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Gianmaria Rosati
8 giu 2025
Pecco Bagnaia può finalmente sorridere di nuovo. Non è arrivata una vittoria ad Aragon, ma un terzo posto che ha comunque un peso molto importante, sotto tanti punti di vista. Dopo settimane difficili infatti tornare sul podio può rappresentare una piccola svolta, anche grazie a nuovi accorgimenti tecnici.
“Questo risultato è utile per il morale – apre Pecco a Sky - sia per me che per tutta la squadra. Negli ultimi tre weekend abbiamo lavorato al meglio ma senza concludere nel modo giusto per un motivo o un altro: ieri non sono riuscito a far funzionare la gomma anteriore, mentre oggi sono partito meglio e tutto è andato in modo migliore. La modifica di assetto effettuata stamane nel Warm Up ha funzionato: sapevo che una piccola cosa poteva aiutare, ho sentito maggiore confidenza con i freni e questo mi ha reso più competitivo”.
La novità tecnica è svelata dallo stesso Pecco, con la trasparenza che lo ha sempre contraddistinto.
“Non è un segreto: sono passato dai freni con diametro da 340 millimetri a quelli da 355. Prima in frenata faticavo a rallentare per via dei bloccaggi, non vi era modo di dosare la frenata, mentre ora riesco molto di più a dosarla, gestendo le fasi di ingresso. E’ una piccola cosa, ma che mi ha permesso di staccare più forte e gestire meglio l’ingresso. Non sono ancora al 100% perché in alcune curve non riesco a fidarmi dell’anteriore, sento dei movimenti, ma la direzione presa è quella giusta e domani ho il test per compiere un ulteriore passo in avanti”.
Tornando alla corsa Bagnaia analizza i primi giri, con la battaglia con Pedro Acosta a tenere banco, successivamente alla quale il piemontese ha velocizzato il proprio ritmo.
“Nei primi giri Acosta con la gomma dura riusciva a frenare molto forte, mentre io faticavo ad uscire velocemente dalle curve 10 e 17, almeno fino a quando non sono calate le gomme. Dopo essermi messo stabilmente davanti a lui sono riuscito a ricucire su Alex ed a gestire il ritmo: poter gestire meglio la frenata rispetto a ieri mi ha aiutato molto, ho evitato i bloccaggi”.
I segnali di ripresa sono evidenti, nonostante un tracciato dall’aderenza particolare come Aragon, che ha comunque regalato un sorriso a Pecco.
“Questa è una pista ostica, lo è stata anche l’anno scorso, e faccio fatica con le gomme nuove a fare la percorrenza che vorrei, dato che l’aderenza è un po’ a scatti e quindi la moto è più nervosa. Con il passare dei giri ed il calo delle gomme però è stato più facile mantenere una derapata costante, con più velocità a centro curva ed una moto più dolce nel momento in cui andavo a rialzarla”.
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