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Problemi di visto e niente gare: il peggior inizio possibile per Zaidi in SBK

Il pilota malese non ha corso a Phillip Island dopo aver vissuto un inverno a dir poco avventuroso che non gli ha permesso di qualificarsi: ecco cosa è successo

Problemi di visto e niente gare: il peggior inizio possibile per Zaidi in SBK
© GPAgency

Se per Yari Montella il debutto in Superbike è stato decisamente positivo con una domenica da protagonista a Phillip Island e tutti i presupposti per inserirsi presto tra i possibili protagonisti delle posizioni di vertice, lo stesso non si può dire di Zaqhwan Zaidi. Il nuovo portacolori del team Petronas MIE Racing, con cui esordisce nella serie iridata affiancando il confermato Tarran Mackenzie, ha infatti vissuto un esordio da incubo e ai limiti del tragicomico viste le mille disavventure a cui è andato incontro tra test e weekend di gara: ecco cosa gli è successo.

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Nessun test invernale e tempi oltre il 105%


I problemi sono iniziati già in occasione dei test prestagionali europei, visto che la squadra di Midori Moriwaki ha potuto partecipare soltanto con Mackenzie in quanto Zaidi ha avuto problemi con il visto e non ha potuto quindi viaggiare. Il medesimo problema non gli ha neanche permesso di scendere in pista nel primo giorno di test a Phillip Island, mentre nel secondo ha percorso un solo giro prima di ricevere una bandiera nera per un malfunzionamento del transponder e poi cadere una volta tornato in azione. Una combinazione di disavventure che si è tradotta in circa zero chilometri percorsi durante l'inverno e che l'ha costretto ad inseguire una volta iniziato il weekend di gara.

Nelle prime prove libere Zaqhwan ha infatti girato con tempi estremamente alti, chiudendo in 1'37 accusando addirittura 8 secondi dal miglior crono siglato da Nicolò Bulega. Chiaramente la situazione è migliorata con il passare dei giri e il malese ha tolto oltre 3 secondi in Superpole, ma ciò non è bastato a rientrare nel 105% del tempo più veloce e non ha quindi potuto prendere parte alle gare. Un epilogo che non dice la verità su Zaidi, il quale è in realtà ben più rapido di così come dimostrano il titolo vinto nella SBK dell'Asia Road Racing Championship e le partecipazioni alla 8 Ore di Suzuka e di Sepang, ma chiaramente la strada per diventare competitivo in Superbike si prospetta lunga e, soprattutto, decisamente in salita.

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