Dal nostro inviato ad Aragon: Giulio Fabbri
ALCANIZ - Ad
Aragon sta sorprendendo un po’ tutti
Jonathan Rea (nella foto), che anche nel
secondo turno di prove del venerdì è stato il più veloce in pista. Nonostante la
CBR non sia la moto più veloce sul dritto, il nordirlandese, con la gomma più soffice, è stato in grado di migliorare il primato fatto registrare nel mattino.
Rea è in forma, quando non è in moto è in giro per il paddock in scooter col figlio e sa di avere una moto che, rispetto allo scorso anno, ha fatto un bel passo in avanti.
Al di la del
secondo tempo di Sykes, che è sempre stato velocissimo ad
Aragon, continuano ad essere
veloci le Ducati, che sul finale, con la gomma soffice, si sono portati a ridosso i Rea.
Davies è terzo a meno di 4 decimi da Rea e
Giugliano quinto a poco più di mezzo secondo, subito dietro a Baz.
Gli unici piloti che non si sono migliorati sono stati i due portacolori dell’
Aprilia. Sia
Melandri sia
Giuntoli, però, non hanno montato la gomma nuova, avendo utilizzato una SC0, ovvero la copertura soft, già nella mattina.
La
Suzuki, protagonista in Australia, continua ad essere un po’ indietro.
Laverty si è piazzato in ottava posizione a quasi otto decimi da Rea, mentre
Lowes in undicesima, dietro alla
Ducati EVO di
Niccolò Canepa, decimo a quasi un secondo e sette.
Aragon sta inoltre confermando il
livello di competitività di questa Superbike, che vede
nove piloti in nove decimi. Se a Phillip Island era una condizione quasi normale, per via delle caratteristiche del tracciato, di certo non lo è ad Aragon, dove il lungo rettilineo mette in mostra i limiti delle moto più lente, leggi
Honda e
Ducati, che fino ad ora hanno stupito.
