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Il nuovo pneumatico posteriore ha aumentato sensibilmente il grip al retrotreno, obbligando le Case ad adeguarsi nella progettazione
della moto. E c’è chi, come la Ducati, sembra avere parecchia strada da compiere
Neil Spalding
15 mar 2020 (Aggiornato alle 15:57)
A Valencia, la KTM aveva lanciato due nuove versioni del telaio con la “sezione ovale”. È stata la base della ciclistica utilizzata dal Team Tech 3 ma anche da Brad Binder, per il suo processo di apprendistato con la classe regina. Per Pol Espargaró, invece, è stato utilizzato un telaio evoluzione, con la sezione estesa in direzione del perno del forcellone. Un’idea per ridurre ulteriormente la rigidezza laterale. Nei test - che per la KTM sono stati di sei giorni, compresi quelli dello shakedown visto che la Casa austriaca ha le concessioni regolamentari - è stato usato un motore rivisitato, con un aumento della potenza.
Il profilo alare anteriore è stato rivisto: è stata provata una carena con una zona del cupolino differente, con nuove ali poste più in alto e parti esterne più frastagliate, con l’obiettivo di ridurre al minimo le turbolenze. Forme del genere sono rintracciabili anche sui lati dei Boeing 787...
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