Dall’Igna: “Pecco il più importante per Ducati dopo Stoner. Marc ha rinunciato ai soldi per unirsi a noi"

Gigi festeggia il titolo costruttori: "Certifica il nostro valore ma i rivali stanno arrivando. La GP25 non è nemmeno una evoluzione della GP24, crediamo in Bagnaia"
Dall’Igna: “Pecco il più importante per Ducati dopo Stoner. Marc ha rinunciato ai soldi per unirsi a noi"

Gianmaria Rosati Gianmaria Rosati

Pubblicato il 7 settembre 2025, 09:29

Re Mida può festeggiare un nuovo titolo. Gigi Dall’Igna infatti ha trasformato in oro qualunque Ducati sulla quale ha lavorato con il suo genio, ed il sesto titolo costruttori di fila non può che essere l’ulteriore conferma. Il tutto però in una stagione con qualche ombra, principalmente rappresentata dalle difficoltà di Pecco Bagnaia, l’uomo che ha guidato per anni la pattuglia ducatista.

“Sei titoli costruttori di fila sono incredibili – apre Dall’Igna - credo sia un record e non posso che esserne orgoglioso. Essendo un costruttore non possiamo che dare importanza a questo titolo, dato che sottolinea i nostri meriti. In MotoGP il titolo piloti ha più peso per lo spettatore medio, ma per noi vincere quello costruttori sottolinea il nostro valore e quello della moto”.

Come si riesce a restare in bilico tra l’evitare di stravincere e l’essere raggiunti dai rivali?

“Innanzitutto va detto che rivali stanno migliorando per tre ragioni: la prima è la loro bravura, in un campionato dove tutti si stanno togliendo delle soddisfazioni, la seconda è che noi ad inizio anno abbiamo deciso non correre troppi rischi ed utilizzare materiale consolidato, il terzo sono le concessioni e le conseguenti evoluzioni che tutti i nostri avversari possono sperimentare. E’ chiaro che prima o poi gli avversari arriveranno”.

Puoi chiarire una volta per tutte la situazione relativa a GP24 e GP25?

"Il motore è leggermente diverso ma tutte le differenze sono relative più all’affidabilità che alla prestazione. Durante l’anno abbiamo implementato alcune cose sulla GP25, ad esempio la carena o alcune cose legate al cambio, ma non stiamo parlando della grande differenza che intercorreva tra GP23 e GP24. Tra GP25 e GP24 la differenza è sottile. Posso dire che la GP25 non è neanche una evoluzione della GP24: si tratta di un insieme di pezzi che possono essere piazzati sulla GP24 per renderla una GP25”.

Come ti spieghi le difficoltà di Bagnaia e gli alti e bassi di Di Giannantonio?

“Difficile avere una spiegazione. Sicuramente la fiducia di Pecco in sella non è la stessa dell’anno scorso, ci stiamo lavorando e crediamo in lui come lui crede in noi. Posso promettere che stiamo facendo il massimo per restituirgli la confidenza del 2024: siamo tutti umani e ci può stare che qualcuno non performi come sperato. Non posso dire nulla con certezza. Fabio ha avuto un inizio difficile ma nelle ultime gare, tralasciando qualche problema che lo ha condizionato, mi sembra stia facendo bene”. 

Dall'Igna su Bagnaia, Marquez e la voglia di vincere

Pensi che le difficoltà di Pecco siano temporanee?

“La cosa più importante è che crediamo in Pecco e lui in noi. Ci ha aiutato a tornare in alto e ha riportato il titolo in Ducati: penso che probabilmente dopo Stoner sia il pilota più importante per Ducati, quindi lo aiuteremo a tornare a brillare”.

Credi che i problemi di Pecco siano solo tecnici?

“Tutte le cose che riguardano le persone non sono mai solo tecniche, quindi servono vari ragionamenti che faremo”.

Sei più felice per Marquez o più preoccupato per Pecco?

“Entrambe le cose. Sono davvero felice per quello che Marc sta riuscendo a fare, ma vedere un pilota importante come Pecco patire così è un qualcosa che può solo dispiacermi”.

C’è stato un momento chiave nella stagione di Marc?

“Il test di Aragon, dove abbiamo cambiato un po’ l’assetto trovando qualcosa in più, tanto che ora Marc usa circa lo stesso setup per tutti i Gran Premi. Ora Marc è molto felice e fiducioso, come si può vedere. L’anno scorso lo abbiamo scelto perché pensavamo che insieme a Pecco fossero due tra i piloti più forti della griglia: le sue prestazioni nella prima parte di 2024 e la sua mentalità, dato che ha rifiutato tanti soldi per venire in Ducati e ritrovare la sua velocità, ci hanno fatto capire che abbiamo fatto la scelta giusta”.

Se dovessi scegliere cosa sceglieresti tra il titolo piloti ed il titolo costruttori?

“Preferirei vincere tutto (ride ndr). Sono il General Manager di Ducati e in questa veste devo cercare di vincere tutto, dalla MotoGP al CIV. E’ la nostra natura”.

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