L'ultima vittoria di Byrne: “Shakey” ha vinto la causa contro il BSB

L'ex pilota ha portato in tribunale MSVR, organizzatore della serie e proprietario del circuito di Snetterton su cui ha concluso la propria carriera per via di un grave incidente

L'ultima vittoria di Byrne: “Shakey” ha vinto la causa contro il BSB

Alessandro Di MoroAlessandro Di Moro

Pubblicato il 2 dicembre 2024, 16:18

Shane Byrne ha vinto la causa contro gli organizzatori del British Superbike. Strano a dirsi, trattandosi di una vera e propria leggenda del BSB con la bellezza di sei titoli conquistati e ben ottantacinque vittorie nella massima serie d'oltremanica, ma è ciò che è successo visto che “Shakey” ha citato in giudizio MSVR (Motorsport Vision Racing), promoter del campionato e proprietario del circuito di Snetterton su cui è avvenuto l'incidente che ha posto fine alla sua trionfale carriera nel 2018.

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La sentenza: barriere di protezione insufficienti al momento della caduta


In quell'anno, durante un test a Snetterton 300 (tracciato che ospita tuttora il BSB ed è diventato uno dei più sicuri in calendario) Byrne è caduto rovinosamente alla curva 3 finendo prima nella via di fuga e poi contro le barriere a quasi 100 km/h, impattando violentemente e procurandosi numerose fratture che hanno, di fatto, costretto l'inglese dai trascorsi in MotoGP e nel mondiale SBK ad appendere il casco al chiodo in un momento in cui era ancora fortemente competitivo con la Ducati del team PBM.

Barriere che, come è stato deciso nella sentenza emanata lo scorso venerdì dal giudice Peter Blair, sono state la causa delle gravi ferite riportate da Shane nella caduta in quanto non sufficientemente sicure. Al termine della via di fuga erano infatti presenti esclusivamente delle gomme e non il ben più sicuro air fence, che avrebbe ammortizzato in maniera considerevole la violenza dell'episodio.

Per questo, a “Shakey” spetterà un importante risarcimento (il cui ammontare verrà determinato in un secondo momento) per i danni subiti. Sembra però quasi scontato che, dopo questa questione finita addirittura in tribunale, l'ex pilota non ricoprirà più il ruolo di inviato in circuito per il campionato britannico, di cui ha scritto importanti pagine di storia.

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