SBK, HRC ci crede: a “forza quattro” nei test di Portimao, ma i risultati...

Oltre a Vierge, in Algarve hanno girato con la CBR anche Gomez, Bridewell e il collaudatore Nagashima. I tempi non gli hanno sorriso, ma c'è la volontà di tornare in alto

Che il team ufficiale Honda sia ancora impegnato a cucire il gap che separa la supersportiva della Casa giapponese rispetto alla concorrenza (in particolare Ducati e BMW) non è certo una sorpresa, ma ad HRC va dato atto che l'impegno non è mai mancato. A dimostrazione di ciò ci sono gli scorsi test del mondiale Superbike disputati all'Autodromo Internacional do Algarve di Portimao (qui il report), dove pur avendo dovuto fare a meno di Iker Lecuona, ancora alle prese con il recupero dall'infortunio rimediato a Phillip Island, sono stati ben quattro i piloti impegnati nello sviluppo della CBR1000RR-R tra squadra ufficiale e Test Team.

Chiaramente il pilota di punta è stato il titolare Xavi Vierge, il quale è stato in grado di girare in 1'41''260 chiudendo la due giorni portoghese al dodicesimo posto con ben 83 giri all'attivo. Oltre all'iberico, però, sono scesi in pista anche il giapponese Tetsuta Nagashima, collaudatore ufficiale HRC, il vice campione spagnolo SBK Borja Gomez ed il campione 2023 del BSB Tommy Bridewell, tutti con il comune obiettivo di raccogliere quanti più dato possibile in vista del weekend di gara che si svolgerà sul medesimo tracciato il 28-30 marzo. Difficile aspettarsi una Honda particolarmente incisiva, ma non ci sarebbe da stupirsi nel vedere qualcosa in più rispetto ai piazzamenti ai margini della Top 10 ottenuti in Australia.

Vierge: “Dovevamo ritrovare il giusto feeling dopo Phillip Island”


Avevamo davvero bisogno di questi due giorni di test, perché dovevamo ritrovare il giusto feeling come nella preseason dopo un primo round a Phillip Island più complicato del previsto”, ha spiegato Xavi. “Non abbiamo girato quanto avremmo voluto per via del meteo, ma abbiamo comunque percorso parecchi giri provando diverse soluzioni dal punto di vista dell'elettronica e modificando il setup per far risaltare i nostri punti di forza”.

Rispetto allo scorso anno abbiamo fatto qualche passo in avanti, specialmente con le basse temperature, e mi sono sentito meglio rispetto all'Australia”, prosegue l'ex-Moto2. “La frenata e la velocità in curva non sono male, ma con il caldo spero non si ripresenti il nostro punto debole, ovvero la mancanza di feeling quando si spalanca il gas in accelerazione. Lavorando sull'elettronica sicuramente possiamo risolvere tutto e dobbiamo migliorare anche con la gomma da tempo, con cui mi trovo meno a mio agio rispetto a quella da gara. In ogni caso, era importante migliorarsi rispetto al primo round e ci siamo riusciti, perciò non vedo l'ora di affrontare il prossimo weekend di gara”.

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