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Francesco Allevato
29 giu 2025
Secondo podio dell'anno, ma soprattutto una gara pressochè perfetta; Marco Bezzecchi lascia l'Olanda con un bottino di tutto rispetto, impreziosito da una seconda posizione che fa morale e classifica, sintomatica di un livello prestazionale quest'oggi secondo solo ad un Marc Marquez nuovamente impeccabile. "Da metà gara in poi Marquez ha cambiato passo, mentre io ho iniziato a essere un po' più al limite. Nell'ultimo curvone a sinistra, la 15, lui mi dava sempre qualche metro. Io ero molto forte in staccata alla chicane, ma non ero mai abbastanza vicino per poterci provare davvero. Ho cercato di mettergli pressione, ma non ha mai commesso un errore. Negli ultimi giri ho iniziato a calare un po', ero arrivato al limite con la gomma posteriore. In ogni caso sono contento: era da tanto che non salivo sul podio sia il sabato che la domenica, è stato un grande weekend".
La soddisfazione del riminese, il quale ha visto da vicino la possibilità di battere Marquez e vincere, non può che essere lampante, come si evince dalle parole rilasciate ai microfoni di Sky Sport: "Gara bellissima, nonostante la partenza non sia stata delle migliori. Sono riuscito subito a passare Morbidelli all'inizio, poi mi sono messo dietro il gruppo dei più veloci, cioè i due Marquez, Quartararo e Bagnaia. Sono riuscito a recuperare qualche posizione e a superare Pecco, poi mi sono messo a spingere dietro Marc: lui era molto veloce. All'inizio gara eravamo in gestione, provavo a stargli dietro perché volevo monitorare la pressione della gomma. Non avevo mai provato la dura all’anteriore, perciò era tutto un’incognita".
Solo l'ultimo guizzo è mancato al pilota Aprilia, al fine di provare a sporcare l'ennesimo fine settimana perfetto del campione di Cervera. Sebbene sia sempre stato alla ruota della Ducati dell'otto volte campione di Cervera, Bezzecchi non è mai riuscito a tentare l'attacco decisivo: "Abbiamo lavorato tanto al box per correggere la mia guida e ha funzionato, però non riuscivo a provare il sorpasso, anche se ero sempre vicino. Ho spremuto la moto al massimo e sono contento. Era difficile superare Marc anche perché soffriamo ancora un po’ di stabilità nel veloce, quindi non arrivavamo mai con la stabilità giusta per tentare una staccata forte. Quando ho superato Bagnaia, ad esempio, lui non ha fatto la curva prima, cioè la 15, al massimo, mentre Marc faceva tutto molto forte: avrei dovuto tentare una staccata folle. In ogni caso ho imparato tanto da questa gara".
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