GP Ungheria, Marquez: "Ho capito come si guida in questa pista, ma uso un'arma che non mi piace utilizzare"

Marc spiega: "In FP1 non piaceva neanche a me il tracciato, poi ci si diverte. Utilizzo sovrasterzo e sottosterzo: di solito cerco di frenare il più dritto possibile"

Gianmaria RosatiGianmaria Rosati

23 ago 2025 (Aggiornato il 24 ago 2025 alle 12:22)

Marc Marquez domina anche nel sabato del Balaton Park, e può quindi festeggiare un nuovo successo. Se ieri infatti lo spagnolo aveva mancato la vetta a fine giornata di pochi millesimi, oggi nessuno si è frapposto tra lui e la prima piazza né in qualifica né soprattutto nella Sprint, dove è risultato intoccabile sin dal via.

“Sono migliorato grazie ad un mix di cose – le parole di Marc a Sky - nell’attacco al tempo Acosta era al mio stesso livello, ma stamane è caduto in curva otto e questo gli ha sicuramente tolto confidenza. In generale devo ancora capire delle cose sul singolo giro in relazione alla nuova carena, ma sono comunque riuscito a fare diverse pole quindi va bene”.

Balaton sembra aver passato il primo reale test con la Sprint, e Marc in particolare pare essersi già adattato nel migliore dei modi.

“E’ una pista che in FP1 non piace, nemmeno a me nonostante le tante curve a sinistra. Un giro alla volta però si prendono i riferimenti e diventa divertente: oggi ho imparato come guidare in questa pista, e con un po’ di aiuto da parte della moto tutto è andato bene”. 

 

Marquez, la sua guida e... Cairoli

Uno dei segreti della guida di Marquez in Ungheria sembra legata alla sua capacità di utilizzare a proprio piacimento sovrasterzo e sottosterzo in ingresso ed uscita di curva.

“E’ un’arma che non mi piace utilizzare, ma quando serve la uso. Quest’anno cerco di frenare il più dritto possibile, ma in una pista come questa serve qualcosa di diverso, anche se preferisco guidare la Ducati in modo più pulito”.

L’ultima battuta Marc la dedica alla Desmo450 MX, che ha avuto il piacere di provare a fine luglio.

“L’ho provata solo un giorno ma in dicembre avrò tanto tempo per guidarla. A livello di telaio è simile alla KTM mentre il motore è diverso: per essere la prima Ducati da cross lavora davvero bene. La cosa che mi è piaciuta di più è il non sentire il freno motore quando si chiude il gas, un qualcosa che rende molto piacevole la guida. Ricordo che quando l’ho provata c’era un tecnico del team MX Ducati che mi ha chiesto un parere sulla moto, ma io ho risposto “Io non ti posso dire nulla, hai Cairoli ed è meglio chiedere a lui” (ride ndr)”.

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