CIV, Davide Stirpe: “Ho sacrificato tutto ma è stato l’anno più bello della mia vita”

CIV, Davide Stirpe: “Ho sacrificato tutto ma è stato l’anno più bello della mia vita”© GPAgency

Il pilota romano del Garage51 Barni by dto conquista il suo terzo titolo italiano Supersport al termine di una stagione combattutissima

01.10.2024 ( Aggiornata il 01.10.2024 15:10 )

Davide Stirpe ad Imola ha conquistato il suo terzo titolo italiano Supersport NG, a sette anni di distanza dal primo. Un successo per il romano arrivato anche grazie a Michele Pirro ed il suo Garage51 Barni by dato che non hanno mai smesso di credere in lui.

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Stirpe “invecchia” come un buon vino

Terzo titolo italiano in Supersport per Davide Stirpe che torna a conquistare la tabella tricolore dopo tre anni dall’ultimo successo nel 2021 e ben sette dal primo conquistato nel 2017.

Sono invecchiato bene! Sto andando sempre più forte, sempre più costante e più preciso, sono più intelligente nel gestire le gare, nel 2017 feci un gran casino anche se alla fine vinsi il titolo non ero stato quello più costante. Quest’anno è stato invece proprio l’anno della costanza, della determinazione perché non ho sprecato nulla”.

Il terzo titolo è arrivato in una situazione che Davide conosce molto bene essendosi già giocato il titolo all’ultima gara in diverse occasioni.

Rivedevo in Ottaviani il me di quelle volte, quando ero disperato e dovevo recuperare punti quindi rallentavo il gruppo per creare casino. Lo sapevo, era prevedibile ed ha fatto benissimo a farlo perché anche io lo feci. In Gara 2 mi bastava un settimo posto e sono stato tranquillo. Quando a un paio di giri dalla fine ho visto che l’ottavo era staccato ho tirato un sospiro di sollievo. A me non interessa vincere di tanto o di poco, mi interessa solo mettere il numero 1 sul cupolino e questo obiettivo è stato centrato”.

Ora che sei riuscito a riconquistarlo quindi ti vedremo con l’1 sul cupolino il prossimo anno?

Intanto non so nemmeno se corro, vedremo. Correre con l’1 sul cupolino è incredibile, l’ho già fatto nel 2018 ed è bellissimo. La vedi per tutto l’anno e te lo godi, però vedremo. Non so se rifarò la Supersport, se correrò o con chi, ora voglio solo godermelo perché è stato un anno difficile nel quale ho sacrificato un po’ tutto nella mia vita”.

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Stirpe: “Pirro è stato il primo a credere in me”

Dopo il titolo del 2021 hai affrontato un paio di stagioni difficili, dove non sei riuscito a salire sul podio in nessuna gara, quanto è stato difficile ripartire e trovare nuovi stimoli?

Bastava ritrovare delle persone intorno a me come i ragazzi del Garage51 e quelli che mi seguono sempre, è stato facile. È venuto tutto naturale, ad inizio anno Michele (Pirro, nda) mi diceva sempre “se non vinci ti ammazzo perché sto facendo i salti mortali”. Da metà campionato in poi però è iniziato a sembrare davvero fattibile. I due podi di Misano, a Vallelunga la vittoria, altri due podi al Mugello… Ho iniziato a crederci davvero e passo dopo passo siamo migliorati davvero tanto. È stato il mio anno più bello”.

Davide Stirpe corre nel team Garage51 Barni by dto, la squadra capitanata da Michele Pirro che oltre al ruolo di pilota e collaudatore MotoGP ha già iniziato la carriera da team manager riuscendo a conquistare un doppio titolo in una stagione.

Che bello! Michele è un grande, ovviamente anche lui corre e quindi non riesce a seguirmi tanto però soprattutto ad inizio anno quando non capivo molto bene le Dunlop mi ha aiutato tantissimo e quello ha fatto la differenza. Era sempre presente con me nel box, avere una figura come lui accanto a me è stato fondamentale. Penso che sia unico perché non solo ha vinto dieci titoli italiani ma non credo esistano altri piloti che hanno vinto il titolo da piloti e team manager nello stesso anno, non so se gli vale come doppietta”.

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