La griglia 2025 viene rivoluzionata: come sarà a livello di colori?
Arrivati, signore e signori, a inizio 2025, è tempo di guardare al mondiale MotoGP che ripartirà tra un paio di mesi. E per farlo, la cosa più importante in questo momento è osservare i cambi di casacca: saranno in palette con il pilota? Un aspetto davvero molto importante! Per chi non dovesse sapere cosa significa “essere in palette”, vuol dire essere in armonia tra i colori che indossiamo e i nostri tratti naturali: aspetto della pelle, occhi, capelli.
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Voi vedreste bene Pecco Bagnaia con un altro colore se non quello rosso Ducati? Assolutamente no, al massimo potrebbe donargli il nero, ma su di lui il rosso è l’ideale.
Non si può dire lo stesso del suo nuovo compagno di squadra Marc Marquez, il rosso proprio non gli si addice. Quando era in bianco e arancio vestito con l’ex main sponsor Repsol, alla Honda, allora sì che era in palette. C’è da dire che anche in celeste Gresini non stava proprio bene, quel colore lo faceva sembrare ancora più pallido. Insomma, il rosso, anche se è un colore simbolo della Spagna, non gli dona, ma al contrario, in sella alla Ducati del team ufficiale Marc sta molto bene, ma questo è un altro discorso. Se il team mettesse un po’ più di bianco su moto e tuta sarebbe perfetto.
E cosa dire del campione del Mondo in carica, Jorge Martin? Lui sì che in Aprilia ha preso la giusta palette di colori: Martinator in nero è una bomba! Sarebbe bello giudicare i piloti KTM, ma purtroppo la situazione della Casa austriaca non consente un riferimento così “leggero”. Anche se Brad Binder è il pilota più in palette della griglia MotoGP. Lo stesso Fabio Quartararo non sta male in blu: meno bene va al suo compagno di team Alex Rins. Per i suoi lineamenti e le tonalità, starebbe meglio con colori chiari e tenui, ma diciamo che essere in un team ufficiale, visti i risultati 2024 non esaltanti, è già una conquista, quindi c’è poco da lamentarsi. Franco Morbidelli, invece, passerà dal viola, bianco, rosso e verde fluo di Ducati-Pramac ai colori VR46 che sono sempre fluo, ma senza un mix di tonalità. La palette Honda, sia ufficiale che LCR, si addice bene a tutti: non sfigurano Luca Marini, Joan Mir, tantomeno Johann Zarco. Base chiara e colori abbastanza sobri. Almeno fino al 2024 è stato così. Chissà che la livrea 2025 (con il nuovo sponsor nel team ufficiale) non ci sorprenda.
Di solito sono tutti conservatori e restii ai cambiamenti, ma mai dire mai. E se fossero i piloti stessi a decidere i “propri” colori? In quel caso, sì, scoppierebbe un putiferio.
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