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Gardner: “Ho detto alla mia ragazza che ad Assen avrei fatto podio"

L’australiano al termine di una gara pazza dove il meteo è stato ancora protagonista festeggia per la prima volta nel WorldSBK

Gardner: “Ho detto alla mia ragazza che ad Assen avrei fatto podio"
© GPAgency

Era un’intera stagione che Remy Gardner aspettava questo momento, il primo podio era già stato nell’aria in altre occasioni, ma poi gli era sempre scivolato di mano. Anche ad Assen dopo la Superpole Race, il pilota del team GRT ha temuto che fosse passata anche quest’occasione.

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Un dolce presagio

Ci sono occasioni in cui le sensazioni prima dei weekend sono di buon presagio, è proprio quanto accaduto a Remy Gardner ed è lui stesso a raccontarlo: “Prima di venire qui ho detto alla mia ragazza che se quest’anno avessi fatto un podio sarebbe stato qui ed alla fine è accaduto”. Un podio arrivato al termine di Gara2 dopo che nella Superpole Race gli era sfumato proprio all’ultima curva: “Era una speranza dopo ieri e questa mattina ma nella Superpole Race sono stato un idiota ad aver lasciato la porta aperta ad Alex. Mi sono detto: “sei un idiota, chiudi quella ca… di porta”. In ogni caso sono tornato al box convinto di poter fare bene”. Le sensazioni ad Assen erano buone e Remy ha messo insieme tutto quello imparato in una stagione: “Mi diverto a guidare, mi piace la pista, i fan qui sono incredibili. Ogni cosa ha funzionato, il lavoro fatto lo scorso anno con il team sta dando i suoi frutti, non avevamo raccolto quello che meritavamo ma le sensazioni erano già buone”.

Ci ha messo più di quanto si aspettava lo stesso Remy ad arrivare questo podio: “Sicuramente visto da dove arrivo si, mi aspettavo di essere più veloce da subito. Ho vinto tante gare in Moto2 e sono un campione del mondo. Ti aspetti di essere davanti, ma non è facile arrivare in un campionato completamente diverso con moto completamente diverse ed andare forte subito”. Tra le difficoltà principali, come anche per Danilo Petrucci e Andrea Iannone nell’interpretare la nuova categoria ci sono le Pirelli: “La cosa più difficile per me è stato imparare a capire le gomme, quali mescole funzionano meglio e dove. Però si ci ho messo più tempo di quello che mi aspettavo”.

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Sulle difficoltà di Rea

Non è stato sicuramente un inizio di campionato facile per il più titolato di casa, Jonathan Rea: “È stata una sorpresa perché Jhonny nonostante i problemi resta un grande pilota. Credo che però sia naturale che faccia così fatica, dopo nove anni di Kawasaki non è facile. Non è stato facile nemmeno per me salire su una moto diversa e credo non lo sia anche per lui. Sicuramente la Yamaha ha tanti piloti che possono andare forte e questo aiuta a migliorare. Capisco cosa sta passando, capisco la sua situazione, è un sei volte campione del mondo tornerà sicuramente davanti, dategli tempo”.

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