Bagnaia analizza la sua gara con realismo, distinguendo tra le buone sensazioni avute in pista e un risultato finale che non lo ha soddisfatto del tutto, complice una partenza dalle retrovie che ha condizionato le sue possibilità di rimonta. "A Balaton, come sensazioni, ero soddisfatto e contento, anche se non per il risultato. Oggi invece non sono contento del piazzamento, ma partendo ventunesimo non potevo aspettarmi di più. Fino a metà gara ero soddisfatto, stavo recuperando bene fino ad arrivare a Quartararo, poi però ho iniziato a faticare con il posteriore e non riuscivo più ad accelerare come volevo. Riuscivo a recuperarlo nel primo settore, ma perdevo nel terzo e nel quarto, quindi era difficile avere un’occasione concreta. L’unico punto in cui avrei potuto provare era curva 5 o curva 1, ma ero sempre molto lontano. Ogni volta che cercavo di avvicinarmi, lui riusciva a gestire meglio la situazione".
Il pilota ha sottolineato l’importanza dei dettagli nella ricerca del feeling ideale, ribadendo la necessità di correre con intelligenza per difendere il terzo posto in campionato in vista di Misano: "Basta poco per avere il miglior feeling, sono sempre i dettagli, le piccole cose che ti fanno sentire meglio e ti permettono di essere più veloce, sia in ingresso curva che in tutte le fasi della guida. È tutta la stagione che sto rischiando, ma dall’anno scorso ho imparato la lezione: non devo cadere. Adesso sono terzo in campionato e devo continuare così. Ora arriviamo a Misano, ci arriviamo avendo fatto un piccolo passo indietro, vedremo come andrà".