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Marc spiega: "La cosa importante è che sembra una pista sicura. Ducati moto completa ma si adatta meglio a tracciati più ampi, KTM e Honda riescono a girare più stretto"
Gianmaria Rosati
22 ago 2025
Marc Marquez non ha chiuso il venerdì di Balaton davanti a tutti, e questa è già una prima notizia. Non ci è comunque andato lontano lo spagnolo, distante soli sei millesimi dal leader Pedro Acosta al termine delle Practice. Il tutto in un tracciato inedito, per il quale Marc spende parole incoraggianti.
“I primi sei diranno che la pista è da otto o nove – la risposta ironica di Marquez a Sky - mentre gli ultimi che è da meno uno. E’ una pista particolare alla quale non siamo abituati, ma quando trovi il tuo passo è divertente. La cosa più importante è che sembra sicura, cosa non banale visto che se n’è parlato tanto nei giorni scorsi”.
Marquez non è stato il più rapido nel singolo giro ma il passo sembra già da numero uno, anche se tra i cordoli ungheresi KTM e Honda sembrano poter rappresentare dei degni avversari.
“Non ho ancora guardato il passo degli altri ma il mio era buono, e come sempre mi trovo meglio con le gomme usate piuttosto che con quelle nuove. Domani comunque dovrò lavorare perché in questa pista le Honda e le KTM riescono a girare molto strette, il che è utile. Noi abbiamo una moto completa e le quattro moto in Q2 lo confermano, ma abbiamo qualche punto debole su cui concentrarci”.
Lo spagnolo approfondisce il tema legato alle ridotte dimensioni del tracciato, caratterizzato da tanti cambi di direzione a bassa velocità.
“E’ una pista piccola, con tanti cambi di direzione stretti. Il carattere della nostra moto è più adatto a tracciati più grandi, ma in un campionato del mondo è normale che vi siano piste diverse. Oggi ho avuto la conferma che sono veloce ma devo migliorare nei cambi di direzione, dato che ve ne sono quattro in ogni giro e serve essere costanti”.
In ultima analisi Marc spiega la scelta della morbida al posteriore, un po’ in controtendenza con il resto del plotone Ducati.
“Tanti piloti Ducati sono partiti con la morbida al posteriore, così io ho scelto la media, in modo da avere più dati da studiare. Domani userò più la soft per capire ulteriormente la situazione”.
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