Il cinque volte campione del Mondo della classe 500 si è schierato a favore del giapponese: "L'altro pilota non ha vinto per il talento"
A distanza di diverse ore, fa ancora discutere quanto accaduto in Qatar nella gara della Moto3, che ha assegnato il titolo iridato allo spagnolo Jaume Masia. Guardando i numeri, il valenciano ha sicuramente meritato la corona della classe leggera, forte di 4 vittorie a cui si aggiungono 6 piazzamenti a podio, contro le 10 Top 3 e zero successi accumulati da Ayumu Sasaki, ma a far parlare sono le modalità in cui è maturato il trionfo del numero 5.
Durante il GP, Masia si è reso protagonista di manovre dure nei confronti di Sasaki, episodi poi ripetuti quando è stato Adrian Fernandez, compagno di squadra di Jaume in Leopard, a incrociare le sue traiettorie con quelle del giapponese.
“Volevo lottare nel modo giusto con Masia, avrei accettato la sconfitta in caso di sfida equa e mi sarei anche congratulato con lui – ha spiegato Sasaki a microfoni di DAZN Spagna – ma non credo di aver perso nel modo giusto, quindi non posso congratularmi con lui perché è una vergogna”.
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Il pilota Intact GP ha ricevuto diversi messaggi di sostegno, tra cui quello di Mick Doohan. "Sono sotto shock", ha scritto il cinque volte campione del Mondo della classe 500. "Nessuna sanzione contro la condotta di guida del pilota vincitore e del suo team. Le gare devono essere dure, ma giuste. Il vincitore non ha vinto per il suo talento, sapeva di non averne tanto quanto te – ha insistito l’australiano – sei stato sensazionale Sasaki, hai dato tutto".
Quello di Doohan non è stato l’unico messaggio a supporto del nipponico, che sotto al suo ultimo post Instagram ha ricevuto incoraggiamenti anche da David Alonso, Ana Carrasco, Iker Lecuona, Jake Dixon e Deniz Oncu.
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