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22 ago 2025
Con 281 millesimi di ritardo Alex Marquez ha completato la prima giornata di prove al Balaton Park in terza posizione. Un risultato decisamente buono, visto che gli consente il passaggio diretto alla Q2, ma di cui non è del tutto contento.
Per cominciare a Sky ha raccontato la situazione che si è andata a creare con Francesco Bagnaia e Jack Miller: “Ho fatto due giri in quel run, al T4 ho trovato Diggia in mezzo che andava più lentamente e che stava preparando il suo giro. A quel punto il mio giro successivo era già lento. Ho fatto la 1 e la 2 all’interno, si vede che a quel punto Miller era dietro di me, io non l’ho visto. Non so quanto l’ho infastidito, mi ha cominciato a dire di tutto. Io ero fuori traiettoria e lui non si è accorto che arrivavano altri piloti come Pecco che provavano a fare il loro giro. C’è stato un po’ di casino. In un circuito nuovo queste cose possono succedere, visto che non sai dove fermarti”.
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Nel complesso ha poi commentato questo suo venerdì: “È stata una giornata un po’ difficile. È vero che in un giro siamo riusciti a mettere tutto insieme e siamo in Q2 che è molto importante, ma non ho trovato il feeling di altre volte. È un circuito dove faccio anche io un po’ di fatica, è troppo lento per il mio stile di guida. Ho bisogno di circuiti più veloci e fluidi tipo Mugello, Barcellona e Aragon. Domani proveremo a fare un altro step”. Ora c’è da lavorare con la squadra per vedere come migliorare in vista della qualifica e poi della Sprint: “Faremo un paragone soprattutto con Marc (Marquez) che è andato molto veloce con la media usata nel suo secondo run”.
Alex ha poi descritto il tracciato, ammettendo cosa non gli piace: “La nuova chicane che hanno fatto al T3 (curve 12-13) rompe il ritmo del circuito. È vero che quella è la curva che fanno le macchine, ma è un po’ troppo piccola perché fino a quel punto la pista non è male. È più piccola delle altre e questo vuol dire che dobbiamo essere più bravi, ma è lo stesso per tutti, non dobbiamo cercare scuse. Il T1 è molto difficile, poi il T2, T3 e T4 sono abbastanza facili, ma quando hai un pilota che va molto più forte di te come Marc si deve imparare”. Sugli avversari da tenere d’occhio sulla lunga distanza non ha dubbi: “Saranno Marc, Fermin (Aldeguer) , Acosta. Stare davanti e fare strada all’inizio sarà importante”.
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