SBK: Rea vuole una Ducati privata nel 2026, Go Eleven pensa anche a Delbianco

Delbianco e Aegerter rivali in Go Eleven 

Se la strada verso il team Marc VDS non è troppo impegnativa, trovare il budget necessario per una seconda moto non sembra impossibile per la squadra belga che potrebbe anche puntare sull’immagine del sei volte iridato per chiudere il budget necessario all’operazione. Più complicata invece la strada che lo porta verso il team Go Eleven. Jonathan Rea, nonostante un palmares che in SBK nessun pilota può vantare, dovrà vedersela con diversi piloti molto più giovani e che permetterebbero dunque al team di programmare con più serenità anche le stagioni successive. È il caso della squadra di Gianni Ramello, con cui Jonathan Rea ha già avuto i primi contatti e che garantirebbe al team di proseguire con ambizioni elevate dopo il sempre più probabile addio con Andrea Iannone dall’altro garantirebbe al nord irlandese una Ducati Panigale V4 R in grado di vincere gare e lottare costantemente per le primissime posizioni. A complicare la trattativa Rea-Go Eleven però ci sono altri due nomi caldi del mercato SBK, il primo è quello di Alessandro Delbianco. Il leader del Dunlop CIV SBK sta dimostrando di aver raggiunto la maturità necessaria ad affrontare nuovamente il mondiale Superbike, a giocare a favore di DB52 oltre l’età anche il benestare di Remo Gobbi, patron Pata che rinnoverebbe così la fiducia nel team di Ramello. Occhio però anche Dominique Aegerter, anch’esso in uscita da Yamaha che resta spettatore interessato delle trattative provando ad infilarsi e trovare spazio su una delle moto più ambite di questo mercato SBK.