La lettera della fidanzata Maria Monfort Matutes ha evidenziato un aspetto inedito
Non soltanto gare, bagarre e vittorie (o sconfitte). Del motociclismo ho sempre apprezzato anche il lato sentimentale. Perché anche le moto e i piloti che le guidano possono averne uno, e le storie da raccontare legate ai vari personaggi, famosi e non, sono sempre quelle che mi hanno affascinato di più. E qui vi parlo di una figura non da poco, ovvero Jorge Martin, che si è laureato campione del Mondo in MotoGP.
Al suo fianco, in numerose trasferte, abbiamo potuto vedere anche la fidanzata Maria Monfort Matutes, e proprio lei ha dedicato una bellissima lettera a Martinator nel weekend della Malesia. Fine settimana delicatissimo e ricco di adrenalina.
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“È un’umanità davvero straordinaria quella che possiedi – Maria ha scritto a Jorge – quel modo di sapersi prendere cura e proteggere i propri cari, donando loro il proprio 1000%, oltre a prendersi cura di sé. E anche se sei forte e sei stato indurito da ciò che hai vissuto, a un certo punto c’è sempre bisogno di qualcosa che ce lo ricordi”. Un Jorge Martin spogliato della sua corazza è quello che Maria ha iniziato a mostrare in questa lettera e che forse proprio per questo è tanto piaciuta al pubblico. “È lì che cerco di apparire, sempre al tuo fianco, che sia fisicamente o no, stringendoti la mano o no, o anche parlandoci attraverso quel linguaggio non verbale che abbiamo costruito e soltanto guardandoci sappiamo cosa passa per la mente dell’altro. Cerco di ricordarti di goderti ciò che stai vivendo in questo momento e per mille altri motivi che non hanno nulla a che vedere con le moto, sei già un vincitore. Quindi dovresti essere orgoglioso di te stesso come lo siamo tutti noi e soprattutto orgoglioso di te stesso come lo è il piccolo Jorge che sognava di essere dove sei adesso”.
Toccante, sincera, diretta. Maria ha toccato ogni corda possibile e Jorge leggendo queste parole è rimasto incredulo, commosso. Il sito della MotoGP ha creato infatti un montaggio video del momento in cui gli è stata consegnata la lettera, unita alla sua lettura: un’immagine vera e genuina che ha restituito al pubblico un Martin meno serio e introverso, e più reale e sensibile. Ed è proprio questo che piace alla gente. E anche a me. Conoscere i piloti da ulteriori punti di vista è senza dubbio un bell’aspetto che merita di essere esplorato: un modo per rendere più umani questi alieni.
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