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1 set 2025
Quest'anno è avvenuto il debutto al Tourist Trophy a fine maggio dopo aver brillato al Manx GP 2024, ma per Maurizio Bottalico c'è stato anche il “battesimo” nel Classic TT con le moto d'epoca, a cui ha preso parte nella classe Historic Junior in sella ad una Honda CB350 K4 confrontandosi nuovamente con gli specialisti della corsa su strada per eccellenza. Affrontare i 60 chilometri del Mountain Course con una moto del genere ha rappresentato una sfida del tutto diversa rispetto a quella del TT, ma il road racer italiano è riuscito ad adattarsi immediatamente alle caratteristiche del mezzo, con cui ha concluso la gara (purtroppo accorciata ad un solo giro a causa del meteo) in nona posizione: ecco cosa ci ha svelato a riguardo.
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“Guidare una Superbike al TT mi ha messo subito a mio agio visto che uso quel tipo di moto ormai da anni e non ho dovuto modificare il mio approccio, limitandomi a prendere i nuovi riferimenti, mentre qui al Classic ho dovuto cambiare un po' tutto, è un altro mondo”, ci ha spiegato Maurizio una volta conclusa la corsa. “Queste moto sono poco potenti, hanno freni quasi inesistenti e sospensioni non all'avanguardia, ma al tempo stesso ti permettono di portare molta percorrenza in curva. Bisogna stare chiusi in carena il più possibile senza effettuare pieghe estreme o scomporre troppo la moto, fattori che mi hanno fatto tornare indietro nel tempo a quando, negli anni '90, correvo con le 125 nella Sport Production. In più, il rettilineo di Sulby con questa moto sembra così lungo che c'è il tempo di mettersi a cantare le proprie canzoni preferite (ride, ndr)”.
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