SBK Assen, gara2: Rea è il re di Assen

SBK Assen, gara2: Rea è il re di Assen<br />

Il nordirlandese, alla gara numero 200 in SBK, conquista la 10 vittoria in carriera sul circuito di Assen (45 totali). Stavolta a fare il “Davies” è Sykes (che perde per 25 millesimi) mentre terzo arriva l’altro britannico della Ducati

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30.04.2017 14:28

Jonathan Rea è sempre più padrone della Superbike. Il nordirlandese della Kawasaki, campione del mondo in carica, al termine del quarto round stagionale guarda tutti dall’alto. Da molto, in alto. Oggi, sul circuito di Assen, ha festeggiato quota 200 gare in Superbike. Di queste, ne ha vinte ben 45 (quasi un quarto), 7 solo quest’anno e 10 sul circuito che più ama.

QUESTIONE DI FEELING - Si è visto nel giro d’onore al termine dell’ennesima doppietta, quale sia il rapporto che lega Jonathan a questa pista e alla gente olandese. Un rapporto che arriva da lontano, dai tempi delle sue vittorie in sella ad una Honda “datata” quando correva per il team (olandese, appunto) Ten Kate. Ad Assen, Johnny con la CBR viveva pochi rari momenti in cui, prima di passare alla Kawasaki, riusciva a salire sul primo gradino del podio.

DUELLO - I competenti appassionati olandesi andavano in visibilio per quel nordirlandese “olandese d’adozione” e lo fanno anche oggi che le vittorie di Rea sono all’ordine del giorno. Ma, si sa, sulla pista di “casa” è sempre speciale. 
Oggi, il leader della classifica ha provato ad andare in fuga (nonostante il forte vento che ha condizionato le prestazioni dei piloti e messo in difficoltà le gomme e le loro temperature) ma se ieri era stato Chaz Davies a provare a rendergli la vita difficile, stavolta la parte dello sparring partner l’ha fatta Tom Sykes. 

TOM C’E’ - L’ex-iridato è riuscito a risolvere i problemi di eccessivo consumo delle gomme che l’avevano relegato ieri ai margini del duello tra Rea e Davies e, grazie ad una parte finale di gara davvero consistente, si è giocato la vittoria fino all’ultimo metro. Centimetro, meglio. Sul traguardo, grazie ad un’ultima “esse” affrontata da manuale del motociclismo, si è presentato con soli 25 millesimi di svantaggio rispetto al compagno di squadra.

DAVIES IN DIFFICOLTÀ’ - Un soffio, appunto, che gli ha negato la gioia della vittoria ma che ha sancito un nuovo “risveglio”, importante in vista della prossima sfida di Imola. A fare il Sykes, invece, è stato Chaz Davies, oggi in grande difficoltà con una messa a punto che non gli ha permesso di lottare con la “coppia verde”. Un terzo posto migliore dello sfortunato “zero” di ieri ma che vale poco per una classifica già compromessa: Rea, infatti, torna da Assen con 64 punti di vantaggio su Sykes e ben 84 su Davies. Quasi 100, invece, lo separano da Marco Melandri.

MACIO A TERRA - Il ravennate è andato giù a metà gara, nel tentativo di recuperare preziose posizioni dopo una partenza così così. Non è stato un gran week-end, per Macio: ieri ha agguantato il terzo posto “grazie” al ko tecnico del suo compagno di squadra (ma non era mai stato in grado di impensierire gli altri tre rivali principali) e oggi è stato sfortunato protagonista di una caduta che ha compromesso la sua gara…

YAMAHA SEMPRE MEGLIO - Bella, invece, è stata quella del padrone di “casa” Michael Van der Mark. L’olandese, in sella alla Yamaha R1 ufficiale, ha chiuso a soli tre secondi da Davies e si è messo alle spalle il compagno di squadra Alex Lowes. Che ha completato un’altra ottima prestazione per la moto di Iwata, nella top five con entrambi i piloti.
Chiudono i primi dieci Leon Camier (di nuovo nella zona alta con la MV Agusta), Jordi Torres con la BMW Althea (settimo dopo lo sfortunato finale di ieri, quando si trovava quinto), Laverty in calo negli ultimi giri e le due Honda di Hayden e Bradl, a 21 e 21 secondi dal vincitore. 

CADUTE AZZURRE - Per i colori azzurri, Alex De Angelis ha conquistato un punto iridato con la 15esima posizione di oggi, seguito da Badovini e De Rosa. Da segnalare, tra le cadute, anche quelle di Lorenzo Savadori (a metà gara, mentre si trovava in lotta per la top five) e di Riccardo Russo.

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