ISTANBUL - «Solo un miracolo mi rimetterebbe in gioco per il mondiale». Marco Melandri è disarmato. Voleva recuperare terreno su Sykes a Istanbul, dove ha vinto due volte in MotoGP.
E invece i due piazzamenti (secondo e quarto) ottenutio, hanno fatto salire il suo ritardo da 30 a 33 punti. «In gara 1 ho perso molto tempo nei primi giri. Purtroppo con le gomme nuove la nostra moto è nervosa e sul rettilineo, durante il primo giro, ho dovuto chiudere un po‘ il gas perché si muoveva troppo.
Dopo dieci giri, con meno benzina, è diventata più facile da guidare e a quel punto ero abbastanza veloce da poter raggiungere il gruppo dei primi. Quando ho passato Sykes, Laverty era già troppo lontano e per me. Dopo gara 1 abbiamo fatto alcune modifiche al set up ma, probabilmente per il caldo, il grip è calato.
Abbiamo tentato di stabilizzare la moto lavorando sul posteriore ma è andata peggio. Ho iniziato a far fatica con l’anteriore, non riuscivo ad avere la stessa velocità nell'inserimento in curva e ho avuto qualche difficoltà in frenata. Mancano tre gare alla fine e, anche se non sarà facile, voglio fare il massimo in ogni gara».
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