Loris Capirossi: “Martin ha fatto bene a scegliere il numero 1” | Esclusiva

Loris Capirossi: “Martin ha fatto bene a scegliere il numero 1” | Esclusiva

Abbiamo chiesto al tre volte iridato cosa pensa della MotoGP attuale e di quella che verrà con un occhio alle classi d’ingresso che dovranno diventare più accessibili

23.01.2025 ( Aggiornata il 23.01.2025 16:01 )

Ospite come Brand Ambassador alla presentazione del Maurer Racing Team, Loris Capirossi ci ha parlato dell’importanza della sostenibilità delle classi più piccole, della responsabilità che Aprilia ha nello schierare il campione del mondo Jorge Martin e del rapporto che ci sarà tra Pecco Bagnaia e Marc Marquez in Ducati.

Capirossi: “Le entry class devono essere più accessibili”

Loris ricopre un ruolo fondamentale nella sicurezza del motomondiale, negli ultimi anni purtroppo sono stati diversi gli incidenti con esiti fatali in Supersport 300, uno dei motivi che ha portato la FIM a lavorare ad una nuova classe.

Penso che questo sia un cambio importante, come abbiamo visto nella Supersport 300 quando le moto sono poco potenti e tutto sommato facili vedevamo grupponi con piloti tutti vicini e quando è così diventa tutto più pericoloso. C’è stata la necessita da parte della federazione di cambiare le moto e secondo me è stata una scelta intelligente. Per primo perché sarà una categoria che avvicinerà di più alle moto che poi i piloti utilizzeranno come le Supersport o le Superbike e secondo me sarà interessante vedere il livello. Sulla carta Aprilia sembra la moto più competitiva dal punto di vista di quello che è già stato sviluppato e come diceva giustamente Tommaso Marcon quando togli potenza a una moto è più semplice mentre trovare potenza è sempre complicato”.

Non solo nel paddock della Superbike ma anche in quello della MotoGP la entry class nei prossimi anni cambierà, si è parlato di motori derivati dalla serie forniti da Ducati o Triumph a che punto è lo studio della nuova entry class del motomondiale?

Diciamo che stiamo ancora lavorando sul regolamento tecnico della futura Moto3, stiamo parlando con diversi costruttori per capire chi è il più adeguato e quello più interessato a questo progetto. La cosa che vogliamo fare è semplificare la classi d’ingresso per dare più possibilità ai giovani di crescere ma mantenendo dei costi accessibili. Il problema dei prototipi è che i costi triplicano e noi stiamo cercando di lavorare per rendere queste classi più economiche e aperte a tutti”.

Per quanto riguarda la MotoGP invece il cambio è ormai certo e arriverà presto.

I cambiamenti ci sono, nel 2026 ci sarà l’ultima stagione con le attuali MotoGP 1000, con un aerodinamica estrema e gli abbassatori. Dal 2027 il cambio sarà importante con il passaggio alle 850, con un’aerodinamica molto più semplificata e senza abbassatori, si ripartirà tutti da zero. Oggi i giapponesi sono un po’ in difficoltà anche se stanno investendo davvero molto sia Honda che Yamaha, sono le case italiane a farla da padrone con Ducati e Aprilia subito lì ma dal 2027 si ripareggeranno gli equilibri”.

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