Il buon inizio di campionato di Fabio Di Giannantonio attende adesso un ulteriore salto di qualità nelle corde e nella potenzialità del pilota romano, apparso fiducioso alla vigilia del GP di Le Mans relativamente alla velocità e alla competitività che sa di poter fuori. In tal senso sono stati importanti i test svolti a Jerez, in cui Di Giannantonio e la sua squadra si sono concentrati sul trovare velocità specialmente a centro curva: "Abbiamo sempre avuto una buona frenata mentre ci è mancata un pò di velocità a centro curva, che è sempre stato il mio punto forte. Con le modifiche attuate a Jerez dovremmo aver migliorato questo aspetto, perciò ora è questo l'obiettivo, abbiamo tanti dati e stiamo cercando di ritrovare un pò di velocità in quel punto".
Il pilota romano si è soffermato sul lavoro di squadra, un aspetto ancora da affinare, rispetto invece ad un compartimento tecnico già estremamente competitivo: "Mi stupisce tanto la moto che sto guidando, la GP24, è una moto pazzesca, già l'anno scorso lo era, è una moto che sembra non avere punti deboli. Avere tempo per provare e testare è sempre positivo, io ho saltato alcuni giorni in inverno e questo sicuramente ha influito un pò sulla competitività, ad ogni modo disputare i week-end di gara ti aiuta a recuperare questo gap, ma non tanto in termini di fiducia con la moto, quanto di conoscenza con i membri del team, dal momento che anche la squadra è nuova. Andando avanti con le gare e i mesi ci conosceremo sempre più e saremo più efficaci".
In occasione dell'ultima partita di Serie A tra Roma e Fiorentina, Di Giannantonio è stato protagonista di un lungo applauso ricevuto dalla curva della sua squadra del cuore: "Sono stato sotto la curva della Roma, è stato un momento pazzesco, non sono tanti i piloti ad averlo fatto, penso solo Max Biaggi e l'anno scorso Jorge Martin con l'Atletico Madrid. Ricevere gli applausi della curva è sempre molto emozionante, sebbene la prima vittoria in MotoGP è un qualcosa di ancora più impattante. Sarebbe bello replicare il concetto di curva in MotoGP, sebbene in alcuni tracciati questa dinamica si crea in realtà".
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