Se si dovesse descrivere Gara 2 del mondiale Supersport ad Assen con una sola parola, questa sarebbe “impronosticabile”. Con l'arrivo della pioggia ad una manciata di secondi dalla partenza, tutti i piloti sono scattati con le gomme slick per poi rientrare (chi prima, chi dopo) per montare le rain. In questa condizione così particolare, il più abile di tutti è stato a sorpresa Glenn Van Straalen, che ha centrato il primo successo in carriera proprio sulla pista di casa e in sella alla Yamaha del team Ten Kate, a sua volta olandese.

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Huertas sul podio, strategia sbagliata per Manzi

Tra i big, il migliore in queste condizioni (opposte rispetto a quelle di Gara 1, in cui era riuscito a salire sul gradino più alto del podio) è stato Adrian Huertas, secondo con la Ducati Aruba, mentre a completare un podio impossibile da prevedere prima dell'inizio della corsa troviamo il finlandese Niki Tuuli con i colori EAB Racing. Ottima anche la corsa di Niccolò Antonelli, che pur non essendo al cento per cento dal punto di vista fisico è riuscito a transitare sotto la bandiera a scacchi in quarta piazza con la Ducati Althea precedendo l'MV di Bahattin Sofuoglu.

Prestazione incoraggiante anche per Lorenzo Baldassarri, sesto davanti alla Honda di Kaito Toba e alla Ducati di Yari Montella, il quale può comunque essere soddisfatto della propria corsa visto il passo falso del sabato. A punti anche Simone Corsi, quattordicesimo e vincitore del WorldSSP Challenge, mentre per Stefano Manzi la corsa si è ben presto trasformata in un incubo, visto che il riminese ha optato per restare in pista più a lungo dei rivali con le slick perdendo molto terreno e chiudendo poi la corsa al di fuori delle prime venti posizioni.

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La classifica di Gara 2