        Diversamente da quanto accade in MotoGP e SBK, le giapponesi in configurazione Endurance sono ancora in grado di dire la loro nel confronto con le uniche due europee presenti nel Mondiale, ovvero BMW e Aprilia (e Ducati alla 8h di Suzuka). Suzuki, nonostante il modello sia ancora del 2017, e Yamaha sono state le moto migliori di tutto il campionato, mentre BMW nonostante l&rsquo;innesto di Guintoli non &egrave; riuscita ancora a fare il salto sperato. Dietro la lavagna, invece, FCC TSR Honda e Kawasaki Webike Trickstar, annata complicatissima per le due compagini. In classe Superstock &egrave; stata la Honda la moto migliore del lotto insieme alla BMW, menzione speciale per il team Aviobike Aprilia by Revo Nuova M2 Racing con la vittoria a Spa, la prima per il team di Giovanni Baggi. Abbiamo provato a dare i voti ad alcune delle compagini impegnate in EWC e Superstock: ecco chi abbiamo promosso, rimandato e... bocciato. &nbsp; Yoshimura SERT Motul Suzuki: voto 10 &ndash; la &ldquo;vecchietta&rdquo; Gixxer porta ancora a scuola tutti  Stagione semplicemente perfetta della squadra guidata in pista da Damien Saulnier e Yohei Kato. Quattro podi su quattro gare, con due vittorie nelle due 24h pi&ugrave; prestigiose, Le Mans e Bol d&rsquo;Or, e di nuovo sul tetto del mondo dell&rsquo;Endurance dopo tre anni dall&rsquo;ultimo titolo. Preziosa la presenza di Arenas in gara a Suzuka al posto dell&rsquo;infortunato Black per aiutare Atsumi e Linfoot a centrare il podio ai &ldquo;danni&rdquo; della Ducati Kagayama. La Gixxer del 2017, seppur vecchia in confronto alle rivali Yamaha, Honda, Kawasaki, BMW, se la cava ancora egregiamente dimostrando ancora una volta la bont&agrave; del progetto messo in pista da Yoshimura. Team HRC: voto 10 &ndash; salvagente Honda  Nella stagione travagliatissima di Honda nel Mondiale Endurance (FCC TSR Honda dispersa nei problemi della nuova CBR, Tati Team Beringer la migliore CBR in classifica con il quarto posto finale), l&rsquo;ancora di salvezza della Casa dell&rsquo;Ala resta sempre la 8h di Suzuka. Tripletta per il team HRC (o in termini cestistici &ldquo;three peat&rdquo;) con un pilota MotoGP a guidare il team alla vittoria, la numero 30 della storia di HRC, ovvero Johann Zarco.&nbsp; Honda National Motos: 10 &ndash; stagione dominata  Fare tesoro di quanto successo l&rsquo;anno prima per poi tornare pi&ugrave; forti nel 2024? E&rsquo; esattamente quello che ha fatto la compagine &ldquo;ufficiale&rdquo; Honda nella Superstock, dominando la stagione dopo la cocente delusione patita nel 2023, soprattutto al termine del Bol d&rsquo;Or dello scorso anno con quel ritiro a mezz&rsquo;ora dalla fine della gara che poi ha generato tutto il trambusto dell&rsquo;ordine di arrivo e del titolo di categoria, andato poi a Louit Moto 33 per la squalifica di Rac41. &nbsp; Yamaha YART: 9,5 &ndash; sfortunati sul pi&ugrave; bello  Stagione dei campioni uscenti sullo stesso piano di quella di Yoshimura SERT, del resto sono le due squadre che si sono giocate il titolo fin dalla 24h di Le Mans. Uno degli obiettivi stagionali di YART era quello di centrare il podio a Suzuka, obiettivo raggiunto non senza polemiche per la penalit&agrave; ad HRC nel finale di gara. La caduta di Hanika nell&rsquo;alba di Le Mans e i problemi del Bol d&rsquo;Or hanno portato YART a dover abdicare a favore di Yoshimura SERT ma facendolo con l&rsquo;onore delle armi.&nbsp; Ducati Team Kagayama: 9 &ndash; ad un passo dal sogno  Quando Paolo Ciabatti ha dato incarico a Yukio Kagayama di formare la squadra per la 8h di Suzuka, in pochi avrebbero pensato all&rsquo;exploit della V4R numero #2 contro le pi&ugrave; blasonate moto giapponesi al via della gara. La seconda posizione al termine della Top 10 Trial era gi&agrave; un segnale, la bagarre con Team HRC e YART nella prima mezz&rsquo;ora di gara una ulteriore dimostrazione di quanto il trio Mizuno-Waters-Syahrin fosse ben &ldquo;sul pezzo&rdquo;. Il podio &egrave; sfuggito per un consumo di carburante un po&rsquo; troppo elevato, ma il quarto posto &egrave; come se fosse una vittoria vista la giovent&ugrave; del progetto. Team KM99: 8 &ndash; gi&agrave; a podio al secondo anno in EWC  Quarta posizione in classifica alla seconda stagione completa nel Mondiale. Cosa poteva desiderare di pi&ugrave; il team manager di KM99 quando ha deciso di portare la squadra lo scorso anno al debutto nell&rsquo;EWC? Quasi il doppio dei punti rispetto allo scorso anno e soprattutto la seconda posizione al traguardo al termine del Bol d&rsquo;Or, il che significa primo podio assoluto per la compagine belga. Tati Team Beringer: 8 &ndash; migliore Honda in classifica  Se la vittoria di Team HRC ha salvato la faccia generale di Honda in stagione, la prestazione del team francese passato alla CBR dopo anni di Kawasaki ha salvato quella di HRC nel contesto del Mondiale Endurance. Il trio Krummenacher-Perolari-Clere ha portato la CBR #4 al quinto posto finale nonostante il ko del Bol d&rsquo;Or. Bol d&rsquo;Or che la squadra francese ha condotto fino al primo pit stop restando poi sempre in lotta per il podio fino al problema tecnico decisivo che li ha estromessi dalla gara. &nbsp; 3ART Best of Bike: 7,5 &ndash; sorpresa Doriano Vietti Ramus  Quarto posto finale di categoria a soli 5 punti dal team dei pompieri per una squadra che ha scommesso su un deb di lusso come Doriano Vietti Ramus (fratello di Celestino). Doriano ha saputo ripagare la squadra con grandi prestazioni nei suoi stint di gara, portando la R1 #36 al podio di categoria a Le Mans. Team Etoile BMW: 7 &ndash; deb di lusso  Dal Giappone con furore viene catapultata nel Mondiale Endurance una nuova realt&agrave; tutta giapponese, ovvero il Team Etoile BMW. La squadra nipponica, che ha in Okubo il suo pilota pi&ugrave; forte, al netto di qualche sfortuna di troppo, non ha affatto sfigurato nelle quattro gare disputate, cogliendo anche una pole di categoria al Bol d&rsquo;Or e un secondo posto di categoria nella gara di casa di Suzuka. Aviobike Aprilia by Revo Nuova M2: 7 &ndash; colpaccio a Spa e tanta sfortuna  Anno zero di un progetto totalmente nuovo che mette insieme il team Aviobike di Giovanni Baggi e la realt&agrave; di Revo Nuova M2 Racing di Enzo Chiapello. Risultato? Settimo posto generale di categoria con 60 punti e come perla della stagione la vittoria, prima assoluta per Aviobike e Aprilia, alla 8h di Spa con i soli Calia e Bernardi ad alternarsi alla guida. BMW World Endurance: 6,5 &ndash; &ldquo;Vorrei ma non posso&rdquo;  Eterna incompiuta del Mondiale Endurance, la squadra capitanata da Werner Daemen ha chiuso s&igrave; il campionato sul podio dietro a Yoshimura SERT e YART ma ha dato sempre la sensazione del &ldquo;vorrei ma non posso&rdquo; nonostante l&rsquo;innesto di Sylvain Guintoli nel doppio ruolo di titolare EWC e tester della M1000RR SBK. La moto in configurazione EWC ha mostrato s&igrave; la sua velocit&agrave; per un breve lasso di tempo ma alla lunga ha avuto problemi a tenere il passo di Yoshimura SERT e YART dimostrando che non &egrave; ancora pronta per battagliare per il titolo. &nbsp; &nbsp;Honda Viltais: 5,5 &ndash; lontani parenti del 2023  Cosa &egrave; successo alla squadra che ha ben impressionato nel 2023 per passare dal quinto posto dell&rsquo;anno scorso al nono del 2024 e con soli 39 punti? I piloti non possono essere diventati dei &ldquo;brocchi&rdquo; da un anno all&rsquo;altro, sicuramente c&rsquo;entrano sia il pacchetto tecnico che la situazione finanziaria della squadra stessa che non ha certo aiutato a mantenere il livello di competitivit&agrave; visto l&rsquo;anno scorso. Kawasaki Webike Trickstar: 5 &ndash; quanti guai!  Stesso discorso per Honda Viltais, un crollo di competitivit&agrave; e punteggio rispetto allo scorso anno. E&rsquo; cambiata quasi interamente la line up della squadra, con gli innesti di Gamarino e Roman Ramos ma il percorso nel Mondiale 2024 &egrave; stato caratterizzato da problemi tecnici che hanno tolto la Ninja #11 dalla competizione sia per un posto sul podio che per una posizione dignitosa a fine stagione. Team Louit April Moto33: 5 &ndash; Saltarelli non basta  Dai campioni in carica della Stock ci si aspettava qualcosa di nettamente diverso. Usciti Calia e Gamarino verso altri lidi e con il solo Saltarelli &ldquo;superstite&rdquo; dello scorso anno, le cose non sono andate per il verso giusto fin dalla 24h di Le Mans. Solo ottava posizione finale di categoria a 6 punti dal team Aviobike e la sensazione di non aver messo in piedi la migliore line up per difendere il titolo. Honda No Limits: 4 &ndash; tracollo clamoroso  Dopo una prima stagione promettente con la Honda, le basi per continuare sulla falsariga del 2023 c&rsquo;erano tutte. Purtroppo, la squadra di Moreno Codeluppi si &egrave; scontrata con la nuova CBR che tanti problemi ha portato non solo a loro ma anche a FCC TSR Honda in EWC. Risultato? Solo 18 punti conquistati per una mesta diciottesima posizione di categoria a fronte degli 80 dell&rsquo;anno scorso. FCC TSR Honda: 4 &ndash; quanti guai con la nuova CBR!  Un altro team che ha fatto il gambero (e che gambero!) rispetto al 2023. Leggere la classifica finale di FCC TSR Honda fa venire i brividi ai vertici del team e di HRC, 33 punti nelle quattro gare disputate, gli stessi peraltro di Team HRC che ha corso e vinto a Suzuka. La nuova CBR ha portato solo guai, togliendo subito la squadra nippo-francese dalla lotta per il titolo contro Yoshimura SERT, YART e BMW e relegandola ad una mestissima tredicesima posizione finale. Highlights EWC&nbsp;       

Yoshimura SERT Suzuki, YART Yamaha e Honda National Motos hanno dominato le rispettive categorie dimostrando quanto le jap rispetto a SBK e MotoGP in configurazione Endurance dicano ancora la loro

EWC, top e flop: i voti alle squadre del 2024

        Con Jorge Martin laureatosi Campione del Mondo MotoGP nella Main Race di Barcellona dello scorso 17 novembre, possiamo dunque fare la lista di tutti i Campioni del Mondo di questa annata, dal&nbsp;Mondiale Endurance fino alla MotoGP&nbsp;passando per la SBK e le altre categorie del Motomondiale.&nbsp; Ecco chi &egrave; salito sul trono iridato in questa stagione Mondiale Endurance  EWC &nbsp; Il Bol d&rsquo;Or di quest&rsquo;anno &egrave; stata l&rsquo;esatta fotocopia di quello dello scorso anno, ovvero con il dominio da parte di Yoshimura SERT Motul Suzuki ed i problemi che hanno attanagliato YART fin dalle prime battute della 24h. L&rsquo;unica differenza con la gara dello scorso anno &egrave; che Yoshimura SERT, grazie alla vittoria (20^ della storia), ha strappato il titolo dalle mani di YART tornando sul trono iridato dell&rsquo;EWC dopo tre anni dall&rsquo;ultimo alloro. La stagione negativa di Honda in classe EWC (Tati Team Honda migliore CBR in classifica, quarta) viene &ldquo;mitigata&rdquo; dal tris nella 8h di Suzuka di Team HRC con Zarco, Nagoe e Takahashi. Una 8h particolare: mezz&rsquo;ora di bagarre iniziale tra HRC, YART e Kagayama Ducati, 7h30&rdquo; di nulla fino alla penalit&agrave; per Team HRC nelle ultime battute per irregolarit&agrave; al pit stop e solo 8&rdquo; di vantaggio su YART al traguardo. Superstock Diametralmente opposto il risultato del Bol d&rsquo;Or di categoria rispetto al thrilling della scorsa stagione. Honda National Motos ha dovuto solamente gestire il vantaggio di punti sugli avversari accumulato nelle gare precedenti portandosi a casa il titolo. Menzione d&rsquo;onore per Aprilia Aviobike by Revo Nuova M2 per la vittoria alla 8h di Spa e per un buonissimo settimo posto finale di categoria.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; WorldSBK  &nbsp;WCR Il primo storico Mondiale Femminile si conclude con il titolo iridato per Ana Carrasco che cos&igrave; bissa il titolo ottenuto nel 2018 nella Supersport 300. La stagione &egrave; stata caratterizzata dalle tante battaglie delle ragazze in sella alla R7 ma anche dal bruttissimo incidente di Mia Rusthen a Misano. La norvegese &egrave; poi rientrata nel paddock nelle ultime due gare dopo una lunga riabilitazione.&nbsp; SSP Bis iridato per il team Aruba.it che porta Adrian Huertas, che l&rsquo;anno prossimo passer&agrave; in Moto2 con Italtrans, al titolo in una stagione caratterizzata dal duello &ldquo;in casa&rdquo; con Yari Montella, leader di campionato fino a due gare dalla fine. Lo spagnolo si aggiudica il titolo proprio nell&rsquo;ultima gara della stagione a Jerez.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; WorldSBK Stagione 2024 assolutamente dominata da Toprak Razgatlioglu. Il turco, dopo le prime gare di assestamento in sella alla BMW, inizia a vincere a ripetizione senza pi&ugrave; fermarsi fino al forfait di Magny-Cours e Cremona per via del brutto incidente in Francia. Rientrato ad Aragon, gestisce il vantaggio su Bulega fino al round conclusivo di Jerez, chiuso con due podi e la vittoria in gara-2 per il suo secondo titolo in carriera dopo quello 2021 con la Yamaha.&nbsp;  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Motomondiale  &nbsp;MotoE La stagione della serie elettrica, la seconda con la fornitura da parte di Ducati, &egrave; stata caratterizzata da un intenso duello Italia-Spagna sia per le vittorie di gara che per il titolo. 7 pari il computo delle vittorie (a quelle azzurre hanno contribuito Spinelli, Casadei, Zannoni e Zaccone, mentre per la spagna Garz&ograve; e Gutierrez), con il titolo che &egrave; finito nelle mani di Hector Garz&ograve; per 15 punti su Casadei. Moto3 Con una stagione assolutamente stellare, costellata da 14 successi (mai nessuno aveva vinto cos&igrave; tanto in una singola stagione di 125/Moto3), il colombiano David Alonso, alla sua seconda stagione completa nel Motomondiale, centra il titolo con 421 punti e regalandosi la promozione in Moto2 sempre con il team CFMoto Aspar.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; Moto2 Con tanta costanza di risultati (sempre a punti tranne in Austria e lo zero in Malesia), Ai Ogura riporta il Giappone a vincere il titolo della Middle Class 15 anni dopo il connazionale Yuki Takahashi, l&rsquo;ultimo campione della 250 prima dell&rsquo;avvento della Moto2. Il giapponese, dopo aver rifiutato la Honda, nel 2025 sar&agrave; compagno di squadra di Raul Fernandez in sella all&rsquo;Aprilia RS-GP del team americano Trackhouse.  Continua l'articolo nella prossima pagina &nbsp; MotoGP Ci vorrebbe un libro per raccontare la stagione 2024 della Classe Regina. Una stagione vissuta totalmente sul duello tra due amici di lunga data come Pecco Bagnaia e Jorge Martin, risoltosi solamente nel GP di Barcellona a favore di quest&rsquo;ultimo nonostante il minor numero di successi nelle gare lunghe (3 contro gli 11 di Bagnaia). La costanza di risultati ed il minor numero di errori hanno premiato lo spagnolo di Prima Pramac portandolo al suo secondo titolo iridato in carriera, il primo in MotoGP.        

Terminata da poco meno di due settimane la stagione agonistica ecco chi ha conquistato il trono iridato al termine di questa annata di gare in pista

Dall’EWC alla MotoGP: i Campioni del Mondo 2024

        Se a livello di costruttori il Giappone ha portato alla vittoria le sue Case pi&ugrave; blasonate, Honda, Yamaha, Suzuki e Kawasaki guidate top rider di diverse nazionalit&agrave;, a livello di piloti, invece, al Paese del Sol Levante non &egrave; andata altrettanto bene, con solo 6 piloti in grado di fregiarsi del titolo iridato. A questi sei piloti dal weekend della Thailandia si &egrave; aggiunto anche Ai Ogura, vittorioso in Moto2 e con un titolo sfiorato in Moto3 nel 2020.  Fortune e sfortune dei piloti giapponesi  Nonostante una considerevole nidiata di piloti (la scuola giapponese ha prodotto talenti del calibro di Kato, Abe, Harada, Haga, i fratelli Aoki giusto per citarne alcuni) con alcuni purtroppo la sorte non &egrave; stata benevola, anzi. Takuma Aoki &egrave; in sedia a rotelle dal 1998 dopo un incidente a Suzuka mentre svolgeva test privati con la sua Honda NSR500, Nobuyuki Wakai, Yasutomo Nagai, Daijiro Kato e Shoya Tomizawa hanno perso la vita in pista rispettivamente nel 1993 a Jerez, nel 1995 ad Assen, nel 2003 a Suzuka (anche se &egrave; ufficialmente morto qualche settimana dopo, prima del Sudafrica) e nel 2010 a Misano. Alcuni piloti della suddetta nidiata sono diventati specialisti di una classe, chi della 125, chi della 250 e chi della 500. E&rsquo; il caso di gente del calibro di Masao Azuma, Nobby Ueda, Youichi Ui, Tomomi Manako e Kazuto Sakata per la 125, Taro Sekiguchi per la 250 e Tadahiko Taira per la 500.&nbsp; Oppure c&rsquo;&egrave; chi, non trovando fortuna nel Motomondiale, &egrave; emigrato in altri lidi trovandosi a proprio agio. Esempi? Haga, Ito, Ryo, Kyionari, Kagayama, Takumi Takahashi, tutti con un passato nel Motomondiale e fortunati nelle categorie di approdo (leggasi SBK, che sia iridata o nazionale). Chi sono gli altri iridati insieme ad Ogura?  Come abbiamo detto in precedenza, dalla nidiata giapponese sono usciti appena sei iridati prima che si aggiungesse Ai Ogura. Di questi sette piloti, due sono &ldquo;pecore nere&rdquo;, ovvero Kazuto Sakata e proprio Ai Ogura, iridati con marche italiane (Aprilia per Sakata e Boscoscuro per Ogura) mentre gli altri 5 con moto giapponesi (Yamaha per Katayama e Harada, Honda per Aoki, Kato e Aoyama). Il primo giapponese iridato della storia &egrave; tal Takazumi Katayama, classe 1951, vincitore del titolo della 350 nel 1977 con una Yamaha davanti ai compagni di marca Tom Herron e Jon Ekerold. Dato statistico, 15 Yamaha nei primi 16 posti a fine stagione, con la sola Bekker-Yamaha di Cecotto ad interrompere il monopolio.&nbsp; Per il secondo giapponese iridato bisogna aspettare 16 anni. L&rsquo;anno &egrave; il 1993 e la classe &egrave; la 250. Un 23enne di nome Tetsuya Harada, alla sua prima stagione completa nel Mondiale dopo tre wild card in Giappone nei tre anni precedenti, centra il suo primo ed unico titolo iridato battendo un quartetto italiano niente male: Capirossi, Reggiani, Biaggi e Romboni. L&rsquo;anno successivo, il 1994, il Giappone torna nuovamente sul tetto del Mondo. Questa volta nella classe 125 e con Kazuto Sakata in sella all&rsquo;Aprilia. Primo titolo per lui, davanti ai connazionali Ueda e Tsujimura, che si ripete nel 1998 davanti al connazionale Manako e a Marco Melandri.&nbsp; Il biennio 1995-1996 parla ancora giapponese grazie ad Haruchika Aoki, il pi&ugrave; giovane dei fratelli Aoki. Haruchika, infatti, &egrave; un classe 76 mentre Nobuatsu &egrave; del 74 e Takuma del 71. Haruchika vince nel 1995 davanti al connazionale Sakata e ad Alzamora, ripetendosi nel 1996 davanti ai connazionali Tokudome e Manako. Nel 2000 si affaccia sulla scena iridata un certo Daijiro Kato, coscritto del connazionale Haruchika Aoki. Dopo aver vinto da wild card le gare di casa del 1997 e 1998 della 250, nel 2000 Daiji fa il suo esordio nel Mondiale con la Honda 250 del team Gresini chiudendo terzo alle spalle del duo Yamaha Jacque-Nakano. Nel 2001 Kato sbaraglia la concorrenza vincendo 11 delle 16 gare in programma e prendendosi il primo ed unico titolo iridato in carriera.&nbsp; Da Kato in poi il vuoto totale, nessun giapponese in grado di competere per il titolo iridato n&eacute; nelle classi minori e nemmeno in MotoGP. Bisogna aspettare ben 8 anni per vedere un pilota del Sol Levante portarsi a casa il titolo. Tocca ad Hiroshi Aoyama prendersi l&rsquo;ultimo storico campionato della classe 250 prima del passaggio alla Moto2. &ldquo;Hiro&rdquo; chiude davanti a Barber&agrave; e Simoncelli con 4 vittorie contro le tre dello spagnolo e le sei del Sic. Come dopo Kato, anche dopo Aoyama un vuoto cosmico di ben 15 anni per trovare un altro atleta del Sol Levante sul gradino pi&ugrave; alto del podio a fine stagione. Ci ha pensato Ai Ogura a riportare il titolo in Giappone vincendo tre gare fino a questo momento e, come detto in precedenza, su una moto italiana (la Boscoscuro). Il giapponese ha saputo interpretare egregiamente sia la moto che le nuove gomme Pirelli facendo della costanza di risultati il suo asso nella manica per l&rsquo;assalto al titolo iridato della Moto2.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da MotoGP&trade; (@motogp)            

Il fresco vincitore della Moto2 2024 &egrave; solo l&rsquo;ultimo di una ristretta cerchia di piloti nipponici che hanno centrato il titolo Mondiale

Ogura e i suoi fratelli: i giapponesi iridati (leggeri) nel Motomondiale

        Storica doppietta per Ryo Mizuno con la Panigale V4 R del Team Ducati Kagayama nelle conclusive manche del All Japan Road Race Championship a Suzuka, mentre il titolo va a Yuki Okamoto sulla Yamaha R1 ufficiale. Clamoroso: Glenn Irwin annuncia il ritiro immediato dalle road races! Una doppietta storica per Ducati Dopo aver conquistato, a fine agosto, il primo successo nell&rsquo;All Japan Road Racing Championship JSB1000 al Mobility Resort Motegi, Ryo Mizuno ha chiuso al meglio la sua prima stagione da pilota Ducati con il Team Kagayama conquistando una storica doppietta a Suzuka. Con tre successi e sette podi termina cos&igrave; il primo assalto al Sol Levante di Ducati che in questa prima annata con Mizuno ed il Team Kagayama ha anche sfiorato il podio alla 8h di Suzuka. Una stagione positiva per la nuova squadra di Borgo Panigale che ha concluso al terzo posto in campionato alle spalle delle due Yamaha ufficiali di Yuki Okamoto e del campione in carica Katsuyuki Nagasuka. Proprio nell&rsquo;ultima e decisiva manche dopo che Mizuno aveva gi&agrave; conquistato il successo in Gara 1 si &egrave; decisa anche la corsa al titolo. Okamoto prende il largo nelle fasi iniziali ma l&rsquo;ingresso della Safety Car ricompatta il gruppo con Mizuno, Nakasuga e Kohta Nozane che ne approfittano per tornare in corsa. Sono stati tre giri di fuoco con il colpo di scena finale della caduta di Nagasuka che ha cos&igrave; dovuto abdicare dopo tre anni. Per il quarantatreenne Nagasuka questo sarebbe stato il tredicesimo titolo JSB1000, campionato che &egrave; invece andato al compagno di squadra Yuki Okamoto (gi&agrave; due volte campione giapponese Superstock 600), che con terzo posto alle spalle di Mizuno e Nozane ha conquistato il primo titolo JSB1000 della sua carriera.  MotoGP, ufficiale: Iannone al posto di Di Giannantonio a Sepang       

Il pilota giapponese conquista due successi nelle finali manche dell&rsquo;All Japan Road Race Championship, titolo a Yuki Okamoto

JRR, Ryo Mizuno porta Ducati ad una storica doppietta a Suzuka

        Dopo esser scattato dalla pole position, Ryo Mizuno si &egrave; masso al comando gi&agrave; nel corso del primo giro passando Kohta Nozane ed involandosi in solitaria verso il primo storico successo Ducati nell&rsquo;All Japan Road Race Championship Superbike. Manx GP, ultima chance: ecco il nuovo programma, con 6 gare in un giorno Ducati e Mizuno, vittoria storia a Motegi La gara di per se non ha regalato grande spettacolo, almeno per le posizioni di vertice, con Ryo Mizuno scattato dalla pole che al via si fa beffare dalla CBR1000RR di Kohta Nozane che si prende l&rsquo;hole shot. Gi&agrave; nel corso del primo passaggio per&ograve; sfruttando la potenza della Panigale V4 R, Mizuno si mette al comando alla staccata di curva 11 dopo il rettilineo pi&ugrave; lungo della pista. Da qui la gara del ventiseienne diventa una cavalcata solitaria verso il suo terzo successo nell&rsquo;All Japan Road Race Championship Superbike, il primo con la Ducati Panigale V4 R. Il successo di Mizuno &egrave; storico in quanto Ducati diventa la prima casa non giapponese a vincere una gara nella massima serie del Sol Levante. Lo stesso pilota nativo di Kiryu che fin qui aveva disputato una stagione comunque ottima terminando sempre a podio, ha ammesso di aver realizzato quanto stesse accadendo solo sul traguardo: &ldquo;Ho capito che ce l&rsquo;avevo fatta solo dopo l&rsquo;ultima curva, arrivato sul rettilineo ho visto Kagayama e gli altri sul muretto e ho capito di avercela fatta. Questa &egrave; la prima vittoria di una casa straniera &egrave; incredibile ed un onore&rdquo;. Alle spalle di Mizuno il leader di campionato e campione in carica Katsuyuki Nakasuga sulla R1 del Yamaha Factory Racing Team, che mantiene 19 punti di vantaggio sul pilota Ducati ora secondo in classifica. In terza posizione il compagno di squadra di Nakasuga, Yuki Okamoto, classe 1999 con un passato anche nel CIV Supersport (2018 e 2019) ora terzo nella classifica di campionato. Nonostante Motegi sia, insieme a Suzuka, la pista di casa di Honda, la casa dell&rsquo;ala dorata deve accontentarsi del quarto posto di Kohta Nozane con la CBR del Astemo HondaDream SI Racing.  MotoGP, Marc Marquez torna sulla Honda&hellip; Per allenarsi       

Dopo cinque podi nei precedenti round ed il quarto posto alla 8 ore di Suzuka, il team Kagayama ce l&rsquo;ha fatta: la Panigale V4 R &egrave; la prima moto non giapponese a vincere in Sol Levante

Scommessa vinta: Ryo Mizuno e Ducati trionfano a Motegi nell’All Japan SBK

        Nel weekend del matrimonio di Pecco Bagnaia, che a Pesaro ha sposato Domizia, le due ruote hanno avuto nella Repubblica Ceca il centro del mondo, visto che qui hanno corso sia la Superbike che la MXGP.  Dalla Superbike all'MXGP Le derivate dalla serie hanno premiato Toprak Razgatlioglu, che con la terza tripletta consecutiva sulla BMW ha impostato la prima fuga nel Mondiale, complici le due cadute di Alvaro Bautista. Il campione in carica si prepara ad abdicare ma rilancia: "Nel 2025 correr&ograve; ancora, voglio farlo con la Ducati". L'Italia ha popolato la Top 3 di Most, con due podi domenicali per Nicol&ograve; Bulega e i podi nelle manche lunghe per Danilo Petrucci e Andrea Iannone in Gara 1, e lo stesso Andrea Locatelli in Gara 2. Nella Supersport, la Ducati non insegue ma resta dominatrice, nonostante le limitazioni inflitte prima della tappa ceca. Adrian Huertas ha fatto doppietta, la terza di fila, e alle sue spalle Yari Montella e Stefano Manzi perdono terreno. La MXGP invece ha visto rinnovarsi la battaglia tra Tim Gajser, Jorge Prado e Jeffrey Herlings, sempre al comando della classe regina. Lo sloveno regge ma ora dovr&agrave; difendersi sulla sabbia, terreno delle prossime tappe del Mondiale.  Menzione speciale, 8 Ore di Suzuka Suzuka ha ospitato la classica 8 Ore, anticipata per evitare la concomitanza con i Giochi olimpici. La Honda ha vinto ancora una volta la gara di casa, il 30&deg; successo &egrave; stato caratterizzato dal record di Takumi Takahashi (primo pilota a salire a sei vittorie) e dalla presenza di un pilota MotoGP come Johann Zarco. Sul podio anche YART Yamaha e Yoshimura SERT Suzuki, che battagliano per il titolo Endurance. Da applausi la Ducati, quarta con il Team Kagayama, e in procinto di aumentare l'impegno nelle prossime edizioni. Il futuro di Suzuka sar&agrave; anche nella direzione "carbon neutral", come testimonia il progetto della Suzuki, che con la moto realizzata con soluzioni ecosostenibili per carburante, gomme e componenti, ha chiuso con un confortante ottavo posto. La Supermoto, infine, ha vissuto il GP Polonia, con l'inattesa vittoria del diciassettenne spagnolo Julen Avila Cortes, pi&ugrave; regolare nelle tre manche rispetto a Marc-Reiner Schmidt e Thomas Chareyre. L'azzurro Elia Sammartin, invece, ha firmato la pole position, ma non &egrave; riuscito a capitalizzare tale exploit nelle gare. Motosprint &egrave; in edicola Di questo e molto altro parliamo sul nuovo numero di Motosprint, da oggi in tutte le edicole! Rivivi le gare leggendo le cronache dei nostri giornalisti presenti sul campo e conosci i protagonisti delle corse grazie alle nostre interviste. Approfondimenti e analisi ti porteranno direttamente al centro dell'azione, dalla MotoGP alla Superbike.&nbsp; Ci vediamo in edicola!&nbsp;       

Esce oggi in edicola Motosprint n&deg;30: interviste, approfondimenti, cronache di gara e tante novit&agrave; del mondo delle due ruote!&nbsp;

Motosprint n°30 è in edicola: Razgatlioglu schiacciasassi!

        La 8 Ore di Suzuka 2024 ha visto trionfare la Honda per la trentesima volta in quarantacinque anni, ma HRC non &egrave; stata l'unica grande protagonista della corsa di durata pi&ugrave; importante e prestigiosa al mondo per quanto riguarda le due ruote. Anche Suzuki ha fatto parlare ampiamente di s&eacute;, sia grazie all'innovativo progetto CN Challenge, sia per merito del team Yoshimura SERT. Quest'ultimo, terzo al traguardo con Dan Linfoot, Cocoro Atsumi e il pilota della Moto2 Albert Arenas, &egrave; ormai diventato parte integrante dell'evento visto che partecipa fin dalla prima edizione andata in scena a fine anni Settanta. Per questo abbiamo chiesto a Yohei Kato, Presidente di Yoshimura Japan, di spiegarci in prima persona l'importanza di questa gara per l'intera squadra, ma non solo: ecco cosa ci ha raccontato. EWC, Masson: "Elettrico? No, il futuro sono i progetti come il CN Challenge" Kato: &ldquo;Suzuka &egrave; unica. La collaborazione con SERT un valore aggiunto&rdquo;  &ldquo;Per tutti i team giapponesi la 8 Ore di Suzuka &egrave; davvero speciale, essendo l'evento pi&ugrave; importante della stagione", ci ha detto Yohei. "Per Yoshimura, per&ograve;, questa &egrave; pi&ugrave; di una gara visto che ne siamo stati parte integrante per tutta la sua storia partecipando a tutte e quarantacinque le edizioni. In pi&ugrave;, vincere a Suzuka rappresenta uno dei traguardi pi&ugrave; grandi che si possano raggiungere e, oltre alla corsa in s&eacute;, anche il contorno &egrave; qualcosa di unico&rdquo;. &ldquo;Dal 2022, la collaborazione con il team SERT &egrave; stata un grosso valore aggiunto visto che ha permesso a Yoshimura di ampliarsi prendendo parte non soltanto alla 8 Ore, ma anche a tutti gli altri round del mondiale endurance EWC", prosegue il Presidente. "Non si pu&ograve; negare che anche le altre gare siano importanti e prestigiose, ma Suzuka ha qualcosa in pi&ugrave; sia per le squadre che per i piloti che partecipano. Diciamo che, se dovessi descriverla con una sola parola, questa sarebbe &ldquo;pressione&rdquo; vista la grande storia che abbiamo alle spalle&rdquo;. Nuova avventura nei Rally Raid per Fantic: sar&agrave; al via dell'Africa Eco Race La scelta dei piloti per la 8 Ore di quest'anno   Parlando della fondamentale scelta dei piloti, Kato &egrave; stato trasparente: &ldquo;Purtroppo, quando Gregg &egrave; caduto ci siamo resi conto immediatamente che avrebbe dovuto saltare la 8 Ore e abbiamo cercato un sostituto altrettanto veloce. La scelta &egrave; ricaduta su Albert Arenas, che oltre ad essere un campione del mondo (vincitore in Moto3 nel 2020, ndr) ha anche un ottimo rapporto con Alex Rins, che con Suzuki ha corso per tanti anni in MotoGP&rdquo;. &ldquo;Al posto di Masson, impegnato con il CN Challenge, abbiamo invece puntato su Cocoro Atsumi, gi&agrave; pilota di riserva del team nonch&eacute; collaudatore, il quale ha messo in mostra una grande competitivit&agrave; in sella alla GSX-R1000R&rdquo;, conclude. E visto il terzo posto finale ottenuto nell'edizione di quest'anno, con tanto di sorpasso alla Ducati del team Kagayama nei minuti finali, evidentemente entrambe le scelte si sono rivelate corrette. CIV SBK: Dominique Aegerter wild card d'eccezione alla Racing Night       

Yohei, Presidente della storica squadra legata a Suzuki, ci ha spiegato l'importanza dell'evento del Sol Levante: &ldquo;E' qualcosa di unico. In una sola parola? Pressione&rdquo;

EWC, Kato (Yoshimura): “Per noi la 8 Ore di Suzuka è uno dei traguardi più grandi”

        Non &egrave; un mistero che Francesco Bagnaia abbia pi&ugrave; volte pensato a partecipare ad una gara di endurance. Si tratta di tutt&rsquo;altro fascino rispetto alle gare di MotoGP, che ha stuzzicato pi&ugrave; volte l&rsquo;interesse del due volte iridato, oggi leader in campionato. La 8 Ore di Suzuka &egrave; appena stata disputata, lo scorso fine settimana, e il piemontese attraverso i social ha confermato il suo forte interesse.  Bagnaia arriver&agrave; a Suzuka nel 2025?  Fresco di matrimonio con la sua Domizia, Pecco ha commentato il post social del dirigente Ducati Paolo Ciabatti in cui lo si vede in una foto con i tre piloti della squadra Kagayama e Ducati: Ryo Mizuno, Josh Waters e Hafizh Syahrin. Per la prima volta Ducati si &egrave; affacciata alla competizione quest'anno, ottenendo un buon quarto posto. Il piemontese scalpita nel provare anche lui questa esperienza nell&rsquo;endurance, unica nel suo genere e ha commentato: &ldquo;Preparate bene tutto che poi arrivo&rdquo;. A dargli una spinta ulteriore potrebbe anche esser stato il successo del suo collega in MotoGP Johann Zarco, che con Honda domenica al suo debutto ha calcato il gradino pi&ugrave; alto del podio. Classifica piloti MotoGp 2024       

A Suzuka si &egrave; disputata lo scorso fine settimana la celebra gara della 8 ore sulla quale il piemontese sta sognando a occhi aperti&hellip; &nbsp;

Bagnaia e il messaggio a Ducati con sguardo sognante alla 8 ore di Suzuka

Le ultime due ore di gara sono state una specie di passerella finale per Team HRC with Japan Post, vincitore della 8h di Suzuka per la terza volta consecutiva. Grazie a questo nuovo successo, Honda sale a 30 affermazioni alla &ldquo;Gara delle Gare&rdquo; mentre Takumi Takahashi diventa il pilota con pi&ugrave; vittorie nella storia della gara con 6 affermazioni.  Di fatto la gara non ha avuto pi&ugrave; nulla da offrire se non la battaglia per il terzo posto tra Ducati Team Kagayama e Yoshimura SERT, risoltasi a favore del team ufficiale Suzuki del Mondiale Endurance grazie al sorpasso di Cocoro Atsumi su Hafizh Syahrin nell&rsquo;ultima fase di gara.    Vittoria nonostante una penalizzazione  La 8h di Suzuka 2024 si conclude quindi cos&igrave;: Team HRC vince davanti a YART per sette secondi, nonostante una penalit&agrave; di 40&quot; per pit stop irregolare, e Yoshimura SERT, quarto posto per Ducati Team Kagayama. Seguono BMW World Endurance, Sakurai Honda, TOHO Racing, Suzuki CN Challenge, SDG Honda, KM99 a chiudere i primi 10.  Etienne Masson porta la Suzuki Experimental del team CN Challenge all&rsquo;ottavo posto assoluto. La BMW di Tone Syncedge vince la classe Superstock davanti all&rsquo;altra BMW, quella del Team Etoile, con Roberto Rolfo che centra il primo podio alla sua prima Suzuka e alla Yamaha di Taira Promote.  Yoshimura SERT strappa il podio alla Ducati   L&rsquo;unica cosa da segnalare nelle ultime due ore della gara &egrave; solamente la battaglia per il gradino finale del podio tra Yoshimura SERT e Ducati Team Kagayama, risoltasi a favore della squadra ufficiale Suzuki grazie al sorpasso di Cocoro Atsumi su Hafizh Syahrin.  Da segnalare anche la caduta di Barry Baltus con la Suzuki di AutoRace Ube Racing mentre era comodamente in top 10. Caduta che permette alla Suzuki CN Challenge di prendersi l&rsquo;ottava posizione finale.  La classifica finale   Di seguito l&rsquo;ordine di arrivo della 45^ Coca Cola Suzuka 8 Hours    EWC 8h Suzuka la 6^ ora 

Team HRC di Zarco e compagni, nonostante una penalit&agrave;, conquista&nbsp;il terzo successo dopo i sigilli nel 2022 e 2023. Buon secondo posto in ottica Mondiale per i campioni in carica, terza la Suzuki con Yoshimura SERT

EWC, 8h Suzuka: vittoria numero 30 di Honda, secondo posto per Yamaha

        Allo scoccare della sesta ora di gara, Team HRC with Japan Post ha ormai in pugno, salvo imprevisti, la terza 8h di Suzuka consecutiva. Si prefigura quindi per il team ufficiale Honda il successo numero 30 nella &ldquo;Gara delle Gare&rdquo;, con la tradizione ripristinata di un pilota Motomondiale vincitore della gara. Per quanto sia successo praticamente tutto nella prima mezz&rsquo;ora di gara, la seconda parte &egrave; tutta di gestione e battaglia contro il caldo. Da segnalare il primo stint assoluto di Albert Arenas sulla Suzuki ufficiale. Lo spagnolo &egrave; alla prima esperienza con una 1000 e nella gara pi&ugrave; difficile in assoluto. La situazione dopo 162 giri recita: Team HRC in testa davanti a YART e Yoshimura SERT. Quarto posto per Ducati Team Kagayama davanti a SDG Honda, BMW World Endurance, Sakurai Honda, TOHO Racing, AutoRace Ube Suzuki, TeamATJ Honda a chiudere la top 10 delle EWC. Masson e la Suzuki del team CN Challenge sempre in P11, le BMW di Tone Syncedge e Team Etoile sono rispettivamente prima e seconda di Stock davanti a Taira Promote. 42 team sui 46 iscritti ancora in gara, alla lista dei ritirati si aggiunge anche la BMW del team Frontier di Noboru Ueda. Il caldo la fa da padrone  Il vero nemico dei piloti che hanno preso parte alla 8h di Suzuka negli anni &egrave; sempre stato il caldo. Caldo che nella seconda parte di gara si fa sentire sempre di pi&ugrave;, costringendo i piloti a sforzi extra per completare i propri stint. Se lo spettacolo si &egrave; concentrato tutto nella prima mezz&rsquo;ora, la seconda parte di gara &egrave; tutta di gestione della moto, delle gomme e della resistenza al caldo. Niente di clamoroso da segnalare se non i problemi tecnici di FCC TSR Honda. Per i campioni 2022 il Mondiale 2024 &egrave; un vero e proprio calvario, tra problemi tecnici e risultati deludenti. La classifica alla sesta ora  Di seguito la situazione quando mancano due ore alla fine della gara  &nbsp;       

Zarco e compagni, salvo imprevisti, hanno in pugno la terza vittoria consecutiva per Honda. Seconda posizione per YART, podio virtuale per Yoshimura SERT

EWC 8h Suzuka, 6^ ora: Team HRC sempre leader, Rolfo secondo di Stock

        Allo scoccare della quarta ora di gara &egrave; Team HRC a comandare le operazioni. Prevedibile ma non scontata la leadership della gara dopo i test di met&agrave; giugno, le due sessioni di qualifica e la Top 10 Trial che hanno visto Zarco e compagni dietro a YART e Ducati Kagayama, le due squadre favorite alla vigilia. Team HRC ha preso la testa della gara all&rsquo;interno della prima ora dopo una fase finale di gran bagarre con YART ed il Ducati Team Kagayama con un Ryo Mizuno in grande spolvero nel suo primo stint e capace di un sorpasso clamoroso a Canepa alla staccata della 130R. La situazione attuale, dopo 109 giri di gara completati, recita: Team HRC in testa davanti a YART e Ducati Team Kagayama. Yoshimura SERT quarta seguita da SDG HARC-PRO Honda, BMW World Endurance, AutoRace Ube Suzuki, Sakurai Honda, ATJ Honda e TOHO Racing a chiudere i primi 10. Etienne Masson con la Suzuki CN Challenge &egrave; in P11, Tone Syncedge BMW guida la Superstock davanti a Taira Promote e Team Etoile. Ancora in gara 43 delle 46 moto iscritte, ritirati Honda Asia-Dream, Motobox Kremer e Wojcik 777 con Gino Rea autore di un highside all&rsquo;uscita della seconda Degner.  Partenza regolare, quante cadute!  Assente per infortunio Gregg Black (il mago degli Holeshot), l&rsquo;Holeshot di questa 8h di Suzuka &egrave; andato a Markus Reiterberger con la BMW. Partito bene Canepa con YART, rimasto invece un po&rsquo; piantato Mizuno con la Ducati per un problema all&rsquo;accensione. Le prime fasi di gara sono spettacolari, BMW resta al comando per qualche giro poi subisce i sorpassi in serie da YART, Ducati, HRC, SDG Honda, Yoshimura SERT. HRC, YART e Ducati si scambiano le posizioni pi&ugrave; volte, con Mizuno protagonista di un super sorpasso su Canepa alla 130R. La prima met&agrave; di gara, per&ograve;, registra anche un alto numero di cadute. Cadono Kawasaki Plaza, la BMW di Frontier finisce sopra gli airfence, Gino Rea fa un brutto highside fuori dalla seconda Degner, la Yamaha NCXX, la Suzuki Teramoto, Motobox Kremer, FCC TSR Honda (campionato veramente complicato per loro), Tatara Aprilia (poi ferma con Baiocco). La classifica alla quarta ora  Di seguito la classifica completa dopo la prima met&agrave; di gara        

Zarco, Takahashi e Nagoe hanno un vantaggio di quasi un giro sugli equipaggi YART e Ducati Team Kagayama. Quarto posto per Yoshimura SERT, Tone Syncedge BMW primi in Stock

EWC 8h di Suzuka: la Honda del Team HRC al comando dopo 4 ore

        L&rsquo;evento clou del sabato di Suzuka &egrave; la Top10 Trial, qualcosa di simile alla vecchia Superpole del Mondiale SBK. Il funzionamento &egrave; molto semplice: due piloti per team, nel giro lanciato del primo, il secondo esce con la seconda moto. Il tempo finale viene preso sommando i crono dei due piloti. I team partono a scalare dal decimo al primo. Quindi abbiamo questa lista uscita dalle qualifiche di ieri: Sakurai Honda, FCC TSR Honda, BMW World Endurance, AutoRace Ube Suzuki, SDG Honda, Astemo Honda, Yoshimura SERT, Team HRC with Japan Post, Ducati Team Kagayama, YART. Reiterberger guida il primo gruppo  Nonostante i team siano solamente 10 e i piloti due per formazione, vengono comunque creati due gruppi: il primo dalla decima alla quinta posizione, il secondo dalla quarta alla prima. E&rsquo; il tedesco di BMW Markus Reiterberger il migliore del suo raggruppamento con il crono di 2&rsquo;05&rdquo;971 che ha battuto il tempo di Alan Techer di 2&rsquo;06&rdquo;836 che sembrava imbattibile. Seguono SDG Honda con Kunii fermatosi a poco pi&ugrave; di tre decimi da Reiterberger e Baltus con la Suzuki di AutoRace Ube in terza posizione. Poi Techer (FCC TSR Honda) e Ito (Sakurai Honda). Fritz in pole per YART, brutto volo per Hanika!  Succede tutto nel finale del secondo raggruppamento di piloti. Fritz stampa il miglior tempo del gruppo in 2&rsquo;05&rdquo;130, Zarco e soprattutto Mizuno non riescono nell&rsquo;impresa di battere il crono del tedesco. Sembrava una mera formalit&agrave; per YART per chiudere sessioni di qualifiche a dir poco perfette, ma Suzuka non perdona il minimo errore. Hanika, in vantaggio su Fritz nel primo settore, butta via tutto con una caduta nel secondo settore. Giallo nella lista dei tempi con Ducati promossa in pole ma il giro veloce di Fritz &egrave; servito per ottenere la pole position in vista di domani. Cosa dice il regolamento  Regolamento alla mano, per effetto di quanto successo nelle ultime fasi della sessione, la pole dovrebbe essere di Ducati Team Kagayama che ha fatto registrare i due tempi, Syahrin prima e Mizuno poi, mentre YART scalarebbe in nona posizione visto il solo giro di Marvin Fritz. Il regolamento in questo senso dice: "I risultati della Top 10 Trial saranno classificati con la priorit&agrave; data nel seguente ordine per stabilire la griglia di partenza: (1) La squadra per la quale due piloti hanno partecipato e i cui tempi sono stati registrati nella Top 10 Trial verr&agrave; posizionata sulla griglia di partenza nell'ordine del tempo pi&ugrave; veloce dei due corridori. (A questa squadra verr&agrave; data priorit&agrave; pi&ugrave; alta rispetto alla squadra in seconda posizione anche se entrambi i corridori non hanno registrato il "nessun tempo"). (2) Sar&agrave; la squadra per la quale un pilota ha partecipato e il suo tempo &egrave; stato registrato nella Top10 Trial verr&agrave; posizionata sulla griglia di partenza in ordine di tempo. (A questa squadra verr&agrave; data la priorit&agrave; pi&ugrave; alta sulla squadra in (3) anche se non &egrave; stato registrato il tempo.) (3) La squadra che non ha partecipato affatto alla Top 10 Trial sar&agrave; posizionata sulla griglia di partenza nell'ordine del tempo registrato nella pratica di qualificazione." La classifica della Top10 Trial  Nonostante la caduta di Hanika, YART &egrave; in pole grazie al tempo di Fritz. Seguono Ducati Team Kagayama e Team HRC with Japan Post Ecco la classifica completa        

Fritz e Hanika, nonostante la caduta, segnano una importante pole e guadagnano 5 punti in ottica iridata. Seconda Ducati Kagayama, terza HRC with Japan Post

EWC, 8h Suzuka: Top 10 Trial, Superpole di YART

        Il venerd&igrave; di Suzuka va in archivio con il miglior tempo in entrambe le sessioni per i campioni in carica di YART. Karel Hanika, Marvin Fritz e Niccol&ograve; Canepa, con quest'ultimo che stringe i denti da Spa per un problema alla spalla, hanno dimostrato ancora una volta di essere meritatamente i campioni in carica: decisi pi&ugrave; che mai a centrare il successo alla 8h di Suzuka, unico trofeo che ancora manca nella bacheca sia dei tre piloti che del team austriaco. Q1: Hanika il pi&ugrave; veloce  Nella prima sessione di Qualifiche a Suzuka, YART si &egrave; imposta nel gruppo giallo e nel gruppo rosso con Marvin Fritz capace di fermare il crono in 2'05"252 mentre Karel Hanika ha fatto registrare il miglior passaggio assoluto in 2'05"182. Alla squadra austriaca non &egrave; riuscito l'en plain perch&egrave; nel gruppo blu Ryo Mizuno con la Ducati Panigale V4 R del team Kagayama ha fatto segnare il miglior passaggio in 2'05"615, davanti a Niccol&ograve; Canepa. Per quanto riguarda invece Team HRC with Japan Post, seconda posizione per Johann Zarcon alle spalle di Marvin Fritz con Teppei Nagoe terzo nel gruppo rosso e Takumi Takahashi quinto nel gruppo blu alle spalle anche di un ottimo Cocoro Atsumi sulla Suzuki GSX-R1000RR di Yoshimura SERT Motul capace di mettere anche Dan Linfoot in quarta piazza mentre il debuttante Albert Arenas ha chiuso il suo primo turno di qualifiche in diciassettesima posizione.&nbsp;  LEGGI MOTOSPRINT OVUNQUE VUOI TU CON L'EDIZIONE DIGITALE&nbsp; Q2: Ducati la pi&ugrave; veloce ma YART resta lontana  Nel secondo turno di qualifica nessuno riesce a migliorare il miglior tempo fatto registrare da YART (va calcolato il tempo medio fra i due migliori piloti della squadra), nonostante questo con l'alzarsi delle temperature Ducati si &egrave; avvicinata mettendo al comando dei rispettivi turni sia Ryo Mizuno che l'ex MotoGP Hafizh Syahrin, con Joshua Waters sesto nel proprio gruppo. L'unico pilota oltre ai due ducatisti a scendere sotto il muro del 2'06" nel secondo turno di qualifiche &egrave; Kohta Nozane con la Honda del Astemo Honda Dream SI Racing fermando il crono in 2'05"923, tempo che domani pomeriggio (le 8:30 orario italiano) l'ex uomo Yamaha prover&agrave; a replicare nella Top10 Trial. A giocarsi la pole della 45&deg; 8h di Suzuka saranno infatti YART che si &egrave; qualificata con il miglior tempo, insidiata dalla Ducati del team Kagayama e dalla Honda #30 del Team HRC with Japan Post. Con loro ci saranno anche altri tre equipaggi che prendono parte all'intero mondiale Endurance ovvero Yoshimura SERT Motul con il quarto tempo, BMW Motorrad World Endurance Team e F.C.C. TSR Honda France rispettivamente con l'ottavo ed il non tempo. Le restanti quattro posizioni della Top10 Trial sono invece occupate da team giapponesi con le CBR1000RR #17 di Astemo Honda Dream SI Racing, la #73 di SDG Team HARC-PRO Honda e la #71 di Honda Dream RT SAKURAI HONDA. Con il settimo tempo invece la seconda della Suzuki GSX-R1000RR a prender parte alla decisiva sessione di qualifiche la #76 di Autorace Ube Racing Team.  EWC 8h Suzuka orari       

I campioni in carica accedono con il miglior tempo al Top 10 Trial di domani mattina e prenotano la pole position per la gara di domenica

EWC, 8h Suzuka: YART impressionante nelle due sessioni di qualifica

        Complici le incombenti Olimpiadi di Parigi (26 luglio-11 agosto), la classica giapponese del Mondiale Endurance &egrave; stata anticipata nel fine settimana del 18-21 luglio, in concomitanza con il round SBK di Most. Mai cos&igrave; importante come quest&rsquo;anno la 8h di Suzuka visto il minimo scarto (appena un punto) a questo punto del Mondiale tra gli attuali leader di classifica Yoshimura SERT (senza Black infortunato e con la new entry Albert Arenas al suo posto) e i campioni in carica di YART, in rampa di lancio dopo la vittoria alla 8h di Spa di inizio giugno ed i buonissimi test di Suzuka della seconda met&agrave; di giugno chiusi alle spalle della Ducati V4R del team Kagayama. Pur essendo in calendario come terzo appuntamento stagionale, la 8h di Suzuka mantiene ancora il suo fascino e la sua tradizione di essere prettamente EWC (ci sono le Stock ma sono tutte squadre giapponesi, ad eccezione di Wojcik 777, National Motos Honda e Team Etoile, giapponese ma deb del Mondiale) ma non per tutte le squadre iscritte al Mondiale. Solo 11 sono i permanent team del Mondiale presenti a Suzuka: Motobox Kremer e KM99 ci saranno come lo scorso anno, new entry Tati Team Beringer Honda, Wojcik 777 Honda (con Gino Rea che torna due anni dopo il bruttissimo incidente), Team Etoile BMW, Honda National Motos. Cambi di line up, debutti ed assenze importanti  Vista la concomitanza del round di Most del Mondiale SBK Team HRC schierer&agrave; il trio inedito Zarco-Nagoe-Takahashi per difendere il titolo conquistato lo scorso anno.&nbsp;Ritorna quindi la tradizione dei piloti MotoGP presenti a Suzuka.&nbsp; Cambio di line up per il team Yoshimura SERT Suzuki che al posto dell&rsquo;infortunato Gregg Black (l&rsquo;anglo-francese si &egrave; rotto il polso nei test ufficiali) ha chiamato dalla Moto2 lo spagnolo Albert Arenas. Debutto nella &ldquo;Gara delle Gare&rdquo; anche per un altro prospetto della Middle Class del Motomondiale, ovvero Barry Baltus che guider&agrave; anche lui una Suzuki, quella del team AutoRace Ube insieme a West e Tsuda. Prima presenza a Suzuka anche per il team Kagayama Ducati (nonostante sia impegnato nella JSB1000) con Mizuno, Syahrin (vecchia conoscenza di Motomondiale ed SBK) e Waters, cos&igrave; come il Suzuki CN Challenge di Shinich Sahara, oltre ai team Honda di quest&rsquo;anno del Mondiale ovvero Tati Team Beringer e Wojcik 777. Non &egrave; un vero e proprio debutto ma &egrave; a Suzuka per la prima volta con una BMW Sylvain Guintoli, arruolato dalla Casa bavarese come tester per la M1000RR SBK e nuovo pilota del team Endurance al posto di Guarnoni.  Sfida nella sfida YART-Yoshimura SERT  La vittoria della 8h di Spa dello scorso giugno ha portato i campioni in carica di YART ad un solo punto di ritardo da Yoshimura SERT, rendendo decisamente interessante la gara di domenica per le due compagini in lotta per il titolo. Non solo la lotta per la corona iridata del Mondiale (difenderla nel caso di YART, ritrovarla in quello di Yoshimura SERT), ma anche la gara in s&eacute;, alla luce dei crono fatti segnare nei test di giugno, nei quali ha prevalso la squadra di Mandy Kainz (alla ricerca del risultato mancante a Suzuka) ma la gara, come sempre &egrave; un&rsquo;altra storia. Naturalmente i favoriti d&rsquo;obbligo per la gara restano i piloti di Team HRC, un po&rsquo; per il blasone di Honda e un po&rsquo; per difendere la doppietta 2022-2023. Anche se i crono dei test non sono stati certo idilliaci (2&rsquo;06 alto contro il 2&rsquo;05 basso di Kagayama Ducati e YART)  Un po&rsquo; di Italia anche in Giappone  La colonia azzurra al via della 8h di Suzuka &egrave; abbastanza folta: insieme a Niccol&ograve; Canepa, iridato in carica con YART, ci sono deb di lusso come Gamarino (Kawasaki Webike Trickstar), Manfredi (Frontier BMW, il team di Noboru Ueda), Rolfo (Team Etoile BMW), Baiocco (Tatara Aprilia) Ducati &egrave; presente con la sola V4R affidata al team di Kagayama, cos&igrave; come Aprilia con il Team Tatara nella National Superstock. Vecchie e nuove conoscenze di Motomondiale e SBK  Il bello della 8h di Suzuka &egrave; quello di vedere al via delle vere e proprie icone del motociclismo giapponese, sia in pista che al muretto box. In pista ci sono gli evergreen Yanagawa (53 anni), Sekiguchi, Kiyonari mentre al muretto box ci sono Noboru Ueda (Frontier BMW) e Ukyo Kagayama (team Kagayama Ducati)&nbsp; Arrivano dall&rsquo;attuale paddock del Motomondiale Zarco (Team HRC), Arenas (Yoshimura SERT), Baltus (AutoRace Ube Suzuki), ci sono anche Nozane e Taiga Hada oggi nel FIM JuniorGP Moto2, Kunii, Aji e Mika Perez. Mentre dal paddock del Mondiale Superbike c&rsquo;&egrave; solo Yuta Okaya, presente anche l&rsquo;anno scorso. Numeri in vista di Suzuka e dati 2023  Ecco un po&rsquo; di numeri che raccontano l&rsquo;imminente 8h di Suzuka, terzo appuntamento del Mondiale Endurance 2024 46: team iscritti alla 8h di Suzuka&nbsp; 11: permanent team del Mondiale Endurance 31: team EWC 14: team National Superstock 1:&nbsp;&nbsp; team Experimental (#0 Suzuki CN Challenge) 7: costruttori (Honda, Yamaha, Kawasaki, Suzuki, BMW, Aprilia, Ducati) Il record della pista in qualifica &egrave; di Team HRC con Tetsuta Nagashima in 2&rsquo;04&rdquo;934 del 2022 mentre quello in gara risale ancora al 2019 ed &egrave; di Kawasaki Team Green con Jonathan Rea in 2&rsquo;06&rdquo;805. 216 sono i giri condotti in testa da Team HRC nell&rsquo;edizione dello scorso anno. Ultimi vincitori: 2023: Team HRC (Tetsuta Nagashima, Takumi Takahash, Xavi Vierge) 216 giri 2022: Team HRC (Tetsuta Nagashima, Takumi Takahashi, Iker Lecuona) 214 giri&nbsp; 2019: Kawasaki Racing Team Suzuka 8H (Jonathan Rea, Leon Haslam, Toprak Razgatliog?lu) 216 giri 2018: Yamaha Factory Racing Team (Katsuyuki Nakasuga, Alex Lowes, Michael van der Mark) 199 giri 2017: Yamaha Factory Racing Team (Katsuyuki Nakasuga, Alex Lowes, Michael van der Mark) 216 giri 2016: Yamaha Factory Racing Team(Katsuyuki Nakasuga, Alex Lowes, Pol Espargaro?) 218 giri Highlights del 2023&nbsp; Direttamente dal canale YouTube del Mondiale Endurance le fasi salienti della gara dello scorso anno vinta da Team HRC   EWC 8h Suzuka Orari&nbsp;       

Nel fine settimana, dopo un mese di assenza seguito alla 8h di Spa, torna la classica per eccellenza del Mondiale Endurance, la gara sul tracciato giapponese

EWC, 8h di Suzuka: “triello” per la vittoria finale tra Team HRC, YART e Ducati Kagayama

        Mancano poco pi&ugrave; di due giorni al via ufficiale della 45^ Coca Cola Suzuka 8 hours ed eccoci puntuali con gli iscritti alla terza prova del&nbsp;Mondiale Endurance. Terza prova che, lo ricordiamo, &egrave; stata anticipata alla fine del mese di luglio per evitare la sovrapposizione con le Olimpiadi di Parigi in programma dal 26 luglio all&rsquo;11 agosto. Rispetto all&rsquo;edizione dello scorso anno ci sono alcune variazioni: prenderanno il via per la prima volta Tati Team Beringer e Wojcik 777, entrambi passati ad Honda per questa stagione e ci sar&agrave; una sola Ducati, quella del team di Ukyo Kagayama. Ha alzato bandiera bianca prima della gara Gregg Black per via di un infortunio patito durante i test ufficiali di fine giugno e sostituito last minute da Albert Arenas. Con l'ingresso di Zarco, Baltus, Aji ed Arenas oltre alla presenza dei vari Kunii, Nozane, Hada, ecc si ripristina quella "tradizione" ormai quasi sopita negli scorsi anni di avere piloti del Motomondiale al via della classica giapponese. Cresce, rispetto allo scorso anno, il numero dei permanent team del Mondiale. Quest&rsquo;anno sono 11 le squadre iscritte alla gara: YART, Tati Team Beringer, FCC TSR Honda, Kawasaki Webike Trickstar, Yoshimura SERT, Team Etoile, BMW World Endurance, Honda National Motos, Motobox Kremer, KM99 e Wojcik 777.  Ducati e Aprilia al via, debuttano Gamarino, Manfredi, Rolfo e Baiocco  In mezzo a tanto Giappone c&rsquo;&egrave; anche un po&rsquo; di Italia al via della 8h di Suzuka 2024. Oltre a Niccol&ograve; Canepa, campione in carica e secondo oggi nel Mondiale, ci sono anche Christian Gamarino (Kawasaki Webike Trickstar), Kevin Manfredi (Team Frontier BMW), Roberto Rolfo (Team Etoile) e Matteo Baiocco (Aprilia Tatara). Per loro &egrave; la prima presenza assoluta (per Rolfo anche l&rsquo;ultima gara della carriera) alla classica giapponese del Mondiale. L&rsquo;unica Ducati V4R presente al via della 8h di Suzuka &egrave; quella del team Kagayama con Ryo Mizuno, Hafizh Syahrin e Josh Waters, mentre Aprilia sar&agrave; ancora al via con il team Tatara e, appunto, Matteo Baiocco insieme a Masahiro Shinjo e Ruka Wada.&nbsp;  Suzuki contro&hellip;Suzuki, Gino Rea torna a Suzuka due anni dopo  Un&rsquo;altra cosa che salta all&rsquo;occhio dalla entry list pubblicata sul sito del circuito di Suzuka il 16 giugno &egrave; la presenza del team ufficiale Suzuki CN Challenge con il numero 0. La squadra diretta da Shinichi Sahara &egrave; iscritta come Experimental per via del carburante bio utilizzato per la moto e alcune componenti riciclate o antidispersione. Alla guida della GSX-R1000R #0 c&rsquo;&egrave; Etienne Masson, in prestito da Yoshimura SERT. La nota lieta della gara &egrave; rivedere in pista Gino Rea a due anni dal terribile incidente occorsogli proprio sull&rsquo;ottovolante giapponese durante le qualifiche. Il pilota inglese, dopo aver saltato la 8h di Spa (&egrave; il quarto pilota di Wojcik 777), torna sulla moto del team polacco insieme ad Isaac Vinales ed Artur Wielebski. L&rsquo;entry list completa  Pur essendo una gara del Mondiale Endurance, la 8h di Suzuka ha un suo particolare regolamento per quanto riguarda le iscrizioni alla gara. Mentre alcuni dei permanent team del Mondiale sono iscritti di diritto, per le compagini giapponesi bisogna passare dalle fasi di try out. In seguito alle varie fasi di try out, l&rsquo;entry list consta di 46 team al via, 31 dei quali EWC, 14 National Superstock ed 1 Experimental. I permanent EWC iscritti alla 8h di Suzuka 2024 sono:&nbsp; -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; YART (Canepa, Fritz, Hanika) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Tati Team Beringer (Krummenacher, Clere, Perolari) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; FCC TSR Honda (Hook, Di Meglio, Techer) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Kawasaki Webike Trickstar (Gamarino, Leblanc, Ramos) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Yoshimura SERT (Linfoot, Atsumi, Arenas) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Team Etoile (Rolfo, Kamei, Okubo) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; BMW World Endurance (Guintoli, Reiterberger, Mykhalchyk) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Honda National Motos (Suchet, Suchet, Raymond) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Motobox Kremer (Rubin, Bincon, Fez) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; KM99 (Guarnoni, De Puniet, Marino) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Wojcik 777 (Rea, Vinales, Wielebski) Team HRC with Japan Post #30 (Zarco, Nagoe, Takahashi) non &egrave; permanent ma sono i detentori del trofeo avendo dominato la gara lo scorso anno&nbsp; I team giapponesi iscritti alla gara sono: -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Team Suzuki CN Challenge (Masson, Sodo, Ikugata) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Ducati Team Kagayama (Mizuno, Syahrin, Waters) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; KRP Kawasaki (Yanagawa, Sano M., Sano K.) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Taro BMW (Sekiguchi, Okuda, Young) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Taira Promote (Shibata, Keito, Sho) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; IRF Azurlane (Endo, Takai, Miyakoshi) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Astemo Honda (Nozane, Taiga) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Honda Suzuka (Sugiyama, Takumi, Ito) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Tatara Aprilia (Shinjo, Wada, Baiocco) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; DOG HOUSE (Iwatami, Samura, Ohsuga) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; SUGAI Honda (Sugai, Matsukawa, Aota) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Team 38 (Morimoto, Yoshiaki, Takaya) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; ATJ Honda (Iwata, Kourai, Okaya) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Shinsyuren BMW (Isazo, Nakamura, Nakamura) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Motorcycles #27 (Tsuna, Kawaguchi) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Team Kodama (Kodama, Riku) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Teramoto (Teramoto, Murase, Ishizuka) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Nichirin Racing (Adachi, Hanamura, Nakai) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Kawasaki Plaza (Perez, Iwato, County) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Sakurai Honda (Ito, Hiura) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; SDG HARC-PRO (Uramoto, Kunii, Aji) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Honda Hamamatsu (Yoshida, Kojima, Yamato) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; AutoRace Ube (Tsuda, Baltus, West) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Honda Blue Helmets (Okada, Hasegawa, Azman) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Honda Asia Dream (bin Zaidi, Izdihar, Atiratphuvapat) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Honda Dream Takasaki (Katahira, Hikaru, Nakamura) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Tateakimotors Yamaha (Fuji, Ikenushi, Fukuyama) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Tone RT Syncedge (Hoshino, Ainosuke) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Frontier (Manfredi, Leesch, Kamaruzaman) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; TOHO Racing (Kiyonari, Watanabe, Enokido) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Honda Soyukai (Kato, Takahashi) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Team Matsunaga (Arakawa, Sakurayama, Kato) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; Gesundheit Honda (Masuda, Maekawa, Nakajima) -&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; NCXX Racing (Ide, Date, Nakayama) EWC 8h di Suzuka orari       

Oltre a Niccol&ograve; Canepa anche Gamarino (Kawasaki Webike Trickstar), Manfredi (Frontier BMW), Rolfo (Team Etoile) e Baiocco (Tatara Aprilia) al via della classica del Mondiale Endurance, terzo appuntamento stagionale

EWC, 8h di Suzuka: 46 team e 5 italiani al via della “Gara delle Gare”

        Oltre due mesi dopo la gara di Assen e con la prima presa di contatto con il tracciato di Cremona (che ospiter&agrave; il Mondiale il prossimo settembre), la SBK &egrave; pronta a tornare per il quarto round stagionale su uno dei tracciati storici del Mondiale, Misano Adriatico. La lotta per il titolo &egrave; serrata con Bautista, Razgatlioglu e Bulega racchiusi in 14 punti. Il tracciato di Misano, nella sua conformazione originaria (senso antiorario e la variante arena prima del tratto finale) &egrave; entrato nel calendario del Mondiale nel 1991. Dopo aver saltato il 1992, &egrave; rientrato nel 1993 per restarci fino al 2012, un nuovo stint si ha dal 2015 ad oggi, mancando l&rsquo;edizione 2020 per via della pandemia. Storia e caratteristiche del tracciato di Misano  I lavori per la costruzione del tracciato di Misano Adriatico sono iniziati nel 1970 sotto l&rsquo;egida di Enzo Ferrari grazie all&rsquo;Ingegner Cavazzuti. L&rsquo;inaugurazione risale al 4 agosto 1972. Nel corso della sua storia, Misano ha subito diversi interventi sia alla pista in s&eacute; che alle strutture modificando e modernizzando i box ed aggiungendo tribune. Nella prima versione, il tracciato misurava 3488 metri, poi portati a 4060 con la prima modifica.&nbsp; Oggi il World Circuit Marco Simoncelli misura 4,226 km, consta di 16 curve, 10 a destra e 6 a sinistra, ha una sede stradale di 12 metri ed il rettilineo pi&ugrave; lungo misura 530 metri. Alla lunghezza attuale si &egrave; arrivati con l&rsquo;ultima grande modifica, quella del 2007 che ne ha invertito il senso di marcia da antiorario ad orario ed eliminando la variante Arena. I tratti caratteristici del tracciato romagnolo  Misano con il vecchio senso di marcia (curvone ad inizio giro e non verso la fine) aveva il suo fascino, ma anche adesso si difende egregiamente. In fin dei conti &egrave; lo stesso layout ma con qualche modifica.&nbsp; I punti di frenata pi&ugrave; difficili sono: complesso delle Rio, facile perdere l&rsquo;anteriore della moto in frenata, luogo anche di contatti, incidenti e scivolate; Quercia, frenata molto secca per una curva a sinistra che si presta a diverse interpretazioni; Tramonto, una staccata in due parti, prima frenata a moto dritta e poi in piega per la seconda parte della curva; Carro, curva a destra molto lenta che mette in crisi l&rsquo;anteriore, luogo dell&rsquo;incidente tra Davies e Rea nel 2017.&nbsp; I punti invece di sorpasso sono: Variante del Parco, arrivando dal rettilineo principale; complesso delle Rio; staccata della Quercia, arrivando dal rettilineo opposto a quello dei box, possibile un incrocio di traiettoria da chi viene sorpassato; Tramonto, si pu&ograve; scegliere la traiettoria di sorpasso; un azzardo ma &egrave; fattibile sorpassare nel primo tratto del curvone; curve del Carro, soprattutto la staccata della prima curva; Misano, l&rsquo;ultimo spot di sorpasso all&rsquo;ultimo giro con il rischio per&ograve; dell&rsquo;incrocio di traiettoria.&nbsp; Incidenti e numeri da circo a Misano  Incidenti Nella sua storia in Superbike, sono un paio gli incidenti degni di nota: Biaggi centra Haga nel 2007 e Davies investito da Rea nel 2017. 17 giugno 2007, Misano &egrave; il round numero 8 della stagione. Giro 21 di 24 di gara-1, Bayliss &egrave; in testa seguito da Haga e Biaggi. Pezzo finale del curvone prima del Carro, Biaggi tenta l&rsquo;attacco all&rsquo;interno di Haga e lo colpisce. Entrambi finiscono nella ghiaia all&rsquo;esterno lasciando campo libero a Corser e Kagayama.&nbsp; 17 giugno 2017, Misano &egrave; il round 6 di 13 della stagione. Ultimo giro di gara-1, Davies precede Rea e Melandri. Alla prima delle Rio Melandri perde l&rsquo;anteriore e saluta i primi due, il giro fila liscio fino all&rsquo;uscita della seconda del Carro. Davies inaspettatamente scivola davanti a Rea che lo investe e cade anche lui. La vittoria della gara va a Sykes davanti a Lowes con Rea che incredibilmente chiude terzo nonostante la caduta.&nbsp; Numeri da circo&nbsp;&nbsp; Ci sono stati anche un paio di salvataggi mica male nella storia di Misano in Superbike: Katsuaki Fujiwara con la Suzuki nel 2001 in Supersport e Jonathan Rea nel 2021 in Superbike. 24 giugno 2001, Misano &egrave; il round 7 degli 11 stagionali. Si gira ancora in senso antiorario, quindi con il Curvone all&rsquo;inizio della pista. Nelle fasi iniziali della gara della Supersport, Fujiwara &egrave; in testa con un discreto margine sugli inseguitori quando prende una imbarcata clamorosa prima del curvone riuscendo a rimanere in piedi. Per la cronaca la gara verr&agrave; vinta dal tedesco Teuchert davanti a MacPherson e Casoli, con Fujiwara sesto. 12 giugno 2021, Misano &egrave; il round 3 dei 13 stagionali. Siamo in gara-1, Rinaldi &egrave; in testa seguito da Jonathan Rea con Razgatlioglu pi&ugrave; staccato. Mentre &egrave; all&rsquo;inseguimento dell&rsquo;italiano, a Rea si chiude completamente lo sterzo in curva-1. L&rsquo;alfiere Kawasaki riesce a rialzare la sua Ninja finendo nell&rsquo;erba esterna della prima curva. Gara poi vinta da Rinaldi davanti a Razgatlioglu e lo stesso Rea SBK Misano Orari       

Ecco tutto quello che c&rsquo;&egrave; da sapere sul tracciato di Misano Adriatico, dove nel fine settimana si svolger&agrave; il quarto appuntamento del Mondiale

SBK, round Emilia-Romagna: dove si sorpassa (e dove no) a Misano

        Quando manca un mese alla &ldquo;Gara delle gare&rdquo;, ovvero la 8h di Suzuka (che annovera Johann Zarco come unico MotoGP presente), il team Kagayama-Ducati ha presentato, in una sessione di test la settimana scorsa sul tracciato di Suzuka, la sua formazione per la gara.&nbsp; Al gi&agrave; presente Ryo Mizuno sono stati affiancati Hafizh Syahrin, vecchia conoscenza della MotoGP che attualmente corre nell&rsquo;ARRC con la Ducati del team JDT Racing, e Josh Waters, pilota Ducati nell&rsquo;ASBK.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Paolo Ciabatti (@paolociabatti)      Il Team Kagayama come punto di partenza&hellip;  Organizzare &ldquo;in fretta e furia&rdquo; un viaggio dall&rsquo;Europa al Giappone per disputare anche solo una sessione privata di test non &egrave; stato mai molto semplice. Lo stesso Jonathan Rea, in passato, ha avuto non poche difficolt&agrave; nel doversi spostare da Misano a Nagoya per andare a disputare i test in vista della gara.&nbsp; Da qui la scelta piuttosto &ldquo;obbligata&rdquo; di Kagayama di puntare su piloti i cui spostamenti verso il Giappone richiedano meno difficolt&agrave; rispetto al dover far arrivare un pilota dall&rsquo;Europa o dall&rsquo;America.&nbsp; Ed ecco il perch&eacute; di Syahrin e Waters, una scelta piuttosto &ldquo;conservativa&rdquo; visto e considerato che il team &egrave; al primo anno del progetto e quindi si &egrave; puntato a piloti di livello "medio" piuttosto che osare un po&rsquo; di pi&ugrave; e convincere, per esempio, Baz e Herrin dal MotoAmerica o il nostro Lorenzo Zanetti dall&rsquo;IDM (che nell&rsquo;Endurance con Ducati ci ha gi&agrave; corso) viste anche le soste dei rispettivi campionati quando si correr&agrave; la 8h di Suzuka.&nbsp; &hellip;per un team ufficiale?  Una Ducati ufficiale manca a Suzuka dal 1984, ovvero 40 anni fa, quando ha gareggiato con due equipaggi, uno formato da Oliviero Cruciani e Mario Sakamoto e l&rsquo;altro da Walter Villa e Carlo Perugini con il risultato che solamente il primo ha visto il traguardo, in tredicesima posizione.&nbsp; Oggi Borgo Panigale &egrave; praticamente assente nel Mondiale Endurance (la partnership con ERC &egrave; terminata a fine dello scorso anno a favore del nuovo progetto con Kagayama), salvo presentarsi a Suzuka con il team Kagayama e i suoi tre piloti. Non &egrave; da escludere che Ducati avr&agrave; un occhio di riguardo su quanto far&agrave; il team dell&rsquo;ex pilota SBK e quanto sar&agrave; competitiva la V4R nell'arco delle 8 ore di gara per decidere di rientrare in forma ufficiale nei prossimi anni con una formazione composta da piloti SBK e MotoGP. Bagnaia dal palco della festa Ducati a Bologna un paio di anni fa aveva lanciato l&rsquo;appello a Ducati di allestire un team per Suzuka con Alvaro Bautista ed un altro pilota. L&rsquo;appello di Pecco al momento &egrave; rimasto l&igrave; per i problemi di concomitanza di MotoGP (Silverstone nel 2022 e 2023) ed SBK con la classica giapponese del Mondiale Endurance. Il presupposto per poter vedere un team ufficiale Ducati a Suzuka &egrave; essenzialmente quello della data scelta per disputare la gara, non appena uscir&agrave; la bozza del calendario del prossimo anno prevista per l'estate o a ridosso dell'atto finale del Mondiale, il Bol d'Or di settembre.&nbsp;       

In Giappone il prossimo luglio correranno Mizuno, Syahrin e Waters, in futuro ci potrebbe essere il team factory di Borgo Panigale con un mix di piloti MotoGP ed SBK

EWC, Ducati a Suzuka: oggi il team Kagayama, domani la squadra ufficiale?

        Con le ultime prove libere scatta la settimana che porta alla 24h di Le Mans numero 47 della storia, la prima nel 1978. Prima gara stagionale del Mondiale Endurance 2024 che annovera solamente 34 team permanenti iscritti viste le defezioni degli ultimi mesi e che vede diverse novit&agrave; importanti tra cambi di costruttore, piloti promossi in EWC e rookie che disputano per la prima volta il Mondiale. Le defezioni da Le Mans e Mondiale Endurance  Sebbene nella entry list pubblicata lo scorso 2 aprile figurino 48 team iscritti contro i 55 dello scorso anno, il dato che deve far pensare davvero FIM e Warner Bros Discovery sono i soli 34 team permanenti presenti per Le Mans e Mondiale. Ne consegue che la situazione del Mondiale non &egrave; pi&ugrave; di tanto rosea se alcuni team hanno rinunciato alla presenza, nonostante il tentativo di trattenere le squadre diminuendo la durata della gara a Spa. Nelle ultime settimane hanno dato forfait, chi per sempre e chi temporaneamente, compagini storiche come LRP Poland, Falcon Racing, MotoAin, OG Motorsport, ERC Endurance, Seigneur, Energie91 che tanto bene hanno fatto nel corso degli anni. A causa di queste defezioni, alcuni piloti hanno dovuto cambiare casacca o che si sono trovati a piedi, come David Checa. Le novit&agrave; in pista nel 2024, dall'EWC alla Superstock  Il moto-mercato ha prodotto tante notizie interessanti per le destinazioni di alcuni piloti. Detto dell'assenza di ERC Endurance e Ducati dal Mondiale 2024 (che per&ograve; sar&agrave; presente a Suzuka con il team Kagayama e Ryo Mizuno), le case costruttrici ufficiali rimangono 5 (Honda, Kawasaki, Suzuki, Yamaha e BMW) con l'Aprilia che debutta in Superstock 1100. Se YART Yamaha ed FCC TSR Honda non hanno apportato modifiche alle proprie line up, lo stesso discorso non si pu&ograve; fare per BMW, Suzuki e Kawasaki: la casa bavarese ha aggiunto Guintoli e Soomer ai conferati Reiterberger e Mykhalchyk, Linfoot ha preso il posto di Guintoli in Suzuki mentre Gamarino e Ramos hanno affiancato Leblanc in Kawasaki Webike Trickstar. Tra le squadre clienti solo Viltais Honda ha mantenuto la propria line up mentre gli team hanno variato qualche componente o addirittura costruttore. Tati Team (Honda) ha venduto il suo pacchetto Kawasaki a BMRT 3D Maxxess che cos&igrave; passa in EWC, KM99 ha preso Guarnoni e De Puniet. Passa in Honda anche il team polacco Wojcik, unica squadra polacca superstite dopo l'uscita temporanea di LRP Poland. Per quanto riguarda la classe Superstock, la notizia pi&ugrave; rilevante &egrave; il debutto ufficiale di Aprilia nel Mondiale Endurance con la RSV4 1100 nella Superstock 1100 (c'&egrave; un'altra RSV4 in pista, quella del team Le Mans 2 Roues ma &egrave; segnata come Experimental). La moto &egrave; gestita da Aviobike in partnership con Revo-Nuova M2 Racing mentre la line up &egrave; di tutto rispetto: Calia, campione Stock 2023, Bernardi e Cavalieri dal CIV e Cocco. Debuttano a Le Mans Alessandro Delbianco dopo la firma con Slider Endurance e Flavio Ferroni che ha raggiunto Saltarelli in Louit Moto33. A proposito dei campioni Stock, la line up si completa con Sanchis ed Antiga. I grandi favoriti per Le Mans, ovvero Tecmas BMW confermano Arbel, Buhn e Foray, No Limits aggiunge Steinmayr ai confermati Gabellini, Masbou e Nigon. Passano ad Honda TRT27, che ingaggia Michael Dunlop, e Wojcik 777 con Gino Rea che torna ufficialmente a correre dopo il terribile incidente di Suzuka del 2022. Dove ci eravamo lasciati?  Torniamo un passo indietro alla season finale dello scorso anno, il Bol d'Or al Paul Ricard. In classe EWC Marvin Fritz, Karel Hanika e Niccol&ograve; Canepa, nonostante la sofferenza delle ultime ore, hanno riportato a YART Yamaha il titolo iridato 14 anni dopo l'ultima volta. Finale thrilling invece in classe Superstock e risultato ribaltato solamente dopo le verifiche tecniche. Louit Moto33 aveva vinto la gara ma il titolo era finito in mano a Rac41 per via dei problemi tecnici di Honda National Motos, le verifiche tecniche hanno invece ribaltato la situazione (Alessandro Borghese docet) con Rac41 squalificata per irregolarit&agrave; nel serbatoio e titolo a Louit Moto33. EWC Calendario 2024       

Scatta nel fine settimana il Mondiale Endurance 2024 con tante novit&agrave; tra cambi di team e volti nuovi che si affacciano alle gare di durata

EWC: la caccia a YART Yamaha inizia da Le Mans

        Ora &egrave; ufficiale, Aprilia entra con un impegno da ufficiale nell&rsquo;EWC mettendo insieme l&rsquo;esperienza nel mondiale Endurance di Giovanni Baggi, team manager del team Aviobike e la conoscenza della RSV4 1100 Factory del team Revo-Nuova M2 Racing. La moto di Noale potr&agrave; correre solo nella classe Superstock, per lei &egrave; previsto un Balance of Performance di 6kg in pi&ugrave; rispetto alle altre STK. EWC: PARTE UFFICIALMENTE L&rsquo;AVVENTURA DEL TEAM KAGAYAMA-DUCATI Aviobike, l&rsquo;esperienza conta Non ha di certo bisogno di troppe presentazioni, Giovanni Baggi che del team &egrave; il proprietario ha un esperienza decennale nell&rsquo;Endurance, prima da pilota e poi negli ultimi anni da team manager. Dal Bol d&rsquo;Or 2017 la Yamaha #101 &egrave; sempre stata in griglia riuscendo a ben figurare nella classe STK riuscendo anche a conquistare il secondo gradino del podio nella 12 ore di Estoril del 2020. Il primo approccio tra la casa di Noale e Baggi risale gi&agrave; alla fine del 2022, con il pilota e manager lombardo che aveva intenzione di utilizzare la RSV4 gi&agrave; nella stagione 2023. Non &egrave; stato possibile per motivi regolamentari (la 1100 venne ammessa solo dallo scorso luglio nel mondiale EWC) ma Baggi ha utilizzato la scorsa stagione per conoscere al meglio la moto di Noale utilizzandola nella Dunlop Cup 1000 conquistando a 47 anni il trofeo riservato alle gomme inglesi. Una stagione che per Baggi &egrave; servita per capire pregi, difetti e soprattutto affidabilit&agrave; della superbike veneta. Per il pilota e manager lodigiano per&ograve; l&rsquo;Aprilia non &egrave; stata una scoperta del tutto nuova, nel 2011 gareggia proprio insieme a Enzo Chiappello, team manager di Nuova M2 Racing sulle RSV4 del team veneto.  EWC E DUNLOP CUP: UN 2024 INTENSO PER MATTEO GIACOMAZZO Revo-Nuova M2 Racing, Dal CIV all&rsquo;EWC La squadra di Chiappello e Michele Bonaldo &egrave; da diversi anni impegnata nel Campionato Italiano Velocit&agrave; con le Aprilia RSV4 1100 Factory e che nel 2024 correr&agrave; ancora con i confermati Luca Bernardi e Samuele Cavalieri. Nuova M2 Racing &egrave; una realt&agrave; legata a doppio filo con Aprilia Racing, di fatto una propagazione del reparto corse di Noale dedicato al mondo delle competizioni con le derivate di serie. &Egrave; proprio di Nuova M2 Racing l&rsquo;ultima apparizione di una Aprilia nel WorldSBK che con il francese Christophe Ponsson ha partecipato nel 2020 alle prime tre gare europee della stagione raccogliendo un dodicesimo posto in Gara1 a Jerez e nello stesso anno Nuova M2 Racing conquista con Lorenzo Savadori il titolo italiano Superbike. Lo scorso anno dopo l&rsquo;addio di Alessandro Delbianco, il team veneto ha puntato su Luca Bernardi e Samuele Cavalieri confermandoli anche per la stagione 2024. La gestione tecnica sar&agrave; affidata a Revo-Nuova M2 Racing team che nasce dalla fusione delle entit&agrave; di Nuova M2 Racing che &egrave; come detto la parte &ldquo;racing&rdquo; e del team REVO Racing Project che invece la squadra &ldquo;clienti&rdquo; riservata ovvero ai piloti e amatori che vogliono correre con Aprilia affidandosi a personale super qualificato. Proprio grazie alla stretta collaborazione tra il team veneto e la casa di Noale &egrave; stato possibile portare il progetto Aprilia nel mondiale Endurance.  EWC, YOSHIMURA SERT MOTUL PESCA DAN LINFOOT DAL BSB COME SOSTITUTO DI GUINTOLI Piloti, un mix esplosivo per puntare alto L&rsquo;Endurance &egrave; senza ombra di dubbio la disciplina dove il lavoro della squadra incide maggiormente nelle performance finali, ed avere un equipaggio che ben si amalgama &egrave; fondamentale. Per questo Aviobike e Nuova M2 Racing hanno scelto il giusto mix di talento, esplosivit&agrave; ma gi&agrave; esperta del mondo EWC. Il team veneto metter&agrave; a disposizione i propri due piloti del CIV ovvero Luca Bernardi e Samuele Cavalieri, con quest&rsquo;ultimo che lo scorso anno a Suzuka ha gi&agrave; potuto disputare una gara dell&rsquo;EWC con la RSV4 del team Tatara. Gli altri due piloti scelti invece da Aviobike sono Kevin Calia, campione del mondo in carica di classe STK con la Kawasaki #33 che ha accettato la nuova sfida tutta italiana e Francesco Cocco che gi&agrave; in passato aveva corso con Aviobike. Un equipaggio dalla grande esperienza e soprattutto molto veloce che non nasconde le intenzioni di Aprilia, Aviobike e Nuova M2 Racing.  NON SOLO EWC, YART VOLA A DAYTONA CON CANEPA, FRITZ E HANIKA       

L&rsquo;apertura alle 1100 da parte della FIM ha permesso alle due squadre di unire le forze e tentare l&rsquo;assalto al titolo mondiale di classe Superstock

Aviobike e Revo-Nuova M2 Racing portano la RSV4 1100 nell’EWC

        We first spoke about the creation of the Kagayama-Ducati team back in October, when news of the rider - Ryo Mizuno &ndash; and the JSB1000 and Suzuka 8 Hours events in which it would compete, first broke. On Thursday 15 February, Yukio Kagayama and Ryo Mizuno came together with the President of the Motorcycle Federation of Japan at the Italian Embassy to official baptise the former rider&rsquo;s Ducati-backed team. Together with Ducati Corse, Kagayama and Mizuno set out with the aim of winning the JSB1000 series and being competitive at Suzuka, a race in which Ducati has never particularly stood out in the past.       

The former SBK rider's team, which competes in JSB1000 and in the Suzuka 8 Hours, is officially baptised at the Italian Embassy in Tokyo

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