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10 lug 2025 (Aggiornato alle 12:16)
L'anno successivo Melandri torna in MotoGP, ma controvoglia: “A fine anno mi hanno obbligato ad andare in MotoGP e io non volevo. Gli dissi anche che avrebbero potuto darmi la moto migliore del mondo, ma se non sono convinto di una cosa, abbiamo già perso in partenza". Inoltre non era quella la condizione: "La moto non era pronta, era un Superbike ibrido, andavamo avanti con il telaio di Petrucci dell’anno prima che si crepava e saldavamo. A metà stagione gli ho detto che piuttosto stavo a casa, mi vergognavo ogni volta che uscivo dal box perché non credevo nel progetto, non mi divertivo. Quindi mi fermai”.
Melandri decise così di restare a casa, con le stesse motivazioni che l'avevano spinto a spostarsi in SBK qualche anno prima: “Tornare con una moto per stare nelle retrovie non ha senso. Quando nel 2010 andai via lo feci perché mi resi conto che ero solo un numero, non avevo più la possibilità di lottare per le posizioni che mi competevano, quindi scelsi di andare in SBK. Tornare non aveva senso, ero invece sicuro di giocarmi il titolo in Superbike perché ero molto veloce con Aprilia. Ero disposto anche a fare per loro i test gratis per la MotoGP nel 2015 se mi avessero lasciato in SBK, invece si impuntarono e niente”.
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