Dovizioso: “La prima frenata con il V4 è stata come un orgasmo. Io wild card? Non avrebbe senso”

11 set 2025
E’ un Andrea Dovizioso a dir poco entusiasta quello che parla al fianco della nuova Yamaha M1, che il forlivese ha sviluppato e fatto crescere un chilometro alla volta. Il collaudatore – e Rider Performance Advisor - della casa di Iwata ha raccolto con il massimo impegno questa nuova sfida, ed è consapevole che il lavoro sia tutt’altro che terminato.
“Credo che portare a battesimo una nuova moto sia una delle cose più belle che può vivere un pilota – apre Andrea – soprattutto in questo momento della mia carriera. Non dovendo cercare la prestazione non ho l’ansia dei piloti titolari, quindi posso godermi un progetto nuovo ed è una figata pazzesca”.
Quali sono state le sensazioni al primo test?
“Appena sono salito in sella ho capito che potevo frenare come volevo, cosa che con l’altra moto non riesco a fare, quindi per è stato come un orgasmo (sorride ndr). Non posso entrare nei dettagli ma questo ruolo, che mi permette di parlare con tanti ingegneri, mi sta facendo capire tante cose. Tutti credono di sapere tutto e i piloti spesso sparano senza sapere le cose nei dettagli, ma con gli ingegneri tutto ha una spiegazione e questo ti permette di imparare tanto. Da ex pilota approcci le cose in un altro modo ed è bellissimo lavorare in questa maniera: per come sono fatto e per il mio ruolo attuale ho la possibilità di lavorare con gli ingegneri e si capiscono un sacco di cose. Capire perché mancano certe cose nell’attuale M1 e trovarle in quella nuova è una figata”.
Dovi, le wild card e il V4 del futuro
Se domani ti chiedessero di correre con il nuovo V4 a Valencia quale sarebbe la risposta?
“Me lo hanno già chiesto più di una volta ma non avrebbe senso perché non ho più la velocità, ed inoltre ho girato poco quest’anno. Io e Fernandez ci siamo dovuti dividere i test mentre il prossimo anno ognuno avrà il suo programma, ma in generale non riuscirei a fare la prestazione che serve. Sarebbe bello per me ma non sarei veloce, quindi forse non sarebbe nemmeno bello. Augusto è nella situazione giusta perché è giovane, veloce e bravo a sviluppare, infatti ci stiamo trovando bene. Questo è il miglior modo per sviluppare”.
Il V4 è il futuro di Yamaha?
“Non posso rispondere ma deve essere così, perché vorrebbe dire che la nuova moto funziona. Siamo qui per velocizzare il processo, anche se sappiamo che la prestazione del weekend non può essere buona. Ci esponiamo ma non per fare risultato, bensì per accelerare il processo. Dove e quanto ho provato il V4? Sono dettagli che mi hanno detto di non rivelare, anche se non capisco perché (ride ndr)”.
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