MotoGP: Questione di gomme

Il nuovo pneumatico posteriore ha aumentato sensibilmente il grip al retrotreno, obbligando le Case ad adeguarsi nella progettazione  
della moto. E c’è chi, come la Ducati, sembra avere parecchia strada da compiere

Neil SpaldingNeil Spalding

15 mar 2020 (Aggiornato alle 15:57)

Suzuki 


La Suzuki mantiene la propria cautela in fase di sviluppo. È sempre raro vedere grandi stravolgimenti nei componenti che la Casa di Hamamatsu porta in circuito. L’anno scorso, per esempio, c’era stato il telaio interamente in alluminio, che di fatto era la versione 2018 non più avvolta dal carbonio. Tuttavia, quel componente non ha portato i miglioramenti sperati, e quindi il telaio 2018 ha fornito un ulteriore anno di servizio nel 2019. 

La Suzuki ci riprova con una nuova ciclistica tutta in alluminio: potrebbe essere la stessa provata un anno fa, e poi scartata, ma l’idea ora potrebbe avere un senso visto che sono cambiate le gomme, con la sostanziale modifica legata alle Michelin 2020. La Suzuki ha poi presentato un’ulteriore versione del motore quattro cilindri in linea, con un leggero aumento della potenza.

Questa versione della GSX-RR è decisamente competitiva, l’obiettivo sarà quello di risolvere il problema della qualifica, mentre in gara le prestazioni e il passo sono sempre stati eccellenti. Il guaio, però, è quando si parte troppo indietro in griglia e si è costretti a farsi largo a centro gruppo, mettendo così alla frusta le gomme. Una soluzione per evitare questo tipo di rimonte consentirebbe di compiere un salto di qualità. 

La Suzuki attende i progressi di Joan Mir, che ha chiuso in crescendo l’anno da rookie. Per aiutarlo, migliorando la distribuzione dei pesi sulla sua moto, al maiorchino è stato fornito un serbatoio differente e di maggiori dimensioni, in modo da garantire a Mir una posizione migliore in sella.  

La Casa ha poi attirato l’attenzione anche per un altro dettaglio: la moto provata dal tester Sylvain Guintoli emetteva uno strano odore, quasi di fibra di vetro, un fatto che si è ripetuto anche sulle moto degli ufficiali. Studiando la GSX-RR da più vicino, è stato possibile vedere un involucro resistente al calore a metà del tubo primario sul nuovo sistema di scarichi Akrapovic. E il materiale sembra proprio la fibra di vetro, e viene spesso sostituito. 

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