Le azzurre hanno raccontato l’inedita esperienza vissuta a Jerez
Dopo l’epilogo dei campionati a due ruote più prestigiosi, si sono svolti i FIM Intercontinental Games, un bellissimo spettacolo che vi abbiamo raccontato qui su Motosprint. E che ha visto coinvolti team con pilote e piloti provenienti da tutto il Mondo.
L’evento si è svolto a Jerez de la Frontera e ha riunito 48 centauri provenienti da diciannove Paesi suddivisi nei sei team continentali, rappresentative di Asia, Africa, Europa, Nord America, America Latina e Oceania. È stata la prima edizione, quella dell’evento sotto l’organizzazione della Federazione internazionale, all’interno delle celebrazioni del 120° anno della FIM. Un weekend di gara con due categorie presenti, la Supersport e la Supersport 300, entrambe marcate Yamaha. La competizione ha visto protagoniste anche le ragazze in quanto ogni squadra, secondo il regolamento, doveva schierarne almeno una in entrambe le categorie.
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Citandole tutte, si è trattato di Nicole Van Aswegen e Abigail Bosson per FIM Africa, Naoko Takasugi e Miu Nakahara per FIM Asia, le azzurre Roberta Ponziani e Josephine Bruno per FIM Europa, Astrid Madrigal e Isis Carreño per FIM America Latina, Mallory Dobbs e Mikayla Moore per FIM Nord America, Tayla Relph e Tara Morrison per FIM Oceania. A trionfare in questa prima edizione è stata FIM Europa che oltre a Ponziani e Bruno vedeva in squadra anche Alessandro Di Persio, Gonzalo Sanchez Melendez, Tomas Alonso, Elia Bartolini (mattatore del fine settimana), Valentin Folger ed Enzo de La Vega. Per tutti è stata un’esperienza bellissima, una gara a squadre – vera novità dato che il pilota è notoriamente uno sportivo individuale e al punto giusto egoista – da condividere anche con chi, fino al giorno prima, era stato un avversario in pista: “È stato un weekend fantastico – ha detto Josephine Bruno, campionessa in carica del CIV Femminile – la squadra e i meccanici hanno lavorato perfettamente insieme e qui si è fatta la storia. Sono molto orgogliosa di aver partecipato ed è stato un onore rappresentare FIM Europa”. Un format unico nel suo genere che ha fatto divertire tutti coloro i quali hanno partecipato: in pista non c’erano i consueti “big”, noti al grande pubblico, ma ragazze e ragazzi che comunque ogni giorno dedicano anima e corpo al motociclismo.
Anche per questo l’augurio è che nelle prossime edizioni si possa registrare il pubblico delle grandi occasioni: gare come questa rappresentano il vero spirito delle competizioni, soprattutto nel motociclismo in pista, una disciplina individuale che per una volta è stata trasformata in uno sport di squadra. Perché squadra significa famiglia. Sempre.
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