Alvaro Bautista ha scritto una nuova pagina di storia del mondiale SBK ma anche e soprattutto della “rossa” di Borgo Panigale. Il pilota spagnolo dopo solo cinque stagioni nel mondiale supera la leggenda Ducati capace di conquistare oltre a tre mondiali anche il cuore dei ducatisti.

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Numeri impressionanti

Alvaro Bautista è alla terza stagione in Ducati, il debutto impressionante nel 2019 chiusa con 16 successi ed un mondiale perso per i troppi errori nella seconda parte di stagione hanno portato il pilota spagnolo in casa HRC dove in due stagioni non ha raccolto nessun successo ma solamente tre podi ecco il ritorno sulla rossa di Borgo Panigale. Negli ultimi 18 mesi Alvaro Bautista ha riscritto il libro dei record del WorldSBK, altre 16 vittorie nella stagione 2022 dove questa volta lo spagnolo ha conquistato il suo secondo titolo mondiale dopo l’alloro in 125 del 2006. I conti sono presto fatti, le 16 vittorie stagionali del 2019 e quelle del 2022 portavano Alvaro Bautista a quota 32 all’inizio di quest’anno ma in questo 2023 lo spagnolo sembra effettivamente esagerare: 21 successi nelle prime 30 gare manche stagionali siglando il nuovo record di vittorie in una sola stagione (con ancora 6 manche da disputare) e Troy Bayliss raggiunto e superato nella classifica dei più vittoriosi nella classe regina delle derivate di serie.

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Bayliss alle spalle, Fogarty nel mirino

Il sorpasso all’australiano è arrivato nella partenza numero 163 nel WorldSBK per Alvaro Bautista, il tre volte iridato si è ritirato nel 2008 con 152 partenze e proprio in quest’ultimo start è riuscito a conquistare la vittoria a Portimao con cui ha festeggiato lasciando poi il mondiale SBK il suo terzo titolo. Nel 2015 Bayliss tornò per due weekend in sostituzione di Davide Giugliano riuscendo a centrare una incredibile top10 a Buriram nonostante fosse lontano dalle gare da diversi anni. Con ancora 6 manche da disputare nel 2023, Alvaro Bautista potrebbe riuscire ad eguagliare un’altra leggenda Ducati: “King” Carl Fogarty fermo a 59 successi in SBK. Mettendo così il proprio nome sopra tutti gli altri piloti “rossi” del mondiale che la casa di Borgo Panigale ha vinto per 18 volte in 35 stagioni.

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