GP San Marino 2014: l'ultima vittoria di Rossi (su due ruote) a Misano

10 set 2025
Il 14 settembre 2014 rappresenta una data indimenticabile per gli appassionati della MotoGP e, in particolare, per i tantissimi tifosi di Valentino Rossi che invasero la pista rendendola una “marea gialla” pur di acclamarne l'impresa sotto a quel podio che lo vide salire sul gradino più alto con una corsa assolutamente perfetta. Fu infatti il giorno dell'ultima vittoria del Dottore a Misano, in quel Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini che rappresentò un crocevia importante per una stagione sino a quel momento dominata da Marc Marquez e dalla Honda, ma anche l'ennesimo leggendario capitolo in una carriera straordinaria come quella del numero 46, celebrato come una rockstar sul tracciato situato a pochi chilometri dalla sua Tavullia.
GP Misano, Albani: "L'obiettivo è avvicinarsi al record di presenze. Rinnovo? Sono ottimista"
Il primo successo Yamaha del 2014
La corsa iniziò con Jorge Lorenzo al comando dopo essere scattato dalla pole position – a sua volta specialista di Misano, avendoci vinto nei tre anni precedenti – seguito da Andrea Iannone e lo stesso Rossi, con Marc Marquez in seconda fila. Ben presto prese il via una lotta a tre per il comando tra Lorenzo, Rossi e Marquez, con questi due in grado di scambiarsi la posizione più volte tenendo comunque il ritmo della Yamaha M1 di Jorge. Nel corso del quarto passaggio sarà poi lo stesso Valentino a prendere il comando, ma il vero colpo di scena arriverà pochi giri più tardi, quando nel tentativo di tenere il suo passo Marquez scivolerà alla curva del Rio spianando la strada alla coppia ufficiale Yamaha. Fu il primo errore della stagione per Marc in un'annata stellare, con ben dieci vittorie consecutive conquistate nei primi dieci Gran Premi, ma la caduta non si tramutò in ritiro visto che con l'aiuto dei commissari di percorso lo spagnolo riuscì a ripartire e a dar vita ad una disperata rimonta che lo portò fino al quindicesimo posto sotto la bandiera a scacchi, anche se nel frattempo al vertice la corsa prese le tinte giallo-blu grazie a Rossi e alla Yamaha.
Grazie ad una condotta di gara magistrale e priva di sbavature, Vale riuscì a porre un rassicurante margine di un paio di secondi sul compagno di squadra e rivale Jorge Lorenzo, mantenendo tale distacco pressoché immutato fino al termine della gara andando così a centrare una vittoria che mancava da giugno dell'anno precedente, quando ci riuscì nell'altrettanto amata Assen in Olanda. Fu inoltre la prima affermazione del 2014 per la Casa dei tre diapason, che pose così fine allo strapotere della Honda e dello squadrone HRC vincitore di tutti i Gran Premi precedenti con Marc Marquez e Dani Pedrosa, terzo classificato a Misano dopo aver battuto Andrea Dovizioso e la Ducati nella lotta per il gradino più basso del podio.
I capelli tinti il giorno prima, i segreti per vincere e... le feste: la Misano di Bastianini
Un “passaggio di consegne”
Il trionfo conquistato sul tracciato intitolato alla memoria di Marco Simoncelli diede ulteriore slancio a Rossi, che ad eccezion fatta per il ritiro di Aragòn, nell'ultima parte di stagione non scese più dal podio ottenendo anche un'altra vittoria in occasione del GP d'Australia a Phillip Island per chiudere l'anno da vice campione alle spalle del solo Marquez. Inoltre, con il primo posto di Misano – il terzo dopo quelli ottenuti nel 2008 e 2009, anni degli ultimi titoli mondiali in top class – Valentino divenne il primo pilota nella storia a raggiungere quota 5000 punti ottenuti nel corso della carriera.
Ironia della sorte, Rossi incrociò Marquez durante il giro di rientro e lo spagnolo si complimentò con il Dottore, con i due che all'epoca erano ancora in ottimi rapporti. Le vicende del 2015 incrinarono la situazione in maniera irrimediabile, ma a distanza di oltre un decennio quei complimenti si possono interpretare come un simbolico passaggio di consegne, alla stregua del sorpasso al Cavatappi di Laguna Seca nel 2013, dal campione di un'epoca a quello della successiva. D'altronde, entrambi continueranno a trionfare in terra romagnola: Marc ci riuscirà nel 2015, nel 2017, nel 2019 e nel 2024, mentre Rossi, passato alle quattro ruote, ha vinto nel GT World Challenge ogni anno dal 2023 ad oggi. Adesso, in MotoGP non c'è più Valentino ma il suo VR46 Racing Team e un grande risultato non è impensabile: non a caso, Misano è tuttora la casa della Marea Gialla.
Quiles: "Il lavoro è la chiave. Marquez? Non mi mette pressione" | ESCLUSIVA
Iscriviti alla newsletter
Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail
Commenti
Loading