10 set 2025
La stagione 2025 del Motomondiale è arrivata alla sua ultima gara nel Vecchio Continente prima del tour asiatico che vedrà i piloti impegnati in quattro Gran Premi nell’arco di cinque weekend. E chissà se il cambio di scenario porterà a un mutamento dei valori in una Moto3 fin qui contraddistinta dai colori spagnoli, dato che gli iberici hanno conquistato la totalità delle gare.
Moto3, Lunetta: “L'infortunio un colpo duro sia a livello fisico sia mentale”
Al Misano World Circuit però i piloti italiani hanno trionfato già in sette occasioni – la Nazione con più successi nella Moto3 davanti alla Spagna con tre e alla Colombia con due – l’ultima nel 2022 con Dennis Foggia, che sulla pista intitolata a Marco Simoncelli ha conquistato ben tre successi (i primi due nel 2021). Il romano del Team Aspar, dopo il podio conquistato al Mugello vuole tornare al successo che manca – a lui e in generale all’Italia della Moto3 – dal GP Thailandia di tre anni fa per arricchire un albo d’oro italiano che a Misano comprende anche Enea Bastianini, primo a far suonare l’Inno di Mameli per la categoria nel 2015, Lorenzo Dalla Porta nel 2018 e Romano Fenati con una doppietta nel 2017 e nel 2020. Sono proprio Foggia, Guido Pini e Luca Lunetta i primi a cercare di interrompere il dominio spagnolo.
I due Pata Talenti Azzurri Pini e Lunetta giungono al GP San Marino e Riviera di Rimini separati da pochi punti in classifica ma in momenti completamente diversi di forma. Il rookie toscano, dopo il necessario ambientamento nel Motomondiale, ha iniziato a farsi vedere costantemente nelle posizioni di vertice centrando la prima pole position a Brno, inoltre è reduce dal 6° posto di Barcellona, miglior piazzamento iridato. Di contro Lunetta, dopo il podio di Silverstone e il quinto posto di Aragón, è stato costretto al ritiro nelle successive tappe – Mugello e Assen – riportando proprio nella gara olandese una frattura poliframmentaria di tibia e perone destri. Dopo settimane di riabilitazione e dopo aver saltato quattro gare, il pilota romano della SIC58 Squadra Corse è tornato in gara a Barcellona testando soprattutto la propria condizione fisica, con il sogno di regalare a Paolo Simoncelli un grande risultato sul circuito intitolato al figlio. In vista poi del 2026 in Moto2 con la Boscoscuro.
Oltre a Foggia, Pini e Lunetta, a sfidare i big spagnoli sono altri tre piloti italiani: Nicola Fabio Carraro e Riccardo Rossi sulle Honda del Team Rivacold Snipers e Stefano Nepa sulla NSF250R della SIC58 Squadra Corse. Ancora fermo invece Matteo Bertelle, che dopo il gravissimo infortunio rimediato a inizio stagione è tornato ad allenarsi in moto, ma per rientrare in gara dovrà aspettare ancora qualche settimana. Presente anche il fresco campione d’Italia della Moto3, l’iberico Marcos Ruda, al via con il Team MLav Racing in collaborazione con Angeluss Management. Una presenza importante dato che Ruda porta in gara una speciale carena disegnata da Sakart, dedicata alle vittime di femminicidio, un messaggio di speranza e lotta contro la violenza di genere. L’iniziativa “No One More”, frase presente sulla carena di Ruda, è patrocinata anche dalla Federazione Motociclistica Italiana.
Jose Antonio Rueda arriva al Misano World Circuit da leader del campionato, assoluto protagonista della prima metà di stagione – con ben sette successi – tuttavia al rientro dalla pausa estiva il pilota del Team Red Bull KTM-Ajo ha visto il proprio vantaggio diminuire, complici le prodezze di Angel Piqueras (l’ultima a Barcellona) e Maximo Quiles, comunque ancora distanti in classifica. Rueda, soltanto quinto in Austria e Ungheria e poi beffato in Catalogna, vuole ribattere in una Misano che non gli ha portato bene nel Mondiale (lo scorso anno ha ottenuto sei punti in due gare). Al contrario Piqueras 12 mesi fa aveva trionfato ottenendo la prima affermazione iridata, per poi chiudere secondo alle spalle di David Alonso nel secondo appuntamento (il recupero del GP India). Quest’anno Piqueras, vincitore del mondiale Junior 2023, è già a quota quattro successi e sogna la rimonta ai danni di Rueda.
Altro osservato speciale è il baby fenomeno Quiles, che dopo aver dovuto saltare le prime due gare della stagione (non aveva ancora l’età minima di diciassette anni) ha esordito con la Top 5 ad Austin. Nemmeno il successivo infortunio ha fermato il pilota del Team Aspar, capace di salire sul podio al terzo tentativo, a Silverstone, e di vincere al quinto, al Mugello. Un primo successo iridato in Toscana proprio come il suo mentore Marc Marquez nel 2010. Da non sottovalutare poi David Muñoz, spesso oltre le righe in passato (12 mesi fa fece segnare due “zero” in Romagna) ma reduce da otto risultati utili.
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