All'inizio era la più difficile da portare al limite, mentre ora è la più competitiva della griglia: andiamo a ripercorrere la storia della Desmosedici fino ad oggi
12 dic 2024 (Aggiornato alle 09:25)
L'approdo in Ducati da parte di una leggenda come Valentino Rossi rappresentò una svolta epocale, ma non portò ai risultati sperati e il biennio 2011-2012 si rivelò il più complicato in assoluto per Ducati, che ottenne soltanto una manciata di podi con lo stesso Rossi ed il compianto Nicky Hayden nonostante i tantissimi sforzi profusi (con ben 7 moto diverse portate in pista) e numerosi cambi di telaio che nel corso degli anni passò dal traliccio allo scatolato in alluminio e poi al perimetrale che pur stravolgendo la Desmosedici non riuscirono a renderla vincente. Anche il 2013, con Dovizioso al posto di Rossi e l'arrivo di Bernhard Gobmeier come sostituto di Preziosi, non fu semplice, ma a partire dal 2014 qualcosa cambiò grazie all'arrivo di un volto in grado di far tornare in alto la Rossa.
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Stiamo chiaramente parlando di Luigi Dall'Igna, che una volta conclusa l'avventura in Aprilia arrivò in Ducati Corse come Direttore Generale. Il 2014 e il 2015 furono anni di assestamento in cui le innovazioni si susseguirono, tra le quali spicca l'arrivo delle appendici aerodinamiche (poi vietate dal regolamento e successivamente inglobate nella carena), ma fu nel 2016 che la Desmosedici tornò alla vittoria ponendo fine ad un lungo digiuno che durava dal 2010 grazie ad Andrea Iannone e al già citato Andrea Dovizioso, i quali ottennero un successo a testa rispettivamente in Austria e in Malesia. Un ritorno al successo che proseguì anche nel biennio successivo con l'arrivo di Jorge Lorenzo, che proprio con Ducati vinse le ultime gare della propria grande carriera prima del difficilissimo anno in Honda e del conseguente ritiro, e fino al 2020 con la coppia Dovizioso-Petrucci. Inoltre venne introdotto anche l'abbassatore (nel 2019), altro dispositivo che contribuì ad incrementare ulteriormente la competitività della moto italiana e ormai presente su tutti i mezzi in griglia, il quale verrà però vietato dal 2027.
Nel 2021 ci fu poi un'ulteriore (e ultima) rivoluzione con l'arrivo di Francesco Bagnaia, il quale ha sfiorato il titolo per poi vincerlo sia nel 2022 che nel 2023 entrando nel cuore degli appassionati, ma la moto non venne più stravolta, bensì soltanto affinata fino a diventare pressoché imbattibile. Da allora, in tanti sono riusciti a trionfare con la Desmosedici, specialmente nella scorsa annata in cui, oltre allo stesso Pecco, anche il campione di quest'anno Jorge Martin, Marco Bezzecchi, Enea Bastianini, Johann Zarco e Fabio Di Giannantonio hanno centrato almeno un successo. E adesso, si attende con ansia il 2025 in cui con il team ufficiale al fianco di Bagnaia ci sarà Marc Marquez: sarà un altro anno all'insegna delle Rosse?
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