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Marquez: "Futuro? So cosa mi serve. Aprilia veloce, ma Ducati è il riferimento"

Marc tra 2025 e GP di casa: "Ducati mi ha restituito il divertimento, cosa ho dato io a lei dovete chiederlo ad altri. Questa non è la mia pista, ma arrivo carico e curioso"

Gianmaria Rosati Gianmaria Rosati

23 mag 2024

Un casco speciale e tanta voglia di fare bene. Sono queste le “armi” con cui Marc Marquez si presenta a Barcellona, per il suo Gran Premio di casa. Un Gran Premio dove dimostrare ancora una volta il proprio valore ai vertici Ducati, nell’ambito dell’ormai famosa scelta del futuro compagno di Pecco Bagnaia.
 
“La mia situazione è certamente cambiata dall’anno scorso – apre Marc – e ora sto tornando su buoni livelli. So qual è la mia prima idea e cosa mi serve, spero di fare il massimo in pista per aumentare il mio valore. Ducati mi ha regalato la motivazione, la consapevolezza della mia velocità ed il divertimento. Vincere o meno è un’altra cosa, dato che vince uno e perdono tutti gli altri. Cosa ho portato a Ducati? Dovete chiedere a loro, io cerco di fare il massimo”.
 
In caso di mancato accordo con Ducati – ufficiale, Pramac o Gresini – Marc potrebbe anche virare su Aprilia, che da oggi è ufficialmente in cerca di un pilota.
 
“La Ducati ora è la migliore moto, o perlomeno quella che su ogni pista ha un potenziale alto. KTM ed Aprilia si stanno comunque avvinando, tanto che Vinales ha dimostrato che vincere è possibile. Qui a Barcellona può essere ancora la favorita, ma aspetto di vedere la GP24, dato che con la nuova carena potrebbe essersi avvicinata”.

Marquez su Barcellona ed Espargarò

Occorre però parlare anche del presente e dunque di Barcellona, un tracciato dove, nonostante la vicinanza a casa, Marc non si è mai espresso al suo massimo.
 
“Non è la mia pista preferita, anche se spesso sono stato la Honda più veloce. Sono curioso di capire il mio potenziale con la Ducati: arrivo a questo Gran Premio carico, ma ho vinto a Barcellona sono nei miei 2 anni migliori ossia il 2014 ed il 2019. Sono salito tante volte sul podio in questa pista, è vero, ma con più sforzo rispetto ad altre piste. In questa MotoGP bastano 2 decimi per essere fuori dalla Q2, quindi non è semplice”.
 
Il portacolori Gresini dedica poi un pensiero ad Aleix Espargarò, l’uomo del giorno.
 
“Aleix è il veterano della categoria, e se ha fatto questa scelta significa che è soddisfatto della sua carriera. Ha saputo soffrire e reagire, sviluppando moto e vincendo, quindi merita applausi. Sono passati tanti piloti con talento in questo paddock, ma nessuno con la dedizione di Aleix. Ha potuto decidere se continuare o meno, il che non è possibile a tutti”.

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