l&rsquo;Australian Round a Phillip Island.&nbsp; Il round di apertura della stagione 2025 vede diversi volti nuovi ed un ritorno eccellente: a distanza di 11 anni dall&rsquo;ultima apparizione rientra infatti la Bimota con la KB998 Rimini presentata ufficialmente pochi giorni fa e portata in pista dal team Provec Kawasaki. Con il ritorno di Bimota, il team Kawasaki Puccetti Racing diventa la struttura ufficiale Kawasaki in SBK. Tra i volti nuovi l&rsquo;inglese Ryan Vickers con il team Motocorsa Ducati e Bahattin Sofuoglu con la Yamaha di MotoXRacing insieme a Tito Rabat.  Storia, caratteristiche ed incidenti avvenuti sul tracciato australiano  A differenza del Motomondiale che ha dovuto attendere ben 40 anni prima di mettere piede in Australia, in Superbike la terra dei canguri &egrave; presente sin dalla prima stagione del Mondiale, quel 1988 nuovo per tutti.&nbsp; Come per il Motomondiale, anche la Superbike ha utilizzato due circuiti del vasto territorio australiano: Oran Park nel biennio 1988-1989 e Phillip Island dal 1990 in poi, saltando solo le edizioni del 1993 (Australia e Nuova Zelanda rimpiazzate quell&rsquo;anno da Malesia e Messico), e del biennio 2020-2021 per pandemia. In tutto sono 33 le edizioni dell&rsquo;Australian round nella storia del Mondiale Superbike, 2 ad Oran Park e 31 a Phillip Island. Le caratteristiche Phillip Island misura 4,45 km e consta di 12 curve, 5 a destra e 7 a sinistra, la sede stradale &egrave; larga 13 metri ed il rettilineo principale &egrave; lungo 900 metri. Si tratta di un circuito altamente spettacolare posto su un terreno ondulato sul ciglio di una scogliera, formato da un continuo susseguirsi di curve veloci e di ampio raggio spezzato solo da due tornantini, dove si possono ammirare audacissimi sorpassi. L'unico rettilineo degno di nota, quello dei box, &egrave; in discesa e vi si raggiungono velocit&agrave; di punta molto elevate. Caratteristici i vari tratti vicini al mare, suggestivi e amati dai fotografi di tutto il mondo. Da segnalare la costante presenza di gabbiani ed oche nell&rsquo;area del circuito, che spesso rappresentano un rischio di impatto per i concorrenti.&nbsp; Incidenti Quando si parla di incidenti a Phillip Island per la SBK, la mente non pu&ograve; che tornare all&rsquo;edizione del 2000 e alla caduta di Carl Fogarty in gara-2 mentre tentava di recuperare. Altri incidenti &ldquo;famosi&rdquo;: Biaggi nel 2008 in gara-2 e Checa nel 2013. 25 aprile 2000, gara-2. Nel weekend che vede Gobert dare a Bimota l&rsquo;ultima vittoria assoluta in SBK, c&rsquo;&egrave; anche l&rsquo;incidente che fa chiudere la carriera al Re del Mondiale SBK Carl Fogarty. Nel tentativo di recuperare da una brutta partenza, Fogarty urta accidentalmente Ulm e finisce per terra procurandosi la frattura dell&rsquo;omero sinistro. La prognosi iniziale di 40 giorni si rivela una sentenza, nonostante diversi tentativi di rientrare Foggy il 20 settembre annuncia il ritiro dalle competizioni.&nbsp; 2 marzo 2008, gara-2. Bayliss &egrave; in fuga solitaria nel round di casa seguito dalla Suzuki di Fonsi Nieto e da Max Biaggi sulla Ducati Sterilgarda. Arrivando in curva-1, Max, nel tentativo di uscire dalla scia di Nieto, viene investito dall&rsquo;aria della moto dello spagnolo e perde l&rsquo;anteriore della sua Ducati scivolando ad alta velocit&agrave; e rischiando a sua volta di travolgere Fonsi.&nbsp; 24 febbraio 2013, gara-1. Siamo alla curva 4 del giro 12 di una gara che vedr&agrave; tre Aprilia davanti a tutti alla bandiera a scacchi. Checa, sulla Panigale V2 del team Alstare, sbaglia la frenata di curva 4 e travolge il malcapitato Melandri. Lo spagnolo resta a terra privo di sensi per qualche minuto, con Melandri che corre subito a sincerarsi delle condizioni dell&rsquo;ex compagno di marca in MotoGP. Carlos fortunatamente non riporta grandi fratture ma non parte per gara-2.&nbsp; Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; I tratti caratteristici del tracciato australiano  Phillip Island &egrave; un tracciato piuttosto particolare, un misto di curvoni veloci ad ampio raggio e due tornanti molto lenti che spezzano il ritmo del giro. I punti di frenata pi&ugrave; difficili sono: Southern Loop, staccata molto difficile e bisogna stare cuciti al cordolo; Honda Corner, uno dei due punti lenti del tracciato e luogo di contatti e cadute; curva 10, lenta come la 4 e luogo di cadute. I punti di sorpasso invece sono: Doohan Corner, facile per&ograve; il controsorpasso; Southern Loop, copia-incolla della Doohan; Honda Corner; Siberia, lunga sinistra; Lukey Heights, la lunga sinistra che precede il tornante di curva 10; curva 10, altro punto di sorpasso come la 4. Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Statistiche e record dell&rsquo;Australian Round  Come abbiamo visto in precedenza, due sono le piste sulle quali si &egrave; disputato il round del Mondiale, Phillip Island ed Oran Park, per un totale di 33 edizioni contando quella che si disputer&agrave; nel prossimo fine settimana. Phillip Island &egrave; stata teatro di 31 edizioni, Oran Park di 2. 27 &ndash; vittorie di piloti australiani, l&rsquo;ultima &egrave; firmata Troy Bayliss nel 2008 2014 &ndash; l&rsquo;anno dell&rsquo;ultima vittoria Suzuki nel Mondiale firmata Eugene Laverty in gara-1 11 &ndash; gli anni intercorsi tra la vittoria di Falappa al Paul Ricard del 1989 e quella di Gobert a Phillip Island nel 2000 &nbsp;11 &ndash; gli anni intercorsi tra il round di Laguna Seca del 2014 e quello che sar&agrave; il secondo stint di Bimota a Phillip Island Per la SBK i record sono dei ducatisti Bulega e Bautista: Nicol&ograve; SP e All Time in 1&rsquo;27&rdquo;916, gara-1 in 1&rsquo;28&rdquo;564 e gara-2 in 1&rsquo;28&rdquo;639 mentre Alvaro ha il record della SP Race in 1&rsquo;29&rdquo;273        

Ecco tutto quello che c&rsquo;&egrave; da sapere sul tracciato australiano, che nel prossimo weekend ospiter&agrave; l&rsquo;appuntamento numero uno del Mondiale delle derivate di serie

Tutto quello che c'è da sapere su Phillip Island: l’analisi delle criticità per la SBK

        Dopo trent'anni di collaborazione, a partire dalla stagione 2025 il team ufficiale HRC non avr&agrave; pi&ugrave; Repsol come Title Sponsor in MotoGP. Una decisione che segna una vera e propria svolta epocale per la compagine Factory di Honda, legata alla societ&agrave; spagnola fin dai tempi della 500 con Mick Doohan, ma che sembra ora pronta a voltare pagina continuando a puntare ad una rinascita in seguito ad uno dei periodi pi&ugrave; bui della propria storia nella classe regina del Motomondiale. Tuttavia, questa separazione tra Repsol e Honda non sar&agrave; totale, ma riguarder&agrave; soltanto la MotoGP. D'altronde, Repsol &egrave; particolarmente legata al mondo del motorsport e alla prossima Dakar al via tra pochi giorni comparir&agrave; sulle Toyota ufficiali nella classe riservata alle auto, mentre per quanto riguarda HRC, continuer&agrave; ad essere lo sponsor principale nei mondiali Trial e X-Trial almeno fino al 2027, disciplina in cui il colosso giapponese &egrave; tuttora una forza pressoch&eacute; imbattibile. McPhee saluta il mondiale Supersport: sar&agrave; al via del BSB con Honda  Il team Repsol Honda prosegue con Bou e Marcelli  Chiaramente, dietro alla decisione di Repsol di continuare a sponsorizzare HRC nel trial c'&egrave; la sicurezza di porre il proprio marchio sulle moto di un team davvero vincente, ma anche e soprattutto la possibilit&agrave; di scrivere un ulteriore capitolo di storia della specialit&agrave; visto che il leggendario Toni Bou proseguir&agrave; la propria carriera con l'obiettivo di arrivare a 40 titoli mondiali proprio nel 2027 (attualmente ne conta 36 in bacheca tra indoor e outdoor). Inoltre, al suo fianco ci sar&agrave; nuovamente Gabriel Marcelli, in netta crescita e sempre pi&ugrave; vicino al leggendario compagno di squadra, lasciando ben sperare anche in ottica futura. Con una lineup del genere, diventa quindi comprensibile la decisione di Repsol di continuare ad apparire (e vincere) sulle Honda nel trial, segnando cos&igrave; soltanto un &ldquo;divorzio parziale&rdquo; da HRC. Moto3, tegola per Guido Pini: frattura alle gambe in allenamento       

La societ&agrave; spagnola non sar&agrave; pi&ugrave; il main sponsor del team ufficiale HRC nella classe regina, ma proseguir&agrave; la collaborazione con la Casa di Tokyo in altre attivit&agrave;

Divorzio... parziale: Repsol e Honda si salutano, ma solo in MotoGP

        Sono tante le modalit&agrave; utili per vincere il campionato del mondo MotoGP, c'&egrave; chi &egrave; riuscito a conquistare la corona nel pi&ugrave; "classico" dei modi, ovvero dominando in lungo ed in largo la stagione, e chi invece si &egrave; affidato alla costanza di rendimento e alla tattica, non avendo (per pi&ugrave; motivi, tecnici o altro) la velocit&agrave; tale per monopolizzare la stagione. Sono rinomati i casi dei canonici "mattatori" della top class, da Giacomo Agostini, capace di vincere il titolo conquistando per ben due volte 10 GP in una stagione (ovvero tutti quelli previsto nel calendario dell'epoca) ed una volta per 11 volte; a Mick Doohan, vincitore in 12 occasioni nel 1997. Fino ai pi&ugrave; recenti Valentino Rossi, capace di vincere 11 GP negli anni dei titoli 2002, 2003 e 2005 e Marc Marquez, 13 GP vinti nell'anno del titolo 2014. Stipendi Piloti MotoGP 2024: Chi Sono i Pi&ugrave; Ricchi? Martin, Bagnaia e Marquez sul Podio Da Rainey, campione nel 1992 con tre vittorie, a Kenny Roberts nel 2000 Ci sono stati tuttavia, soprattutto negli ultimi anni, alcuni casi in cui per vincere il titolo sono "bastate" poche affermazioni in termini di GP vinti, al netto per&ograve; di una costanza di rendimento particolarmente premiante, di concerto ad altri fattori che hanno influito particolarmente. Nel 1992 a Wayne Rainey bastarono 3 trionfi per vincere il titolo, contro i 5 del rivale Mick Doohan, costretto ad abbandonare le speranze iridate a causa del brutto incidente rimediato ad Assen. Discorso simile nell'anno seguente quando Kevin Schwantz si laure&ograve; campione grazie a 4 sigilli, lo stesso numero di Rainey, che dovette tragicamente cedere alle speranze mondiali a causa dell'incidente di Misano che gli procur&ograve; la frattura della colonna vertebrale.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Nicky Hayden nel 2006 ed il record di Joan Mir nel 2020 Nel 2000 Kenny Roberts jr ebbe la meglio su Valentino Rossi grazie a 4 successi contro i due dell'italiano mentre ancor pi&ugrave; peculiare fu l'annata 2006, quando Nicky Hayden beff&ograve; all'ultima gara lo stesso Rossi (stesosi dopo poche curve dal via) e vincendo il titolo con sole due affermazioni complessive. Il record di questa particolare fattispecie appartiene a Joan Mir, che nella difficile stagione 2020 (la pandemia mondiale legata al Covid-19 influenz&ograve; il calendario producendo meno gare rispetto allo standard abituale) vinse il titolo grazie ad una sola vittoria ottenuta, per altro la sua unica attuale in MotoGP. Fino ad arrivare ai giorni nostri con la vittoria di Jorge Martin, capace di diventare campione del mondiale grazie a tre successi (contro gli undici di Pecco Bagnaia), e ad una costanza di risultati eccezionale.  MotoGP: ecco la data di presentazione dell'Aprilia di Martin e Bezzecchi       

Vincere il titolo della top class &egrave; sempre difficile; ecco i casi pi&ugrave; particolari tra strategia e costanza di risultati

MotoGP: da Hayden a Martin, i piloti in grado di vincere il titolo con meno di 4 GP vinti

        Come sappiamo gi&agrave; da qualche giorno, l&rsquo;Aut&oacute;dromo de Goi&acirc;nia ha firmato un contratto con Dorna per riportare in calendario nel 2026 il Gran Premio del Brasile che manca dal lontano 2004, quando la gara prendeva il nome di Gran Premio di Rio (a quel tempo si correva sul tracciato Jacarepagu&agrave; di Rio de Janeiro).&nbsp; Nonostante la presenza dell&rsquo;unico brasiliano del Motomondiale, ovvero Eric Granado, la gara brasiliana da quel lontano 2004 non &egrave; mai pi&ugrave; stata riproposta nel calendario iridato. Un vero peccato perch&eacute; sia il tracciato di Goiania che quello di Rio hanno prodotto delle bellissime gare. Ripercorriamo un po&rsquo; la storia del Gran Premio del Brasile Storie di promesse non mantenute  Ben prima che il GP del Brasile entrasse ufficialmente nel calendario del Motomondiale nel 1987 per restarci fino al 2004, ma in due tranche diverse di annate, nel 1954 in occasione del 400&deg; anniversario della scoperta del Brasile viene disputata una competizione conosciuta come Gran Premio del Brasile alla quale vengono invitati diversi piloti, anche europei attirandoli con la promessa di ricchi premi.&nbsp; Al momento della via della competizione, per&ograve;, l&rsquo;amara scoperta: le promesse non sono state mantenute, causando la cancellazione della gara in programma con ripercussioni sulla Federazione Motociclistica Brasiliana, bandita per diversi anni dai palcoscenici internazionali. MotoGP: Vinales crede in KTM e compra delle azioni della casa  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Da Goi&acirc;nia a Rio de Janeiro Passando per San Paolo  33 anni dopo il famoso gp del 1954, il Motomondiale finalmente fa tappa in Brasile: il primo Gran Premio si disputa il 27 settembre del 1987 in quel di Goi&acirc;nia, ci corrono solo 250 e 500. A trionfare in quella primissima edizione sono Dominique Sarron (fratello di Christian) in 250 e l&rsquo;australiano Wayne Gardner in 500 con la Honda. Anche nel 1988 corrono solo 250 e 500: la 250 &egrave; ancora di Sarron mentre la 500 di Lawson. Nel 1989, ultimo anno del motomondiale a Goi&acirc;nia, sono Cadalora (250) e Schwantz (500) a chiudere la storia del Motomondiale sul tracciato alle porte di Goiania. A fine 89 il Gran Premio del Brasile esce dal calendario per far ritorno successivamente nel 1992 ma sul circuito di Interlagos a San Paolo. In quella occasione corrono tutte e tre le classi con questi risultati: Dirk Raudies vince in 125, Luca Cadalora in 250, Wayne Rainey in 500. A fine 1992 un&rsquo;altra uscita di scena per tre anni prima del ritorno nel 1995. Nel 1995 il Motomondiale torna in Brasile e lo fa sul tracciato Jacarepagu&agrave; di Rio de Janeiro. La gara cambia anche denominazione in Gran Premio di Rio e non pi&ugrave; Gran Premio del Brasile. In quella stagione vincono Tokudome in 125, Romboni in 250 e Cadalora in 500. L&rsquo;anno successivo l&rsquo;ottavo di litro parla ancora giapponese con il successo di Haruchika Aoki, Jacque vince la 250 mentre la 500 &egrave; di Doohan. Nel 1997 Jacque e Doohan bissano i successi ottenuti l&rsquo;anno precedente mentre la 125 &egrave; di Valentino Rossi. Dopo aver saltato il 1998, la gara torna nel 1999 con due vittorie giapponesi su tre gare: Ueda e Abe vincono rispettivamente la 125 e la 500 mentre la 250 la vince Rossi.&nbsp; La stagione 2000 vede invece doppia vittoria italiana su tre gare: Sanna e Rossi rispettivamente in 125 e 500, Kato vince in 250. L&rsquo;anno successivo Ui e Kato vincono in 125 e 250 mentre a Rossi la gara della 500 nell&rsquo;ultimo anno di vita della classe.&nbsp; Nel 2002 tre lingue diverse per le tre gare: Azuma in 125, Porto (Argentina) in 250 e Valentino Rossi in MotoGP, gara che consegna a Valentino il titolo della nuova Classe Regina bissando quello ottenuto l&rsquo;anno prima in 500.&nbsp; Finalmente la Spagna! Nel 2003 Jorge Lorenzo interrompe il duopolio Giappone-Italia vincendo la gara della 125, il sanmarinese Poggiali vince la 250 e Rossi fa sua ancora la MotoGP. L&rsquo;ultima edizione, quella del 2004, ha visto invece i successi di Hector Barber&agrave; in 125, ancora Poggiali in 250 e Makoto Tamada in MotoGP davanti al compagno di squadra Max Biaggi per una bella doppietta del team Pons Honda.&nbsp; Continua l'articolo nella prossima pagina  &nbsp; Statistiche curiose  Il Gran Premio del Brasile (e quello di Rio) sono stati il terreno di caccia preferito dei piloti italiani con ben 11 successi nelle tre classi. Valentino Rossi comanda con 6 successi, 4 consecutivi in 500/MotoGP, poi Cadalora con tre successi, seguono Romboni e Sanna con 1 successo a testa. Non da meno rispetto all&rsquo;Italia anche il Giappone da quando la gara &egrave; a Rio, ben 9 affermazioni, 5 in 125, 2 sia in 250 che 500/MotoGP. Questo perch&eacute; il Brasile &egrave; un po&rsquo; la seconda casa dei giapponesi e il Brasile (soprattutto lo Stato di San Paolo) ospita la pi&ugrave; grande comunit&agrave; di origine giapponese del Mondo, 1.5 milioni di abitanti       

Curiosit&agrave; e dati statistici su una gara che nel 2026 potrebbe fare ritorno nel calendario del Motomondiale grazie all&rsquo;Aut&oacute;dromo de Goi&acirc;nia

Possibile ritorno del GP Brasile in MotoGP: la storia per farvi trovare pronti

        Se nelle auto accade molto di rado vedere due fratelli in pista nello stesso momento (i fratelli Schumacher dal 1997 al 2005 e giusto venerd&igrave; i fratelli Leclerc nelle FP1 di Abu Dhabi), nel Motociclismo sono tante le coppie di fratelli che hanno corso nella stessa categoria o anche nello stesso team.&nbsp; Dai Dunlop al TT per finire ai Marquez in MotoGP, vediamo quali sono i fratelli da corsa e in quale categoria hanno gareggiato Road Races: i fratelli Dunlop e Birchall  Quando si parla di corse su strada, &egrave; impossibile non associarle alla dinastia dei Dunlop, prima Joey ed il fratello Robert e dopo Michael e William, i figli di Robert. L&rsquo;unico superstite di una famiglia che ha collezionato vittorie a ripetizione sia al TT che alla NW200, ma che ha anche perso tre dei suoi quattro componenti, &egrave; Michael che nell&rsquo;edizione di quest&rsquo;anno del Tourist Trophy ha superato lo zio Joey diventando il pi&ugrave; vittorioso con 29 affermazioni. Non meno importante dei fratelli Dunlop &egrave; la coppia formata da Ben e Tom Birchall che ha conquistato 13 successi al TT nella categoria dei Sidecar, l&rsquo;ultimo dei quali conquistato lo scorso anno, girando all&rsquo;incredibile media di 120 miglia orarie, ovvero 193,121 km/h.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Mondiale Endurance: i fratelli Napoli, Suchet e Sarron  Prima che entrassero in pianta stabile in campionato, dopo svariati anni, i fratelli Suchet ed i Napoli, il Mondiale Endurance ed il Bol d&rsquo;Or in particolare ha visto i fratelli Christian e Dominique Sarron insieme al giapponese Yasutomo Nagai vincere l&rsquo;edizione del 1994 in sella ad una Yamaha.&nbsp; Passati diversi anni da quel Bol d&rsquo;Or 94 con la vittoria dei fratelli Sarron e Nagai, nel Mondiale Endurance sono entrati i fratelli Christian e Federico Napoli e la coppia Sebastien e Valentin Suchet. Mentre Federico si &egrave; ritirato qualche anno fa e Sebastien ha appeso il casco al chiodo al termine del Bol d&rsquo;Or nel quale ha vinto il titolo di classe Superstock insieme al fratello Valentin e a Raymond sulla Honda del team National Motos FMA, Christian e Valentin proseguiranno le loro carriere sempre nella classe Superstock.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Motocross e Supermoto: Pourcel, Lawrence, Chareyre, Chambon  Prima dell&rsquo;arrivo sulla scena del Supercross americano dei fratelli Jett ed Hunter Lawrence, Christophe e Sebastien Pourcel hanno monopolizzato la scena del cross iridato. Christophe nel 2006 ha vinto il titolo MX2 e dopo l&rsquo;incidente in MXGP nel 2007, nel 2009 &egrave; volato negli USA vincendo l&rsquo;AMA Supercross Lites ad Est ripetendosi poi nel 2010. Nel 2017 ha annunciato il ritiro dalle competizioni, suo fratello Sebastien &egrave; ancora attivo. Dall&rsquo;Australia con furore nel Supercross americano arrivano i fratelli Jett ed Hunter Lawrence che iniziano ad imporsi con costanza dal 2021. Nel 2022 Jett vince la 250 4t Est, nel 2023 vince la Ovest con suo fratello Hunter vincitore della Est e nel 2024 diventa campione del Supercross con la Honda 450. Come l&rsquo;Endurance, anche il Supermotard &egrave; una disciplina prettamente francese-francofona. Nomi illustri, provenienti da Francia e Belgio, si sono affacciati a questa nuova disciplina, fondata da un certo Stephane Chambon (poi passato alla SBK), vincitore di 5 titoli francesi. Suo fratello Boris ha vinto un titolo mondiale S2 nel 2005, 5 titoli francesi tra 450 e Prestige oltre a tre titoli italiani nel 99 e 2000.&nbsp; Se parliamo di fratelli pi&ugrave; vincenti in assoluto nel Supermotard non si pu&ograve; non parlare di Thomas ed Adrien Chareyre, 12 titoli mondiali in due tra S1 ed S2. Thomas ha vinto 6 titoli in S1 e 2 in S2 mentre Adrien 2 in S1 e 2 in S2.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; SBK: Lowes, Alex e Sam  L&rsquo;unico caso di fratelli da corsa (o per meglio dire gemelli) nel Mondiale Superbike &egrave; quello dei Lowes, Alex e Sam, riunitisi lo scorso anno con il ritorno di Sam nel paddock grazie al team Marc VDS.&nbsp; Mentre la trafila di Alex &egrave; tutta nelle derivate di serie tra BSB, Superstock e SBK e giusto una fugace apparizione in MotoGP nel 2016 con la Yamaha M1 del team Tech3 al posto del connazionale Bradley Smith infortunatosi durante le prove della 8h di Oschersleben, quella di Sam parte dalle derivate di serie con un titolo vinto in Supersport nel 2013 battendo Kenan Sofuoglu per approdare nel Motomondiale classe Moto2.&nbsp; Dopo una fugace e sfortunata stagione in MotoGP con l&rsquo;Aprilia nel 2017, torna in Moto2 nel 2018 e sfiora il titolo nel 2020. La sua avventura nel Motomondiale si chiude alla fine del 2023 e nel 2024, come detto in precedenza, passa in SBK con la Ducati del team Marc VDS.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Motomondiale: dagli Aoki ai Marquez passando per i Checa, gli Hayden, gli Espargar&ograve; e i Rossi  Se nelle altre categorie accade di rado di vedere fratelli correre nello stesso campionato o anche nella stessa squadra, nel Motomondiale sono molto pi&ugrave; frequenti gli episodi di fratelli che hanno condiviso pista e squadra. Capostipiti di questa serie di fratelli da corsa nel Motomondiale sono gli Aoki. Nobuatsu, Takuma ed Haruchika hanno messo radici nelle classi 125, 250 e 500 a cavallo tra gli anni 90 e i primi 2000. Nobuatsu ha corso nel Motomondiale dal 1990 al 2008 tra 250, 500 e MotoGP arrivando terzo in campionato nel 1997 in 500 alle spalle di Doohan ed Okada. Takuma disputa l&rsquo;unica stagione completa nel Motomondiale in classe 500 nel 1997 arrivando quinto in campionato con tre podi all&rsquo;attivo alle spalle di Crivill&egrave; e del fratello Nobuatsu. La sua carriera si interrompe nel 1998 con un incidente durante una sessione privata a Suzuka con la NSR500 che lo lascia paraplegico.&nbsp; Haruchika, invece, &egrave; il &ldquo;nobile&rdquo; della dinastia Aoki avendo vinto due titoli mondiali in 125 nel 1995 e 1996. Nel 1999 e 2001 corre in 500 con soli 87 punti raccolti nelle due stagioni, torna in 250 nel 2002 per poi ritirarsi a fine stagione. Figli del grande Angel Nieto (12+1 titoli mondiali) sono Pablo e Gelete, al secolo Angel Nieto JR. Gelete e Pablo hanno corso l'uno contro l'altro in 125 dal 1999 al 2001, poi Gelete ha virato verso le auto dal 2002 al 2007. Insieme gestiscono nel 2009 il team Grupo Francisco Hernando in MotoGP con la Ducati e Sete Gibernau come pilota. Ad oggi Pablo &egrave; team manager del Pertamina Enduro VR46 Racing Team mentre Gelete &egrave; team manager del team Moto2 VR46 Mastercamp. Un altro caso di &ldquo;fratelli da corsa&rdquo; nel Motomondiale sono i Checa, Carlos e David. Mentre Carlos ha passato una vita tra 250, 500 e MotoGP con buoni risultati, David ha fatto tre anni completi in 250 dal 2000 al 2002 prima di dividere la pista con il fratello Carlos per tre gare nel 2005 in MotoGP con la Yamaha per sostituire l&rsquo;infortunato Toni Elias.&nbsp; Figli del grande Kenny Roberts sono i fratelli Kenny JR e Kurtis. Kenny JR ha corso nel Motomondiale dal 1993 al 2007 tra 250, 500 e MotoGP vincendo il titolo del 2000 con la Suzuki. Kurtis ha corso in diversi periodi dal 1997 al 2007 ottenendo 11 punti in totale. Kenny JR e Kurtis hanno condiviso la pista nel 2001-2004-2005-2007. Le gare di Laguna Seca del 2007 e del 2010 in MotoGP hanno visto in pista insieme i fratelli Nicky e Roger Lee Hayden. Nicky dal canto suo ha corso in MotoGP dal 2003 al 2015 (pi&ugrave; due gare nel 2016 al posto di Pedrosa) vincendo il titolo nel 2006 a Valencia grazie al terzo posto alle spalle delle Ducati di Bayliss e Capirossi ed al contemporaneo tredicesimo posto di Rossi.&nbsp; I fratelli Aleix e Pol Espargar&ograve; si sono trovati a correre uno contro l&rsquo;altro nel 2011 in Moto2 e dal 2014 in MotoGP quando ha debuttato Pol. Mentre Aleix ha chiuso la carriera alla fine della stagione 2024 dopo tre vittorie in MotoGP, Pol ha appeso il casco al chiodo al termine del 2023 facendo da collaudatore KTM insieme a Pedrosa e disputando tre gare nel 2024 da wild card. Valentino Rossi e Luca Marini sono fratellastri, figli della stessa madre ma di padre diverso. Vale e Luca si sono trovati a condividere la pista nell&rsquo;ultimo anno di carriera del Dottore, il 2021 dopo 26 anni di trionfi gloriosi e sconfitte brucianti, mentre Luca &egrave; nel pieno della sua carriera da pilota ed oggi &egrave; pilota ufficiale HRC. Marc ed Alex Marquez, non solo hanno condiviso la pista nel 2020 in MotoGP, ma si sono ritrovati a correre nello stesso team. Fino alle due gare di Jerez del 2020 erano compagni di squadra in HRC Repsol, poi Alex &egrave; andato in LCR dal 2021 al 2022 mentre Marc &egrave; rimasto in HRC fino al 2023. Alex &egrave; passato in Gresini nel 2023, raggiunto da Marc nella stagione 2024 appena conclusa. Nel 2025 divideranno ancora la pista da compagni di marca in Ducati, Marc in ufficiale mentre Alex ancora in Gresini.       

Rossi, Marquez, Chareyre, Dunlop i casi pi&ugrave; famosi di quando in famiglia c&rsquo;&egrave; la stessa &ldquo;malattia&rdquo; delle gare

Dalla MotoGP al Motocross: quando le corse sono un affare tra…fratelli

        Tra 500 e MotoGP, colui che ha vinto pi&ugrave; gare in assoluto &egrave; forse il nome pi&ugrave; scontato, colui di cui abbiamo ancora dei ricordi ben nitidi nella nostra mente, ovvero Valentino Rossi. Nella sua ventennale carriera sono state ben 89 le volte che ha tagliato il traguardo per primo sia nella 500 sia nell&rsquo;era MotoGP. Un numero enorme che fino ad oggi nessuno &egrave; stato ancora in grado di battere.  Il podio delle vittorie completato da Agostini e Marquez  Nella seconda posizione di questa speciale classifica c&rsquo;&egrave; Giacomo Agostini. 15 volte Campione del mondo in varie classe, il pilota lombardo ha fatto risuonare l&rsquo;inno di Mameli per lui 68 volte, quindi 21 in meno rispetto al pesarese. Subito dietro di lui c&rsquo;&egrave; Marc Marquez, che pu&ograve; raggiungerlo tranquillamente. Infatti a separarli ci sono appena sei successi e gi&agrave; nel 2025 lo spagnolo potrebbe eguagliare il fuoriclasse italiano. MotoGP, Xaus su Marquez: "Vuole superare Rossi e conquistare il decimo titolo"  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp;  Lorenzo meglio di Stoner ma peggio di Doohan  Al quarto posto segue Mick Doohan, a quota 54 successi, seguito da Jorge Lorenzo a 47. Il maiorchino si &egrave; ritirato nel 2019 dopo un&rsquo;annata difficile con Honda, con cui non &egrave; riuscito ad arrivare a vincere e tutti i suoi successi li ha quindi firmati con Yamaha, principalmente, e Ducati, tre. Poi &egrave; il turno di Casey Stoner, con 38 vittorie, e Mike Hailwood, che ne conta una in meno dell&rsquo;australiano.  Chi conclude la top 10?  Infine andiamo a scoprire gli ultimi tre nomi. Eddie Lawson con 31 successi &egrave; a pari merito con Dani Pedrosa, che nella sua carriera &egrave; sempre e solo stato un pilota ufficiale HRC. Appena dietro ecco Francesco Bagnaia, che con le 11 vittorie ottenute quest'anno ha raggiunto il tetto di 29 che punter&agrave; a migliorare nel 2025. Domenicali alla festa Ducati: "Ho chiesto a Gigi di vincere tutte le gare"        

Partendo proprio dagli inizi del Mondiale, ecco i nomi dei piloti che hanno vinto di pi&ugrave; nella storia, tra passato e presente

MotoGP e 500, chi sono i 10 piloti più vincenti della storia?

        Il mondo delle corse, sia su due che su quattro ruote, ha visto emergere figure leggendarie che hanno scritto pagine indimenticabili nella storia del motorsport. MotoGP e Formula 1 rappresentano l'apice delle competizioni motociclistiche e automobilistiche, con piloti che hanno spinto i limiti dell'uomo e della macchina. Nonostante le differenze tra i due sport, ci sono straordinarie analogie tra i campioni delle rispettive discipline. Per far fronte a quest'analisi, abbiamo chiesto a ChatGPT, tra le intelligenze artificiali pi&ugrave; in voga del momento, di accostare i 5 piloti pi&ugrave; iconici della classe regina del Motomondiale ai 5 pi&ugrave; grandi di sempre della Formula 1, spiegando le motivazioni dietro questi paragoni. L'IA ha messo in paragone anche alcuni dei talenti contemporanei come il neo campione del mondo Jorge Martin, e poi Pecco Bagnaia, Fabio Quartararo ed Enea Bastianini, trovando per loro un corrispettivo nel pantheon della F1. La MotoGP &egrave; pronta a tornare in Brasile dal 2026  Agostini-Schumacher; Rossi-Hamilton; Marquez-Senna Analizzando i grandi delle due discipline sono emerse analogie parallele affascinanti, non solo dal punto di vista dei risultati ma anche il loro stile e la loro influenza. Il primo accostamento riguarda Giacomo Agostini, 15 volte campione del mondo, con all'attivo anche 122 GP vinti, e Michael Schumacher, 7 volte iridato con 91 trionfi nei GP. Secondo l'IA l'accostamento &egrave; automatico non solo per la somiglianza nei risultati e nella capacit&agrave; di dominare le rispettive ere, qualit&agrave; che ritroviamo anche nei successivi accostamenti. Entrambi infatti incarnano l&rsquo;archetipo del campione totale: un mix di talento, strategia e adattabilit&agrave; che ha ridefinito lo sport a 360 gradi.&nbsp;Inoltre entrambi sono rinomati per la dedizione maniacale ai dettagli: fitness fisico, studio delle piste e collaborazione con gli ingegneri.&nbsp; Il secondo paragone concerne Valentino Rossi, 9 volte iridato e 115 volte vittorioso nei GP e Lewis Hamilton, 7 volte campione e 105 volte vincente nei GP. Secondo l'intelligenza artificiale entrambi in grado di ridefinire i confini tecnici e competitivi dei loro sport, diventando vere e proprie icone globali, amati da milioni di fan per la loro personalit&agrave; magnetica e la loro capacit&agrave; di emozionare in pista. Il tutto grazie ad uno stile di guida fantasiosi ed estroverso, una longevit&agrave; reciproca fuori dal comune ed infine una capacit&agrave; innata di "bucare" lo schermo ed innovare il motorsport come lo conosciamo oggi. Il paragone forse pi&ugrave; affascinante e per alcuni versi inaspettato riguarda Marc Marquez (8 titoli mondiali e 88 GP vinti) e Ayrton Senna (3 mondiali e 41 GP vinti). L'IA attesta la qualit&agrave; di entrambi nell'incarnare l&rsquo;essenza del talento naturale combinato con una mentalit&agrave; vincente e spietata. Marquez ha rivoluzionato il MotoGP con uno stile di guida aggressivo e unico, caratterizzato da pieghe estreme e salvataggi impossibili, mostrando un controllo della moto quasi sovrumano. Similmente, Senna ha lasciato un segno indelebile in Formula 1 grazie alla sua velocit&agrave; pura e alla capacit&agrave; di estrarre il massimo dalla vettura, spesso in condizioni impossibili, come i suoi trionfi sul bagnato. Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Da Stoner-Lauda a Martin-Verstappen Talento istintivo unito ad un vincente pragmatismo rientrano nelle qualit&agrave; comuni di Casey Stoner e Niki Lauda, che l'IA paragona tenendo conto anche, ovviamente, dei risultati, 2 titoli mondiali e 45 GP vinti per l'australiano e 2 titoli e 25 GP per l'austriaco. Di seguito l'ultimo accostamento tra i piloti non contemporanei, ovvero Mick Doohan (5 titoli mondiali e 54 GP) e Alain Prost (4 titoli e 51 GP conquistati), definiti dominatori strategici in virt&ugrave; dell'efficace combinazione di velocit&agrave; e strategia che hanno saputo porre in essere. Venendo ai piloti dei giorni nostri, vediamo come i due attuali campioni del mondo, Jorge Martin e Max Verstappen sono stati accostati per approccio e stile di guida, essendo entrambi (secondo l'IA) talenti particolarmente esplosivi in termini di velocit&agrave; pura, in grado di sfidare i veterani con istintivit&agrave; ma al contempo strategia. Pecco Bagnaia &egrave; stato invece messo a confronto con l'ex campione del mondo della Mercedes, Nico Rosberg, in virt&ugrave;, oltre che della consueta velocit&agrave; e competitiv&agrave;, anche della meticolosit&agrave; d'approccio al lavoro al box. Infine, Fabio Quartararo e Charles Leclerc, definite promesse con grande potenziale, ma alla ricerca di stabilit&agrave; per dominare definitivamente ed Enea Bastianini e Fernando Alonso, caratterizzati dall'innata abilit&agrave; nel sorprendere e combattere contro ogni previsione.  MotoGP quasi 1.000 incidenti: le curve pi&ugrave; traditrici e pericolose del 2024       

Abbiamo chiesto all'intelligenza artificiale di confrontare i migliori piloti della storia del motomondiale con i colleghi su quattro ruote

MotoGP e F1: ChatGPT paragona Marc Marquez ad Ayrton Senna

        Il 2025 sar&agrave; un anno di grandi e numerosi cambiamenti per il team Pramac, che dopo aver concluso il 2024 nel migliore dei modi con la conquista del titolo mondiale da parte di Jorge Martin in sella alla Ducati Demsosedici GP24 avr&agrave; una lineup di piloti completamente nuova (a difenderne i colori saranno infatti Miguel Oliveira e Jack Miller) e scender&agrave; in pista con le Yamaha M1. A ci&ograve; si aggiunger&agrave; l'arrivo di un nuovo sponsor particolarmente rilevante, in arrivo dalle quattro ruote. Crisi KTM: per ora la MotoGP non &egrave; a rischio, ma ci saranno rallentamenti Alpine e Pramac insieme nel 2025  Le moto del team di Paolo Campinoti (che permetter&agrave; alla Casa giapponese di avere nuovamente quattro moto in griglia) potr&agrave; infatti contare sulla sponsorizzazione a lungo termine da parte di Alpine, marchio del gruppo Renault impegnato in Formula 1. Ironia della sorte, proprio con Alpine correr&agrave; a partire da questo weekend l'australiano Jack Doohan, figlio della leggenda del Motomondiale Mick, debuttando nella massima serie automobilistica. Chiaramente ci&ograve; comporter&agrave; anche un cambiamento nella colorazione della moto rispetto alle ultime stagioni e la nuova livrea dovrebbe comparire - secondo quanto riporta Autosport.com - sulle M1 a partire dai test di Sepang del 5-7 febbraio. Non si tratta per&ograve; di una &ldquo;prima volta&rdquo; assoluta per il binomio Formula 1-Pramac Racing, visto che grazie al rapporto di grande amicizia che c'&egrave; tra il gi&agrave; citato Campinoti e l'AD e Presidente della F1 Stefano Domenicali, il logo del campionato era gi&agrave; apparso sulle Ducati di Jorge Martin e Johann Zarco nel 2021. In pi&ugrave;, con l'acquisizione (antitrust permettendo) della MotoGP da parte di Liberty Media, la vicinanza tra le due serie potrebbe diventare sempre pi&ugrave; importante. Dakar 2025, i pretendenti alla vittoria: tutti a caccia di Branch e del numero 1       

La squadra, passata a Yamaha dopo una lunga parentesi con Ducati, porter&agrave; in pista il logo del marchio francese impegnato nella massima serie automobilistica

La F1 incontra la MotoGP: Alpine nuovo sponsor del team Pramac

        Dopo i primi test di Barcellona, la MotoGP &egrave; andata ufficialmente in letargo, in attesa delle prossime sessioni di collaudo previste a cavallo tra fine gennaio e inizio febbraio. Ma se pensate che l&rsquo;inverno sia lungo e noioso, vi sbagliate di grosso: ad animare la pausa ci ha pensato Marc Marquez, con una bella e lunga intervista rilasciata a &ldquo;El Chiringuito de Jugones&rdquo;. Tra i temi toccati dal #93 c&rsquo;&egrave; il futuro in Ducati ufficiale, la convivenza con Pecco Bagnaia e, inevitabilmente, l&rsquo;eterno rivale Valentino Rossi. MotoGP, Melandri: "Marquez ha fame, Bagnaia pu&ograve; reggere l'urto"  Marc Marquez e Valentino Rossi  A proposito del Dottore, che in una recente intervista al podcast &ldquo;Mig Babol&rdquo; aveva attaccato lo spagnolo, Marquez preferisce deporre l&rsquo;ascia di guerra. &ldquo;Valentino? Quando parliamo l&rsquo;uno dell&rsquo;altro dobbiamo misurare molto bene le parole, perch&eacute; basta una piccola frase per scatenare il caos &ndash; ha esordito il ducatista &ndash; al momento non mi interessa fare nessuna guerra con lui, sono concentrato sulle corse. Non penso che lui cerchi lo scontro con me e se lo facesse non lo troverebbe, perch&eacute; due non litigano se uno non vuole. Io ora non voglio&rdquo;. Nessuna volont&agrave; di alimentare polemiche con il pesarese, dunque, che Marc ha poi incluso tra i cinque piloti pi&ugrave; forti della storia: &ldquo;Il numero uno &egrave; Valentino, anche se per i titoli bisognerebbe dire Giacomo Agostini. I grandi della storia sono Giacomo Agostini, Angel Nieto, Valentino Rossi, Mick Doohan e Jorge Lorenzo. Io non mi metter&ograve; mai in questa lista, al limite lascio che lo facciano gli altri&rdquo;. Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Pecco Bagnaia: l'elogio di Marc Marquez  L&rsquo;otto volte iridato ha speso poi belle parole per Pecco Bagnaia, elogiandone la condotta in occasione del Gran Premio di San Marino, quando l'ex numero 1 aveva invitato il pubblico di Misano a non fischiare l&rsquo;iberico: "Pecco ha fatto un gesto da gentiluomo, &egrave; l'idolo italiano che in questo momento deve guidare un po' i suoi tifosi. Ma accetto i fischi, finch&eacute; fischiano e basta non succede nulla&rdquo;. Marquez ha concluso rispondendo a un paragone calcistico: il&nbsp;suo arrivo in rosso pu&ograve; essere paragonato a quello di Kylian Mbapp&eacute; nel Real Madrid, con Bagnaia invece assimilabile alla stella dei Blancos Vinicius? &ldquo;S&igrave;, questo parallelismo mi piace, pu&ograve; avere senso&nbsp;Vinicius &egrave; il riferimento, poi &egrave; arrivato Mbapp&eacute; e ha dovuto adattarsi. Nel box Ducati Pecco &egrave; il punto di riferimento: ha vinto 11 gare quest&rsquo;anno, si &egrave; giocato il Mondiale fino all&rsquo;ultima gara ed &egrave; stato due volte campione del mondo in quel box&rdquo;.  Test 2025: date e circuiti dove prover&agrave; la MotoGP       

In una lunga intervista a un podcast spagnolo, il #93 ha toccato diversi temi: dal rapporto con Valentino al futuro compagno di box Pecco Bagnaia

MotoGP, Marc Marquez: "Rossi è il numero 1, non voglio la guerra"

Stagione finita per la MotoGP, con Jorge Martin campione del mondo edizione 2024. Lo spagnolo ha avuto la meglio su tutti, in primis nei confronti di Pecco Bagnaia. Nonostante il numero 1 abbia messo in pista il weekend perfetto, la tabella pi&ugrave; ambita andr&agrave; nelle mani dello spagnolo che, dalla Ducati, la sposter&agrave; in Aprilia.  Bagnaia ha perso, ma per i ducatisti Pecco resta il numero 1 della MotoGP    SolidarityGP: i migliori del Montmel&ograve;  Jorge Martin - Voto 10 e lode  Lode alla stagione trionfale e colonna sonora di Terminator in sottofondo per l&rsquo;agguerrito madrileno, che ha sfoggiato il volto del T800 con occhio destro color Rosso. A proposito della pellicola, ricordiamo Arnold Schwarzenegger in due versioni: cattiva e buona. Per il 2024 Jorge ha scelto la buona. SCHWARZENEGGER  Pccco Bagnaia - Voto 10  Ha dominato Sprint e Gran Premio. Con numeri cos&igrave; &egrave; da 10, anzi da 11 come le vittorie domenicali, ma la lode va a chi gli porta via il numero 1. L&rsquo;anno prossimo vedremo il vero Pecco, dicono. Sperando commetta meno errori. Il computo di successi eguaglia Michael Doohan e Valentino Rossi, ma non basta: &ldquo;Troppi zero, questa &egrave; la verit&agrave;&rdquo;. UNDICI  Aleix Espargar&ograve; - Voto 8  Il catalano abbandona dove cominci&ograve; nel 2004: il giro d&rsquo;onore a bordo della Honda 125, con la RS-GP numero 41 a seguirlo. Chi c&rsquo;era sotto la tuta Aprilia, se Aleix era sulla NSR? Ecco chi: Matteo Baiocco, nato a Osimo nelle Marche, non a Granollers. NATIVO    MotoGP di Catalunya: i peggiori del weekend  Jack Miller - Voto 5&nbsp;  Con scarsissimi risultati sulla RC16 ilumero 43 dice &ldquo;addio&rdquo; alla teutonica KTM, per poi tornare nell&rsquo;italiano Pramac e saltare a bordo della giapponese Yamaha. L&rsquo;australiano &egrave; un vero poliglotta, anche se il suo slang &egrave; intraducibile. POLIGLOTTA  Raul Fernandez - Voto 4,5&nbsp;  Il madrileno pensava gi&agrave; ai test del marted&igrave;, si &egrave; ben visto da bassa velocit&agrave; e assenza di risultato. Nel venturo biennio avr&agrave; di fronte a s&eacute; ancora due stagioni con Aprilia Trackhouse, situazione da tutto o niente: diventa un top rider o rimane nei bassifondi. MARTEDI&#39;  Joan Mir - Voto 3&nbsp;  Ennesima caduta patita dal maiorchino, titolato due volte e quasi dimenticato. La collezione di crash dura ormai da circa due anni e mezzo. Chi glielo fa fare di continuare cos&igrave;? Eppure, lui ci crede, Honda pure. Se va bene a entrambe le parti, alziamo le mani per tanta complicit&agrave;. COMPLICE   

Nonostante la doppietta, il numero 1 passa da Pecco a Jorge, che lo sottrae a Ducati e lo porta in Aprilia. Mir ancora a terra: gli &quot;zero&quot; preoccupano

Pagelle Barcellona MotoGP: Bagnaia &quot;inutilmente&quot; perfetto, Martin campione

        14:56 Jorge Martin e la cerimonia dei festeggiamenti     14:51 GP Barcellona, i festeggiamenti all'interno del box Pramac Racing  1st INDEPENDENT World Champion in the #MotoGP era The achievements aren't over for @88jorgemartin today! #MART1NATOR  pic.twitter.com/zGMAyHBRaL &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024     14:44 JORGE MARTIN E' CAMPIONE DEL MONDO DI MOTOGP 2024 Trionfa finalmente lo spagnolo portando alla vittoria il team Pramac enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWAFF452EA5B44A012/ev/4672359/limit/39/lng/it   14:43 Bandiera a scacchi, Pecco Bagnaia vince la GARA a Barcellona Si concludono i 24 giri sul tracciato del Montmel&ograve;  14:41 GP Barcellona 2024, inizia l'ultimo giro La situazione vede Pecco in testa e Martin in terza posizione.  LAST LAP! @PeccoBagnaia leads @marcmarquez93 by nearly a second @88jorgemartin is one lap away from clinching the title ?#SolidarityGP  pic.twitter.com/10IUyyPqb4 &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024     14:40 GP Montmel&ograve;, che soprassi tra Aleix Espargaro e Alex Marquez Non finisce la bagarre tra i due spagnoli che per conquistare la quarta posizione stanno dando l'anima a suon di sorpassi  It's not over for 4th @alexmarquez73 keeps piling the pressure on @AleixEspargaro #SolidarityGP  pic.twitter.com/mQTf3xWFnY &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024     14:37 MotoGP 2024, guadagna terreno Pecco Continua la corsa del leader odierno Bagnaia che imprime un gran ritmo a Marquez secondo A +0.647  14:35 5 giri alla conclusione Si avvicina la fine della gara sul tracciato di Catalunya  10 points ahead in the standings at the moment @88jorgemartin is only 5 laps away from THE DREAM #SolidarityGP  | #TheRematch pic.twitter.com/bA27bPif9i &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024     14:34 GP Barcellona, Brad Binder soprassa Pedro Acosta Nel frattempo in mezzo al gruppo lo spagnolo perde terreno. Deve cedere la posizione al sudafrica della KTM e anche a Franco Morbidelli che conquista l'ottava casella  14:31 MotoGP 2024, la classifica mondiale LIVE In questo momento per quanto riguarda la lotta al titolo i due contendenti si trovano nelle seguenti posizioni in classifica piloti: JORGE MARTIN 508 punti PECCO BAGNAIA 490 punti  14:27 10 giri alla bandiera a scacchi Sono stati completati quindici giri sul tracciato del Montemel&ograve;, questa la top 5:   Pecco Bagnaia Marc Marquez Jorge Martin Aleix Espargaro Alex Marquez    10 LAPS TO GO @PeccoBagnaia still leads @marcmarquez93 and as it stands @88jorgemartin would be Champion! #SolidarityGP  pic.twitter.com/DHAIOOdtIN &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024    14:25 GP Catalunya, la scelta delle gomme Hard e morbida per Pecco Bagnaia, invece Hard e media per Jorge   @PeccoBagnaia: Hard-Soft  @88jorgemartin: Hard-MediumHere are the @Michelin_Sport tyre selections for #TheRematch! #SolidarityGP  | #MichelinMotoGP pic.twitter.com/uVbsVxxc6a &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024     14:23 MotoGP Montemel&ograve;, ottima gara di Acosta e Morbidelli SI trovano rispettivamente in sesta e settima casella il pilota Gas Gas, primo del lotto dei prototipi motorizzati KTM, e l'italiano #21 sulla Desmosedici del team Pramac  14:21 GP Barcellona, RISCHIO TRA MARQUEZ E PECCO! I due piloti che occupano le posizioni di testa continuano a dare spettacolo prendendosi qualche rischio di troppo   @marcmarquez93 MIGHTY CLOSE TO @PeccoBagnaia! But the #1 is in control ?#SolidarityGP  pic.twitter.com/mKEPd7UGPy &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024     14:19 MotoGP 2024, risicato &egrave; il gap tra Marc e Pecco Lo spazio tra Pecco e lo spagnolo #93 &egrave; di +0.273 dopo il non passaggio sul traguardo. Dopo di loro oltre mezzo secondo prima di vedere Martin terzo  14:13 GP Catalunya, continua la lotta per il quarto posto Non mollano Espargaro e Bastianini, continua la bagarre tra il pilota Ducati Factory e Aprilia Racing  BACK AND FORTH! ??@Bestia23 and @AleixEspargaro are battling hard for that 4th position! #SolidarityGP  pic.twitter.com/Sno6IbEAw6 &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024     14:11 GP Barcellona, dopo 5 giri dallo start ecco la classifica LIVE  Pecco Bagnaia Marc Marquez Jorge Martin Aleix Espargaro Enea Bastianini Pedro Acosta Alex Marquez Franco Morbidelli Brad Binder Marco Bezzecchi  14:07 MotoGP, prime dieci posizioni divise tra italiani e spagnoli Sono ben cinque gli iberici in top 10. Al contrario dei piloti tricolore in tre  14:05 GP Catalunya, Marquez si prende la seconda casella Lo spagnolo otto volte iridato dopo un'ottima staccata in curva uno supera Jorge Martin, ora punta alla prima posizione    @marcmarquez93 is up into second! @88jorgemartin drops to third ahead of @Bestia23 #SolidarityGP  pic.twitter.com/jMs269x4kn &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024       14:03 GP Barcellona, si spegne il semaforo parte l'ultima gara del 2024! Ottima partenza di Pecco che rimane leader. Inseguito da Martin e Marc Marquez incollato al codone del #89   LIGHTS OUT IN #MotoGP @PeccoBagnaia leads @88jorgemartin! #SolidarityGP  | #TheRematch pic.twitter.com/vhbffDp7PA &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024     14:00 MotoGP 2024 inizia il Warm up lap! I piloti lasciano la griglia per il giro di formazione  13:57 5 minuti alla partenza del Gran Premio di Catalunya Sono 24 i giri che i piloti pi&ugrave; veloci al mondo dovranno concludere sui 4,657 km e 14 curve, del circuito del Montmel&ograve;. Per un totale di 111,77 Km  The stage is set. #SolidarityGP  | #TheRematch pic.twitter.com/MxS1aJuhnA &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024     13:52 GP Barcellona, ecco invece le parole del pilota Pramac Racing "Sar&agrave; una gara lunga, ma forse pi&ugrave; tranquilla. Voglio performare al 100%, dando tutto ma controllando i rischi, senza fare str***ate ed evitando lotte inutili ai fini del risultato finale&rdquo;. Dichiara Jorge Martin dopo la Sprint Race del sabato  13:49 GP Catalunya, i piloti sono tutti in griglia a poco meno di 15 minuti dallo spegnimento del semaforo La tensione ora &egrave; palpabile in griglia, che a Barcellona &egrave; davvero molto affollata. La parola d'ordine di Bagnaia per questo GP &egrave; "divertirsi"   @PeccoBagnaia from pole  @88jorgemartin from 4th on the grid, 25 laps away from making THE DREAM come true ?#SolidarityGP  pic.twitter.com/80ICSlYfdH &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024     13:44 MotoGP 2024, le parole di Pecco Bagnaia "L'obiettivo era quello di portare il mondiale a domani,&nbsp;sapevo che sarebbe stato difficile che tra me e Martin ci fosse qualche pilota oltre&nbsp;Bastianini, questo perch&eacute; entrambi stiamo mantenendo un livello troppo alto.&nbsp;Anche nel caso avesse qualche problema Martin potrebbe comunque terminare in terza o quarta posizione. Spero solo che otto piloti si mettano in mezzo tra me e lui!." L'articolo con le dichiarazioni QUI   13:37 Barcellona 2024, a 25 minuti dallo start ecco le combinazioni per il titolo MotoGP MARTIN CAMPIONE DEL MONDO SE...  Con un piazzamento nei primi 9 se Bagnaia vince Con un 14&deg; posto se Bagnaia arriva 2&deg; Se Bagnaia non finisce nei primi 2 posti, Martin &egrave; aritmeticamente campione  BAGNAIA CAMPIONE DEL MONDO SE...  Vince la gara lunga con Martin 10&deg; o peggio Arriva 2&deg; con Martin 15&deg; o peggio  Arrivo a pari punti  Martin deve necessariamente conquistare un punto in pi&ugrave; rispetto all'avversario per vincere il mondiale. In caso di arrivo a pari punti dopo l'ultima gara, infatti, sarebbe Bagnaia a laurearsi campione del mondo. Ma per quale motivo? L'italiano ha vinto pi&ugrave; gare lunghe dello spagnolo: il bilancio &egrave; di 10 a 3 al momento.  13:35 MotoGP, anche Pecco Bagnaia &egrave; concentrato   Going ALL-IN. @PeccoBagnaia is looking to keep the #1 plate and he won't let it go without a fight! #SolidarityGP  | #TheRematch pic.twitter.com/yMbSNF0G93 &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024      13:33 GP Catalunya, Jorge Martin &egrave; carico e pronto  #TheRematch is ON! @88jorgemartin's biggest day yet BECKONS! #SolidarityGP  pic.twitter.com/yTZgEsv9U6 &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024     13:31 La classifica MotoGP aggiornata dopo la SPRINT RACE  JORGE MARTIN (Ducati Pramac): 492 punti FRANCESCO BAGNAIA (Ducati Factory): 473 punti ENEA BASTIANINI (Ducati Factory): 377 punti MARC MARQUEZ (Gresini Racing Team): 372 punti PEDRO ACOSTA (KTM GasGas): 209 punti  MotoGP, la tattica di Martin svelata da uno... spoiler   13:25 GP Barcellona 2024, non sarebbe la prima volta che la classifica MotoGP pu&ograve; essere stravolta all'ultima gara Ecco i tre precedenti: Motomondiale 1992: Rainey beffa Doohan Lo statunitense su Yamaha aveva 65 punti di distacco da Mick Doohan fino al round in Olanda, di met&agrave; stagione, quando l&rsquo;australiano si infortun&ograve; gravemente, rischiando quasi di perdere una gamba. Il pilota salt&ograve; tre GP e agevol&ograve; la rimonta del rivale Rainey. Cos&igrave; i due arrivarono alla gara finale in Sudafrica, il 6 settembre 1992, separati da appena 2 punti Motomondiale 2006: Nicky Hayden&nbsp; i protagonisti erano Nicky e Valentino Rossi che in quel momento era il leader della classifica piloti a soli otto punti di vantaggio sull&rsquo;americano, ma in quella stagione gi&agrave; piena di colpi di scena il mondiale venne vinto da Hayden che in extremis riusc&igrave; a ribaltare la situazione: 252 i suoi punti contro i 247 di Rossi.&nbsp; Motomondiale 2015: Jorge Lorenzo Questo forse il pi&ugrave; popolare complici anche le polemiche del post gara. Lo spagnolo arrivava a Valencia, atto finale del Mondiale MotoGP, distante 7 lunghezze da Valentino Rossi L&rsquo;italiano, per&ograve;, era stato penalizzato con l&rsquo;ultimo posto in griglia. Lorenzo firm&ograve; la pole e guid&ograve; la gara dall&rsquo;inizio alla fine, mentre Rossi, nonostante un recupero eccezionale, si ferm&ograve; in quarta posizione. Jorge super&ograve; Valentino in classifica, vincendo per 5 punti, 330 a 325. Dopo la gara il dibattito si accese in quanto Rossi accuso Marquez di aver agevolato Lorenzo a vincere senza provare minimamente il sorpasso.&nbsp;  13:20 MotoGP 2024, le parole dei due team manager prima del duello Davide Tardozzi &egrave; realista,&nbsp;Jorge Martin&nbsp;sar&agrave; il favorito per la conquista del titolo nell&rsquo;ultima gara stagionale. &ldquo;Jorge &egrave; meritatamente in testa al campionato e in questo momento ha modo di gestire, perch&eacute; non lo deve fare? Io credo abbia dimostrato la propria attitudine a Sepang dove nonostante avesse la possibilit&agrave; di gestire ha fatto vedere un inizio gara straordinario&rdquo;. L'articolo completo con le dichiarazioni QUI Gino Borsoi, team manager di Pramac Ducati, ha un compito non semplice in vista della gara lunga di domani, ovvero tenere tranquillo il suo pilota: &ldquo;Prima di partire&nbsp;&ndash; esordisce Borsoi &ndash;&nbsp;non gli ho detto niente di speciale, tanto&nbsp;Jorge &egrave; diventato talmente forte mentalmente che non serve pi&ugrave; spiegargli determinate cose.&nbsp;Lui sa benissimo a questo punto cosa deve o non deve fare, non credo che la mia parola possa cambiare qualcosa. Se cos&igrave; fosse significa che c&rsquo;&egrave; qualcosa che non funziona.&rdquo; L'articolo completo con le dichiarazioni QUI  13:15 GP Catalunya, i momenti migliori della SPRINT RACE   13:10 MotoGP Barcellona, l'avvicinamento alla gara di Catalunya Mancano 50 minuti all'inizio dell'ultima gara dell'anno per quanto riguarda la classe regina del motomondiale. Ecco la griglia di partenza   13:01 La classifica della gara di Barcellona 2024 della Moto2 enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWAFF452EA5B44A012/ev/4672362/limit/39/lng/it  13:00 Moto2, Diogo Moreira &egrave; ROOKIE OF THE YEAR  MAIDEN #Moto2 PODIUM  ROOKIE OF THE YEAR A STUNNER FROM DIOGO MOREIRA!!! #SolidarityGP  pic.twitter.com/MJvlplZsYS &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024       12:57 GP Catalunya, Moto2: trionfa Aron Canet davanti a Gonzalez Si chiudel il 2024 anche per la classe intermedia del motomondiale. E nell'ultimo appuntamento vince lo spagnolo #44. Primo podio di categoria per Diogo Moreira. Il brasiliano beffa Ogura all'ultimo giro   #Moto2 RACE ARON CANET DOES IT AGAIN AS MOREIRA STEALS 3RD #SolidarityGP  pic.twitter.com/nmkQkMgvxM &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 17, 2024       Leggi l&rsquo;articolo completo QUI  12:52 MotoGP 2024, il giro d'onore di Aleix Espargaro sulla Honda 125 Dopo la gara Sprint lo spagnolo ha avuto il privilegio di scendere in pista con una "vecchia" amica   12:46 GP Barcellona Moto3: immenso Alonso vince ancora Il colombiano ha messo la sua firma anche sull&rsquo;ultima gara della classe cadetta, con la supremazia che lo contraddistingue, vincendo per Valencia Leggi il report della gara QUI enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWAFF452EA5B44A012/ev/4672365/limit/39/lng/it Luogo: Barcellona, circuito di Catalunya (localit&agrave; del Montmel&ograve;)         

In diretta - Pecco trionfa nella Sprint del sabato, ora il distacco tra lui e Martin si riduce a - 19 punti. Chi la spunter&agrave; nella lotta al titolo?

MotoGP DIRETTA GARA Barcellona 2024: segui la live minuto per minuto

        15:35 GP Barcellona, il momento speciale di Aleix Espargar&ograve;      15:34 La classifica MotoGP 2024 aggiornata GP Catalunya, la classifica piloti   Martin (Ducati Pramac) 492punti  Bagnaia (Ducati Lenovo) 473 punti  MBastianini (Ducati Lenovo) 377 punti M.Marquez (Ducati Gresini) 372 punti  Acosta (Gasgas KTM) 209&nbsp;punti   7 points That's all @88jorgemartin needs to win the title tomorrow! #SolidarityGP  | #TheRematch pic.twitter.com/HbTpyNwxba &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 16, 2024     15:28 GP Catalunya, la situazione classifica piloti Dopo la vittoria di oggi di Pecco e il terzo posto di Martin il punteggio in classifica piloti vede i due ad una distanza di 19 lunghezze di differenza.  Thumbs up between the contenders Tomorrow will be the big day of #TheRematch #SolidarityGP  pic.twitter.com/Q5K7ZOsFjW &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 16, 2024     15:25 GP Barcellona, bandiera a scacchi VINCE BAGNAIA Seguono il pilota #1 Enea Bastianini e Jorge Martin terzo.&nbsp; Ai piedi del podio un ottimo Aleix Espargaro, Alex Marquez quinto  Brilliance from @PeccoBagnaia in Barcelona! The reigning World Champ keeps the title fight alive after a sensational #TissotSprint win! #SolidarityGP  | #RacingForValencia pic.twitter.com/VhxQHKQsHF &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 16, 2024     15:23 MotoGP 2024, Enea sorpassa Martin! A l'ultimo giro "Bestia" sorpassa Jorge cos&igrave; prendendosi un grande secondo posto  A last-lap attack! ?@Bestia23 is up into 2nd! #SolidarityGP  pic.twitter.com/a2tSvsNEVy &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 16, 2024     15:21 GP Barcellona 2024, Bastianini si immola Il riminese ce la sta mettendo tutta a rimanere attaccato al codone della Ducati Pramac #89 in seconda posizione. I due sono molto vicini  15:19 GP Catalunya, 3 giri alla bandiera a scacchi Ultime tre tornate per quanto riguarda la Sprint Race al Montmel&ograve;. Pecco Bagnaia &egrave; primo a +1.149 rispetto a Jorge Martin sulla Pramac che in questi ultimi giri sta aumentando il proprio ritmo  15:18 MotoGP, lotta per la sesta casella Entra nel vivo anche la bagarre che vede protagonisti, Morbidelli, Bezzecchi e Quartararo.&nbsp;  15:15 GP Catalunya, Pecco guadagna tempo prezioso A cinque giri dalla bandiera a scacchi Bagnaia si sta prendendo un buon gap dal rivale Martin in seconda posizione a +1.516  15:13 MotoGP 2024, Morbidelli resiste in quarta posizione Per quanto riguarda gli altri piloti vediamo un ottimo Franco Morbidelli che sembra aver ritrovato la velocit&agrave; che gli &egrave; mancata in questo periodo. Lo segue a ruota in quinta casella per&ograve; Alex Marquez. Invece il fratello otto volte campione &egrave; in settima posizione  15:09 GP Barcellona, bagarre tra "Bestia" e "Martinator" A 9 giri dal termine i piloti sono tutti molto vicini. Non si sono formati distacchi enormi tranne quello leggero che vede Bagnaia guadagnare +0.600 dal secondo  ?? @Bestia23 gets @88jorgemartin back! ??#SolidarityGP  pic.twitter.com/8ZpSvTVM8b &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 16, 2024     15:07 GP Catalunya, Martin all'attacco di Bastianini Alla fine dei primi due giri del GP di Barcellona, Enea che fino a quel momento avevo occupato la seconda casella deve arrendersi ad un'ottima staccata in curva 1 dello spagnolo #89  15:03 MotoGP 2024, parte il GP di Barcellona  Ottima partenza di Bagnaia che viene seguito subito da Martin  LIGHTS OUT IN THE FINAL #TissotSprint OF 2024 @Bestia23 leads @PeccoBagnaia as @88jorgemartin is 3rd into T1 #SolidarityGP  | #TheRematch pic.twitter.com/iiikUpZUNY &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 16, 2024      15:01 MotoGP 2024, i piloti sono partiti per il Warm up lap Tutto pronto solo i piloti in pista, un giro prima dell'infermo della Sprint Race!  15:00 GP Barcellona, 1 minuto allo spegnimento dei semafori  13 LAPS It's nearly #TissotSprint time #SolidarityGP  pic.twitter.com/pC3Sy95Ht3 &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 16, 2024     14:59 GP Cataluyna, le parole di Pecco Bagnaia dopo la Pole "Tocca essere perfetti anche oggi pomeriggio. Sappiamo che &egrave; il nostro punto pi&ugrave; debole, quindi dovremo lavorare. Aleix &egrave; fortissimo, noi non abbiamo una grande confidenza col davanti e forse andremo con la dura. Ma siamo pronti. Sappiamo quanto sia difficile, ma io me la sto godendo. Prova partenza? Andata bene, ho slittato il giusto, quindi siamo a posto".&nbsp;&nbsp;  14:57 GP Catalunya, la classifica piloti   Martin (Ducati Pramac) 485 punti  Bagnaia (Ducati Lenovo) 461 punti  M.Marquez (Ducati Gresini) 369 punti  Bastianini (Ducati Lenovo) 368 punti  Acosta (Gasgas KTM) 209 punti  Acosta (Red Bull KTM) 206 punti  Vinales (Aprilia Racing) 189 punti  F. Di Giannantonio (Ducati Pertamina VR 46) 165 punti  Morbidelli (Ducati Parmac) 161 punti  A.Marquez (Ducati Gresini) 155 punti  14:53 MotoGP 2024, Marc Marquez punta al terzo posto mondiale Oltre ai due contendenti al titolo c'&egrave; chi come lo spagnolo si gioca comunque un altro ottimo risultato ovvero il podio della classifica piloti. Dovr&agrave; vedersela per&ograve; con Enea Bastianini che il prossimo anno ceder&agrave; la Desmosedici ufficiale proprio all'otto volte iridato  14:50 GP Catalunya, ecco la griglia di partenza della Sprint Race    14:49 GP Montemel&ograve;, 10 minuti al via! I piloti indossano il casco e salgono sulla moto ferma in griglia per cercare la concentrazione che serve in questi casi dove il minimo errore si paga caro  Suited, booted and hugged! ??@PeccoBagnaia is ready for the #TissotSprint! #SolidarityGP  pic.twitter.com/9hFKkuAVsj &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 16, 2024     14:46 MotoGP, le statistiche di Martin a Barcellona Martin al Montmel&ograve;: sempre a punti, tre podi, mai una vittoria. Tre le vittorie totali in questa stagione per Jorge nella gara lunga Martin vs Bagnaia: &ldquo;pro e contro&rdquo; dei protagonisti della lotta al titolo  14:42 GP Barcellona, le combinazioni per il titolo MotoGP BAGNAIA VINCE IL MONDIALE SE&hellip; Conquista 24 punti in pi&ugrave; di Martin nell&rsquo;ultimo Gran Premio tra Sprint e gara della domenica Esempio:  se Bagnaia conquista 37 punti, Martin ne dovr&agrave; fare al massimo 13 se Bagnaia conquista 34 punti, Martin ne dovr&agrave; fare al massimo 10 se Bagnaia conquista 32 punti, Martin ne dovr&agrave; fare al massimo 8 e cos&igrave; via fino a Bagnaia 24, Martin 0  MARTIN VINCE IL MONDIALE SE&hellip;  Martin vince la Sprint Race (a prescindere dal risultato di Bagnaia) Martin 2&deg; e Bagnaia non vince Martin 3&deg; e Bagnaia arriva 5&deg; o peggio al traguardo Martin 4&deg; e Bagnaia arriva 6&deg; o peggio al traguardo Martin 5&deg; e Bagnaia arriva 7&deg; o peggio al traguardo Martin 6&deg; e Bagnaia arriva 8&deg; o peggio al traguardo Martin 7&deg; e Bagnaia arriva 9&deg; o peggio al traguardo Martin 8&deg; e Bagnaia arriva 10&deg; o peggio (ovvero fuori dai punti)  14:39 MotoGP 2024, la tensione &egrave; nell'aria. Mancano 20 minuti allo spegnimento dei semafori  Will @88jorgemartin wrap it up today? #SolidarityGP  | #TheRematch pic.twitter.com/vGUPlK3r0U &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 16, 2024        14:37 GP Catalunya 2024: Marco Bezzecchi saluta il team VR46 con un bellissimo casco speciale Per celebrare quest'ultimo Gran Premio con la squadra con cui ha condiviso ben cinque stagioni tra Moto2 e MotoGP, &ldquo;Bez&rdquo; ha deciso di sfoggiare un casco speciale ispirato ai Looney Tunes in cui la celebre scritta &ldquo;That's all folks&rdquo; che contraddistingue la fine degli episodi &egrave; stata sostituita con &ldquo;Thanks for all&rdquo;, ringraziamento per tutti i momenti vissuti in questo importante capitolo della sua carriera.   14:32 La classifica delle qualifiche di Moto2 in Catalunya enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWAFF452EA5B44A012/ev/4672361/limit/39/lng/it  14:30 Moto2, come &egrave; andata la sessione di qualifiche al Montmel&ograve; Si conclude anche la sessione di Qualifiche della classe intermedia &egrave; Aron Canet il pi&ugrave; veloce che conquista la Pole position in 1:42.003. Secondo Gonzalez e terzo Van den Goorbergh Leggi l'articolo completo QUI  Continuing the PERFECT weekend Aron Canet gets his 6th pole of 2024 #SolidarityGP  pic.twitter.com/0YIVQiulEy &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 16, 2024     14:25 GP Barcellona, Bagnaia &egrave; il pilota pi&ugrave; brillante in qualifica della stagione 2024 Grazie alla pole di oggi il piemontese ha regolato Martin nella classifica dedicata, nonostante una pole in meno, ricevendo una BMW M5 che difficilmente potr&agrave; usare... L'articolo completo QUI su Motosprint  14:21 MotoGP Catalunya, dove vedere in tv il duello Bagnaia - Martin Dalle Ore 14.55 su Sky Sport MotoGP per seguire la Sprint Race. Per quanto riguarda invece la gara della Domenica dalle Ore 14 sempre sul canale 208 di Sky Sport Gli orari del weekend sul tracciato del Montmel&ograve;  14:15 MotoGP Barcellona, mancano 45 minuti alla partenza della Sprint Race Ormai siamo sempre pi&ugrave; vicini alla prima gara del weekend catalano che potrebbe vedere gi&agrave; coronarsi campione Jorge Martin, ma Pecco Bagnaia ha fatto segnare il miglior tempo nelle qualifiche prendendosi la Pole e partendo tre posizioni pi&ugrave; avanti dello spagnolo  Super Saturday is here! Will @88jorgemartin wrap it up today? Stick around for a bumper day in Barcelona #SolidarityGP  | #TheRematch pic.twitter.com/PruxCTUuqt &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 16, 2024     14:07 GP Catalunya, Nolan saluta la MotoGP, Gonzalez la celebra con un casco r&eacute;tro L'azienda di caschi si concentrer&agrave; solo sulle derivate, cos&igrave; lo spagnolo ha voluto rendere speciale la loro ultima volta insieme&nbsp;   14:05 Moto2 Catalunya, cominciano le qualifiche per la classe intermedia Dopo la sessione di time attack dedicata alla Moto3 ora tocca ai piloti della categoria di mezzo dare il meglio per accaparrarsi la miglior posizione di partenza in vista della gara di domani  One last chance to get into final #Moto2 Q2 session of 2024! Let's see who'll get those 4 spots #SolidarityGP  pic.twitter.com/o7aNcxwsJl &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 16, 2024     14:01 GP Barcellona, la griglia 2025 prende forma: pioggia di annunci in Moto3 Nell&rsquo;ultimo weekend della stagione si delinea la griglia della Moto3 2025, dopo gli annunci del team Aspar con Dennis Foggia e M&agrave;ximo Quiles sono arrivati gli annunci di Cormac Buchanan in BOE e quello degli italiani che si sono accasati in SIC58 Squadra Corse e nel Team Snipers Le novit&agrave; a riguardo QUI  13:56 La classifica delle qualifiche di Moto3 in Catalunya enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FWAFF452EA5B44A012/ev/4672364/limit/39/lng/it  13:53 MotoGP, Domenicali: "Martin con l'1 in Aprilia dispiace, ma &egrave; lo sport" Lo sport &egrave; cosi&nbsp;&ndash;&nbsp;ha dichiarato&nbsp;Claudio Domenicali, amministratore delegato Ducati Corse ai microfoni di Sky Sport, nel paddock del Montmel&ograve;&nbsp;&ndash;&nbsp;ci godiamo il finale di una stagione in cui abbiamo vinto tanto, con quattro piloti diversi come Martin,&nbsp;Bagnaia,&nbsp;Marc Marquez&nbsp;ed Enea. Ma&nbsp;l'ultima gara del campionato &egrave; sempre particolare e lo &egrave; sopratttutto quest'anno, dato che ci saranno tanti cambiamenti".&nbsp; Leggi l'articolo completo QUI  13:50 Moto3 Barcellona, ancora un record per David Alonso che conquista la pole Il fenomeno colombiano non smette di sorprendere. Nell'ultima occasione del 2024 di partecipare ad una sessione di Qualifiche David si prende la prima casella segnando il new all-time lap record  David Alonso delivers once more and in dominant fashion! ?POLE with a new all-time lap record, the only rider into the 1:45s The #BabyGOAT  ends the last Saturday of the season on a high! #SolidarityGP  pic.twitter.com/mk8aoGe9mi &mdash; MotoGP&trade; (@MotoGP) November 16, 2024     13:45 GP Catalunya, Dennis Foggia torna in Moto3: al via della prossima stagione con Aspar Conclusa la difficile esperienza in Moto2, &ldquo;The Rocket&rdquo; garegger&agrave; nuovamente nella classe leggera con il team campione del mondo.   El CFMOTO Aspar pelear&aacute; por revalidar el t&iacute;tulo de Moto3 en 2025 con Dennis Foggia. &iexcl;Bienvenido, Dennis! pic.twitter.com/3FJyE2gpsM &mdash; Aspar Team (@AsparTeam) November 16, 2024    L'articolo completo QUI  13:42 MotoGP 2024, le statistiche sono dalla parte di Bagnaia Sono 10 le vittorie in stagione per il campione del mondo in carica Pecco Bagnaia (dopo Giacomo Agostini, Mick Doohan, Valentino Rossi, Casey Stoner, Marc Marquez), 28 successi in totale nella premier class.&nbsp; Oltre ad un altro dato importante ovvero la sesta tripletta in MotoGP del pilota torinese&nbsp; (Australia, Thailandia, Malesia l'ultima in ordine cronologico)&nbsp; Leggi qui l&rsquo;articolo completo sulle statistiche dell&rsquo;ultimo GP  13:34 MotoGP Barcellona 2024, Aleix Espargar&ograve; celebra la sua ultima gara in carriera indossando un casco inedito Ultima gara in carriera per Aleix Espargar&ograve;, che ha annunciato il ritiro il 23 maggio. &ldquo;Il capitano&rdquo; si ritirer&agrave; dopo 339 GP, di cui 255 in top-class: non sono record assoluti, ma quasi, visto che solo Valentino Rossi ha corso pi&ugrave; gare in MotoGP: ovvero 372. Prima di passare in Honda per svolgere il ruolo di collaudatore ufficiale HRC. Per l'occasione, il numero 41 ha deciso di sfoggiare un casco dalla livrea speciale dicendo addio ad un importante capitolo della propria vita.  L'approfondimento su Aleix QUI  13:27 GP Catalunya, spunta uno spoiler sulla Ducati Pramac di Jorge Martin: prime mosse tattiche? Manca poco alla sfida della Sprint, che gi&agrave; un verdetto sull'esito della MotoGP&nbsp;2024 potrebbe offrire. Ci si chiede chi avr&agrave; la meglio tra&nbsp;Jorge Martin&nbsp;e Pecco&nbsp;Bagnaia, ci si domanda quale - e se - i due attueranno strategie di sorta. Ebbene, un primo indizio arriva dalla Desmosedici GP24 Pramac Leggi l&rsquo;articolo completo QUI Luogo: Barcellona, circuito di Catalunya (localit&agrave; del Montmel&ograve;)         

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MotoGP DIRETTA Sprint: GP Barcellona 2024, segui la live minuto per minuto

        La sfida per il titolo della top class del Motomondiale, quella tra Pecco Bagnaia e Jorge Martin, si appresta a vivere il suo atto finale in quel di Barcellona, sede scelta per sostituire il tracciato di Valencia danneggiato dalla recente alluvione. Un cambio di location che non dovrebbe mutare i valori in campo, almeno secondo Guido Meda, vice direttore di Sky Sport e voce storica della MotoGP in Italia. &ldquo;Barcellona &egrave; una pista pi&ugrave; bella da guidare rispetto a Valencia, &egrave; certamente pi&ugrave; tecnica e veloce, ma si tratta di un cambiamento che non sposter&agrave; gli equilibri in pista &ndash; ci ha raccontato Meda &ndash; perch&eacute; Jorge e Pecco restano i riferimenti. Al Montmel&ograve; non mi aspetto sorprese&rdquo;. MotoGP, Barcellona: orari tv Sky e TV8 Bagnaia e Martin visti da Guido Meda  Bagnaia ha vinto sinora 10 GP, ma insegue Martin a -24. Come giudichi la stagione del campione del Mondo uscente? &ldquo;Se il Mondiale non avesse le Sprint Bagnaia sarebbe davanti, ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Sul bilancio del piemontese pesano gli errori e incidenti patiti durante la stagione, in pi&ugrave; mettiamoci anche che la Sprint non &egrave; il suo terreno di caccia preferito. La doppia cifra di Gran Premi vinti dimostra per&ograve; che l&rsquo;italiano non &egrave; un tre volte titolato per caso. Bagnaia &egrave; un fenomeno, entrato definitivamente nel novero di piloti come Valentino Rossi, Giacomo Agostini, Mick Doohan, Casey Stoner e tutti quei campioni l&igrave;&rdquo;. Sempre a proposito di Pecco: cosa pensi delle sue parole alla vigilia del finale di stagione, quando si era dichiarato contrario a correre in quel di Valencia, anche a costo di perdere il Mondiale? &ldquo;Pecco si &egrave; esposto in un contesto nel quale il pilota ha pi&ugrave; convenienza a stare abbottonato che esprimersi liberamente, andando addirittura contro il pensiero originario della Federazione e del suo presidente. Ha dimostrato di avere gli attributi&rdquo;. Martin, invece, sembra un pilota pi&ugrave; maturo e solido rispetto al passato. &ldquo;Confermo. Credo che Jorge abbia lavorato sulla sua mentalit&agrave;, smussando i lati focosi del suo carattere che lo rendevano incline all&rsquo;errore. In questa MotoGP devi essere intelligente e l&rsquo;umilt&agrave; di capire come e dove migliorare: lui l&rsquo;ha fatto&rdquo;.  Bagnaia-Marquez nel 2025: l'opinione di Guido Meda  Torniamo a Marc e Pecco: come vedi la convivenza tra i due nel box ufficiale Ducati a partire dal 2025? &ldquo;Fatico a immaginarla, al momento. Istintivamente direi che Marquez &egrave; uno abituato a occupare gli spazi, incaricandosi di guidare lo sviluppo della moto. Ma ora Marc entra in un ambiente dove il lavoro &egrave; indirizzato da un altro, cio&egrave; lo stesso Bagnaia: in Ducati dovranno essere bravi a trovare soluzioni di compromesso tra i due, per avere una Desmosedici buona per tutti e non ripetere quanto accaduto in Honda, dove avevano progettato una moto domabile solo dal #93. A Borgo Panigale hanno le capacit&agrave; per riuscirci. Il resto lo faranno i risultati: Marc sa di non avere pi&ugrave; 20 anni e non &egrave; pi&ugrave; sfrontato come una volta, mentre Pecco &egrave; un pilota equilibrato di natura, quindi ci sono le condizioni per evitare la prospettiva di uno scontro frontale. Certo, il confronto sar&agrave; tirato e mi sento di dire che sar&agrave; la loro stagione. Ma senza dimenticare l&rsquo;Aprilia: a Noale stanno lavorando pesantemente sulla moto del 2025 e hanno ingaggiato due ducatisti, lo stesso Jorge Martin e Marco Bezzecchi&rdquo;. Concludiamo tornando al finale di Barcellona. Quante percentuali di vittoria assegna ai due contendenti? &ldquo;Direi 90 a 10 in favore di Martin&rdquo;. Da Rossi-Hayden a Bagnaia-Martin: quando i titoli MotoGP si decidono all'ultimo GP       

La nostra intervista alla voce storica della classe regina prima del GP decisivo per il titolo: "Possibilit&agrave;? 90 a 10 in favore di Jorge"

MotoGP, Guido Meda: "Bagnaia è un fenomeno, Martin ha saputo migliorarsi"

        Il botta e risposta tra Jorge Martin e Pecco Bagnaia porta il Mondiale alla finale di Barcellona, dove fra due settimane si correr&agrave; in sostituzione di Valencia, colpita dalla tragica alluvione (le vittime vengono ricordate da un minuto di silenzio sulla griglia di partenza). In Malesia, lo spagnolo vince la Sprint grazie anche alla scivolata del torinese, il quale risponde nella gara lunga, caratterizzata da un meraviglioso (e corretto) duello tra i due nei primi giri.&nbsp;  Lotta al titolo Il -24 rende pi&ugrave; difficile la corsa al titolo di Bagnaia, che per&ograve; lascia Sepang da campione, poich&eacute; &egrave; soltanto il sesto pilota a vincere 10 gare in una stagione della classe regina dopo altre leggende come Giacomo Agostini, Mick Doohan, Valentino Rossi, Casey Stoner e Marc Marquez.&nbsp; Bagnaia si distingue anche per le parole nei confronti dell'eventuale gara finale a Valencia, in una terra devastata dal disastro naturale DANA: "Non correr&ograve; a Valencia, a costo di perdere il titolo". Pecco fa sentire la propria voce, ergendosi a portavoce dei piloti, un gesto importante poche ore dopo il quale, chiss&agrave; quanto casualmente, la Dorna comunica lo spostamento del GP Valencia.&nbsp;Lo spostamento varr&agrave; anche per le finali mondiali MiniGP e per la tappa della JuniorGP.&nbsp; Sepang premia anche un altro piemontese: Celestino Vietti Ramus si aggiudica la corsa della Moto2, al rientro dall'infortunio alla spalla. Il torinese mantiene aperta la possibilit&agrave; di chiudere la stagione tra i primi tre, alle spalle del campione Ai Ogura e di Aron Canet, certo della seconda posizione.&nbsp;   David Alonso nella storia In Moto3 vince ancora una volta David Alonso, primo pilota dai tempi di Valentino Rossi ad aggiudicarsi sei gare di fila della classe leggera. Il colombiano dedica il successo alla gente di Valencia, dove fa base il suo team, CFMoto-Aspar.&nbsp; Off road L'off-road vive sul mercato del Motocross, dove nella MXGP la Honda rinnova l'accordo con Gariboldi Racing, team italiano che ha vissuto tutta l'epopea vincente di Tim Gajser, cinque volte iridato. Alberto Forato resta nell'ambito Honda, passando da Standing Construct a Motoblouz Motul. Avventura tutta italiana invece per Andrea Bonacorsi, che diventa pilota ufficiale Fantic. La Yamaha, infine, conferma Maxime Renaux, Calvin Vlaanderen e Jago Geerts.       

Il numero 45 di Motosprint &egrave; in edicola con all'interno il poster di Bagnaia e Vietti&nbsp;

Motosprint è in edicola!

        Sebbene il titolo mondiale sia nelle mani di Jorge Martin in virt&ugrave; di un vantaggio in classifica che permette allo spagnolo di considerarsi in controllo della situazione (24 lunghezze), Pecco Bagnaia non smette di sfornare record e aggiornare il suo libro dei primati. In virt&ugrave; della vittoria di Sepang, il tre volte iridato ha toccato quota 10 successi in una singola stagione in top class, raggiungendo un ristretto club elitario di piloti in grado di farlo. Parliamo di Valentino Rossi, Marc Marquez, Casey Stoner, Mick Doohan e Giacomo Agostini, unici corridori di sempre a toccare la doppia cifra in una singola annata. Ci sono tuttavia alcune precisazioni da fare che ad ogni modo non tolgono nessun merito al pilota di Chivasso, come ad esempio il fatto che con il passar degli anni il calendario si &egrave; man mano rinfoltito, aggiungendo GP dopo GP, passando cos&igrave; dai 6 round previsti nella prima edizione del 1949, ai 10 del 1968, ai 15 del 1990 fino agli attuali 20. Classifica MotoGP: come cambia dopo il GP della Malesia  Stoner a quota 10, Rossi e Giacomo Agostini a 11, Doohan a 12 e Marquez a 13 A maggior ragione di quanto ci&ograve; detto fanno impressione i numeri di Giacomo Agostini, in grado di vincere 10 GP per tre edizione consecutive dal 1968 al 1970, trionfando in tutte le gare dell'anno, con una percentuale di vittorie del 100%! L'italiano fece ancora meglio nel 1972, quando si port&ograve; a casa undici successi su dodici GP, a dimostrazione di uno strapotere tecnico incredibile. Per ritrovare un pilota in grado di replicare questi numeri dobbiamo andare avanti nel tempo fino al 1997, quando Mick Doohan s'impose in 12 occasioni su 15, ovvero l'80% di successi.  Un altro australiano riusc&igrave; a replicare tali incredibili numeri, ci riferiamo a Casey Stoner, che nel 2007, insieme a Ducati, e nel 2011 con Honda riusc&igrave; a vincere in 10 occasioni su un totale di 18 GP, il 55%. Anche Valentino Rossi riusc&igrave; ad andare in doppia cifra, affermandosi per undici volte in tre edizioni, nel 2001, 2002 e 2005, con la percentuale di vittorie pi&ugrave; alta del 69%. Infine Marc Marquez, recordman di vittorie in una singola stagione dall'alto dei suoi 13 trionfi su 18 del 2014, 72%; lo spagnolo torn&ograve; in doppia cifra nel 2019, quando impose il suo dominio per 12 volte.  Pagelle Sepang MotoGP 2024: Bagnaia sbaglia &amp; rimedia, Martin nuovo campione?       

In virt&ugrave; della vittoria di Sepang il campione di Chivasso entra in un ristretto club di piloti in grado di andare in doppia cifra

MotoGP: Pecco Bagnaia a quota 10 vittorie, come lui solo altri cinque piloti

Il botta e risposta tra Jorge Martin e Pecco Bagnaia porta il Mondiale alla finale di Barcellona, dove fra due settimane si correr&agrave; in sostituzione di Valencia, colpita dalla tragica alluvione (le vittime vengono ricordate da un minuto di silenzio sulla griglia di partenza). In Malesia, lo spagnolo vince la Sprint grazie anche alla scivolata del torinese, il quale risponde nella gara lunga, caratterizzata da un meraviglioso (e corretto) duello tra i due nei primi giri.&nbsp;    Il -24 rende pi&ugrave; difficile la corsa al titolo di Bagnaia, che per&ograve; lascia Sepang da campione, poich&eacute; &egrave; soltanto il sesto pilota a vincere 10 gare in una stagione della classe regina dopo altre leggende come Giacomo Agostini, Mick Doohan, Valentino Rossi, Casey Stoner e Marc Marquez.&nbsp;  Bagnaia si distingue anche per le parole nei confronti dell&#39;eventuale gara finale a Valencia, in una terra devastata dal disastro naturale DANA: &quot;Non correr&ograve; a Valencia, a costo di perdere il titolo&quot;. Pecco fa sentire la propria voce, ergendosi a portavoce dei piloti, un gesto importante poche ore dopo il quale, chiss&agrave; quanto casualmente, la Dorna comunica lo spostamento del GP Valencia.&nbsp; Lo spostamento varr&agrave; anche per le finali mondiali MiniGP e per la tappa della JuniorGP.&nbsp;    Moto2  Sepang premia anche un altro piemontese: Celestino Vietti Ramus si aggiudica la corsa della Moto2, al rientro dall&#39;infortunio alla spalla. Il torinese mantiene aperta la possibilit&agrave; di chiudere la stagione tra i primi tre, alle spalle del campione Ai Ogura e di Aron Canet, certo della seconda posizione.&nbsp;  Moto3  In Moto3 vince ancora una volta David Alonso, primo pilota dai tempi di Valentino Rossi ad aggiudicarsi sei gare di fila della classe leggera. Il colombiano dedica il successo alla gente di Valencia, dove fa base il suo team, CFMoto-Aspar.&nbsp;  Off-road  L&#39;off-road vive sul mercato del Motocross, dove nella MXGP la Honda rinnova l&#39;accordo con Gariboldi Racing, team italiano che ha vissuto tutta l&#39;epopea vincente di Tim Gajser, cinque volte iridato. Alberto Forato resta nell&#39;ambito Honda, passando da Standing Construct a Motoblouz Motul. Avventura tutta italiana invece per Andrea Bonacorsi, che diventa pilota ufficiale Fantic. La Yamaha, infine, conferma Maxime Renaux, Calvin Vlaanderen e Jago Geerts. 

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        Non ci sta Alvaro Bautista e puntualizza sulle effettive performance dei due in occasione delle rispettive apparizioni in sella alla Ducati Desmosedici GP23 a Sepang. GP Malesia, Martin: &ldquo;Devo ringraziare Pecco per aver reso questo campionato cos&igrave; bello&rdquo;  Bautista: &ldquo;Sono stato tre secondi pi&ugrave; veloce e da infortunato&rdquo; Non si &egrave; fatta attendere troppo la replica di Alvaro Bautista ad Andrea Iannone che al termine della gara di Sepang ha affermato di essere stato 15 secondi pi&ugrave; veloce di Alvaro che lo scorso anno corse con la Desmosedici GP23 a Sepang come premio per il secondo mondiale SBK: &ldquo;Lui ha avuto anche pi&ugrave; tempo per adattarsi mentre io ho semplicemente fatto la valigia a Jerez e sono venuto qui&rdquo; ha concluso Iannone. La risposta di Bautista &egrave; arrivata sui social dove il bicampione SBK ha corretto il pilota di Vasto facendo notare che effettivamente Iannone &egrave; stato circa due minuti pi&ugrave; veloce di Alvaro nel tempo complessivo di gara ma che la gara del 2024 &egrave; stata disputata sulla lunghezza di 19 giri non di 20 come quella del 2023 per via della bandiera rossa causata dall&rsquo;incidente alla prima curva che ha coinvolto Jack Miller, Brad Binder e Fabio Quartararo. Inoltre Bautista ha tenuto a puntualizzare che corse la gara in precarie condizioni fisiche a causa dell&rsquo;infortunio rimediato a Jerez pochi giorni prima e che ne ha condizionato non solo l&rsquo;apparizione in MotoGP ma anche buona parte della stagione 2024. La verit&agrave; - come spesso accade - sta nel mezzo, per avere un dato affidabile che non tiene conto del numero di giri si deve guardare la velocit&agrave; media della gara che per Andrea Iannone &egrave; stata di 162,5 km/h mentre per Alvaro Bautista di 162,7 km/h una differenza veramente esigua, seppur in favore dello spagnolo. Lo spagnolo &egrave; stato dunque effettivamente leggermente pi&ugrave; veloce nel tempo di percorrenza della gara rispetto a Iannone nonostante l&rsquo;infortunio alla spalla, &egrave; altres&igrave; vero che il pilota di Vasto ha ragione nell&rsquo;affermare che Alvaro &egrave; arrivato alla gara potendo preparare al meglio l&rsquo;apparizione in MotoGP con una serie di test che hanno permesso allo spagnolo di arrivare pronto al debutto sulla Desmosedici GP23.  GP Malesia, Grassilli: &ldquo;Bagnaia e Martin come Doohan e Rainey&rdquo;       

Lo spagnolo su x.com risponde al pilota di Vasto che sosteneva di esser stato pi&ugrave; veloce di Alvaro nella sua apparizione a Sepang nel 2023

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