Dopo l’anno di debutto in crescita nella top class, l’italiano pare costretto a dover tornare in Supersport il prossimo anno, ma lui vuole altro
I programmi di Yamaha per il 2021 in Superbike sono chiari: nella squadra ufficiale il confermato Toprak Razgatlioglu farà coppia con il fresco campione iridato della Supersport, Andrea Locatelli. A vestire i colori del team GRT invece saranno l’americano Garrett Gerloff, autore di buone prestazioni quest’anno, e la novità, il giapponese Kohta Nozane. È dunque palese che fuori dai piani della casa di Iwata sia rimasto Federico Caricasulo.
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Vice-campione del mondo nel 2019 in Supersport, quest’anno il ravennate ha debuttato in Superbike con il team GRT e con la Yamaha ha ottenuto come miglior risultato il nono posto (firmato in cinque occasioni). La sua è stata una stagione di studio e in crescendo, pur non essendo arrivato ai livelli del compagno di squadra Gerloff, che è andato a podio ben tre volte. Caricasulo resta comunque un pilota interessante per Yamaha e benché ci siano ancora diversi posti liberi in SBK, forse le opzioni più concrete le ha in Supersport, dove ha corso dal 2016 al 2019.
Come lui stesso aveva ammesso nella nostra intervista di settimana scorsa, ha diverse opzioni in Supersport con team di alto livello, dove potrebbe tornare a lottare per il titolo ed essere un protagonista. Ma la sua intenzione principale è quella di restare in Superbike, continuare qui il percorso di crescita che ha appena iniziato e consolidare qui, tra i grandi, la sua presenza. A questo punto con Yamaha o meno.
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