Glenn Irwin, il coraggio di dire basta | Quella (S)Volta Che

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Ha lasciato le corse su strada, dove ha ottenuto risultati eccezionali, per dedicarsi al BSB: "Non sono mai caduto in una road race, ora penso alla famiglia"

18.11.2024 ( Aggiornata il 18.11.2024 11:21 )

Le road races creano dipendenza: basta vedere John McGuinness e Michael Rutter, che pur avendo superato i 50 anni continuano a correre su strada, imitati da Stefano Bonetti, prossimo ai 48 anni. Difficile smettere quando ti nutri di quell’adrenalina che soltanto l’Isola di Man, la North West 200 e Macao sanno offrirti.

Un discorso a parte meritano invece i piloti provenienti dalla pista, sempre più numerosi, come ha ricordato nei giorni scorsi Michael Dunlop in un’intervista a BBC Sport Northern Ireland: “National Road Racing era il trampolino di lancio per International Road Racing ma sta per finire. Realisticamente, le International non sono più vinte da chi viene dalle gare nazionali. Si tratta per lo più di piloti provenienti dal BSB (British Superbike, nde). L’unica eccezione è rappresentata per l’appunto dall’erede della dinastia più vincente delle road races. Pur essendo anch’egli nordirlandese, Alastair Seeley ha avuto una carriera differente, concentrata in pista, con l’eccezione della NW200, di cui è primatista con 29 successi. Le sue prestazioni hanno avvicinato alla competizione sul Triangle – che collega le cittadine di Portrush, Portstewart e Coleraine – numerosi pistaioli.

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La scelta di Glenn Irwin


Fra loro Glenn Irwin, vincitore di 11 gare consecutive alla NW200 nella classe regina, la Superbike. Lo scorso maggio il trentaquattrenne ha realizzato una memorabile tripletta in sella alla Panigale V4 R di Hager PBM Ducati, poi è tornato al BSB, chiudendo il campionato in terza posizione, complice una seconda parte di stagione in cui ha rovinato quanto di buono fatto inizialmente: nelle prime 14 manche ha vinto sei volte, chiudendo con altre quattro Top 5. Nelle successive 18 gare però si è imposto soltanto due volte, accusando diversi “zero”. Irwin era stato vice campione BSB nel 2023, beffato per mezzo punto dal compagno di squadra Tommy Bridewell, e secondo pure due anni fa, preceduto da Bradley Ray. Domenica 27 ottobre Irwin ha pubblicato sui suoi canali social un video di quasi diciannove minuti in cui ha annunciato il ritiro dall’attività su strada: “L’11 maggio scorso, intorno alle 4 del pomeriggio, sono passato sotto la bandiera a scacchi per l’ultima volta alla NW200. Ho deciso di ritirarmi con effetto immediato da tutte le road races. Trentaquattro anni possono sembrare pochi, ma ho ottenuto molto più di quanto avessi mai sognato. Nella classe Superbike ho completato 14 Internationals e 12 le ho vinte, le altre due sono state il mio debutto al TT e la prima gara Superbike alla NW200 sul bagnato”.

Il suo esordio su strada era avvenuto alla Dundrod 150 del 2014, sullo stesso tracciato dell’Ulster GP, nella Supertwin: Irwin fece segnare il terzo tempo in qualifica, a 1”3 da Keith Amor ma davanti a Michael Dunlop, e concluse quinto. L’anno seguente fece la prima apparizione alla NW200: in Supersport fu quarto in prova e secondo in Gara 2 dopo essere stato appiedato da un guasto in Gara 1. L’unico suo successo su strada “extra NW200” è stato il GP Macao del 2017, interrotto dopo soli sei giri per lo schianto mortale di Dan Hegarty. E proprio gli incidenti sono lo spauracchio che aleggia sulla sua decisione: “Nella mia carriera non sono mai caduto in una road race … Abbiamo iniziato questo viaggio come una coppia e ora siamo una famiglia di cinque persone. I miei figli e la mia compagna Laura sono la ragione di questa decisione. Credo che questa notizia aiuterà a dare forma alla mia carriera alla ricerca del primo titolo britannico in Superbike”.

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