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Francesco Allevato
27 lug 2025 (Aggiornato il 29 lug 2025 alle 07:43)
Toprak Razgatlioglu non si ferma più e conquista la terza tripletta consecutiva, cogliendo in Gara 2 la nona affermazione di fila. "Già dal venerdì eravamo partiti forte, anche nella simulazione gara. Sabato invece ho usato una gomma diversa, la AC0 standard, che negli ultimi sei-sette giri ha avuto un forte calo. Per Gara 2 ho scelto un'altra mescola come tutti gli altri e il feeling è stato molto più costante. La differenza l'ha fatta anche il fatto che oggi la moto era migliorata: il freno motore lavorava bene in ogni curva". Questo successo coincide con la gara numero 1000 della storia della Superbike: "Per me, la Superpole Race è stata speciale. Era la millesima gara della storia della SBK e vincerla ha un significato enorme. Prima di andare in MotoGP, questa era una gara che volevo assolutamente conquistare. Una delle più importanti della mia carriera".
Il leader del campionato ha spiegato come ha analizzato e gestito la corsa, su uno dei circuiti che più preferisce: "Questo è sicuramente uno dei miei circuiti preferiti. Le curve lente, le staccate, le chicane: tutto si adatta al mio stile. Con le gomme di oggi ho potuto guidare più fluido e ho gestito meglio il grip. Ho girato in 1’39”5/6: è stato uno dei miei migliori ritmi di gara. Quasi la mia gara preferita. Io spingo sempre, cerco di fare il miglior tempo in ogni giro. Quando ho visto le nuvole scure arrivare, ho solo pensato a finire la gara: non volevo rischiare bandiere rosse, in quei casi l’unica cosa che conta è tagliare il traguardo. Alla prima curva ho sbagliato. Ho visto che gli altri erano molto fiduciosi in inserimento, con angoli di piega estremi. Alla curva 9 ho capito che stavano spingendo tutti al limite. In TV sembra bagnato, ma in realtà era asciutto. Quando ho capito che c’era grip, ho iniziato a guidare anch’io più forte".
Grazie al dominio mostrato a Balaton, l'alfiere della BMW allunga così in classifica mondiale, portandosi a 26 lunghezze di vantaggio da Nicolò Bulega: "Dopo Most ero a -39 da Nicolò, ora sono a +26. La BMW è migliorata un po’ nell’elettronica e nel grip, ma il telaio è lo stesso. La differenza, secondo me, l’ha fatta la pista: qui e a Donington, dove mi trovo bene, riesco a esprimermi al massimo. A Magny-Cours e Estoril voglio vincere ancora. Ad Aragon invece Ducati sarà molto forte, soprattutto Alvaro e Bulega". Infine, Razgatlioglu ha commentato il possibile arrivo del connazional Deniz Oncu, in Superbike: "Perché no? È giovane. Se va in Superbike o magari in MotoGP, gli servirà un po' di tempo per adattarsi, ma è un talento, credo in lui".
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