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SBK Australia, cosa succede a Davies?

Sul circuito australiano soltanto Alvaro Bautista è riuscito ad ottenere il meglio dall'arma totale di Ducati. "Non siamo ancora dove vogliamo essere", dice Davies dopo un weekend deludente
SBK Australia, cosa succede a Davies?

Fiammetta La GuidaraFiammetta La Guidara

26 feb 2019

Quando abbiamo chiesto a Chaz Davies cosa pensava dell’arrivo di Alvaro Bautista eravamo a EICMA e il britannico ci ha risposto che era felice di avere un compagno di squadra competitivo, perché questo avrebbe innalzato l’asticella della sfida e sarebbe stato uno sprone in più. Chissà cosa risponderebbe oggi, senza dover essere ‘politically correct’.

Di certo c’è che un combattente come lui non può essere contento di aver portato la sua Ducati Panigale V4R al decimo posto come miglior risultato, quando il suo nuovo compagno di box, che viene sì dalla MotoGP ma è un rookie in Superbike, ha messo a segno tre vittorie e la Superpole.

IL PARERE DI DALL'IGNA - Ma cosa succede a Chaz Davies? Il direttore generale di Ducati Superbike Gigi Dall’Igna ha detto che “Chaz ha avuto un inverno tribolato per via delle condizioni fisiche. Non è mai riuscito ad andare forte nei test ed era difficile che potesse trovare un set up vincente per la gara. Abbiamo evidenziato che c’è tanto lavoro da fare con lui e cercheremo di farlo nelle prossime gare” (Leggi qui)

E lui, Chaz Davies, come giustifica questo calo di prestazioni?

Il sabato di Phillip Island ha dichiarato che gara1 è stata “piuttosto deludente. All’inizio mi sentivo a mio agio con la moto e dopo una partenza abbastanza buona sono riuscito a mantenere il passo insieme ad un gruppetto di altri piloti. A un certo punto è però calato in modo massiccio il grip al posteriore ed improvvisamente mi sembrava di guidare sulla sabbia: dobbiamo analizzare bene i dati per capire il vero motivo”.

SULLA DIFENSIVA - Davies è già sulla difensiva e precisa: “So come gestire una gara a Phillip Island e credo di aver guidato in maniera relativamente conservativa per molti giri, ma il problema è arrivato comunque a due terzi della distanza di gara in modo inaspettato”.

Dopo gara2 Chaz Davies ha dichiarato “Non siamo ancora dove vogliamo essere, a dire la verità. Stamattina abbiamo fatto qualche progresso ed ero abbastanza soddisfatto. Nel pomeriggio invece volevamo provare qualcos’altro ma siamo tornati al set-up che conoscevamo perché non avevo molto feeling. Dobbiamo analizzare bene i dati nei prossimi giorni per arrivare alle prime prove di venerdì con un assetto di base più soddisfacente.

Anche lo scorso anno abbiamo avuto dei test travagliati ma poi in gara sono stato molto più competitivo. Continueremo a lavorare duramente per preparare nel migliore dei modi il weekend di gara”, promette Davies.

Non ci resta che attendere il prossimo round.

 

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