MONZA – Al Paddock Show, dove di consueto si fanno le interviste dopo gara, i tifosi di Max Biaggi erano in abbondanza. Tutti per il romano dell’Aprilia, penalizzato per un dritto alla prima variante, quando era al comando. A spiegare cosa è successo è stato Marco Melandri, secondo in gara dietro a Laverty. “Quando si taglia la prima variante, bisogna passare su di una corsia bianca segnata sull’asfalto. Si vede, e così hanno fatto tutti”.
Il pubblico allora non ha risparmiato i “boooh” e Marco ha ripreso la parola: “giovedì c’è stata una riunione nella quale è stata spiegata la procedura. Non era obligatoria, ma Max non c’era”.
Il primo a calmare gli animi dei tifosi di Max è stato Michel Fabrizio: “ragazzi, oggi ha vinto Biaggi. Però abbiamo sudato tutti e tre (indicando se stesso, Melandri e Laverty, ndr), quindi meritiamo rispetto”.
Finita la diatriba con i tifosi, Michel ha continuato: “oggi sono contentissimo del risultato. Mi sarebbe andato bene anche il quarto posto, ma quando ho visto segnalato il ride trough a Biaggi ho un po’ tirato i remi in barca. Con Haga è stata una lotta bellissima, ci siamo dati anche qualche sportellata. Miller è una pista che mi piace, sono sempre andato bene e anche se è veloce è più guidata di Monza. Il fatto è che noi arriviamo sempre un po’ tardi, perché essendo da solo in squadra devo provare tutto io e quindi mi servirebbe più tempo”.
La parola torna poi a Melandri: “è stato davvero dura oggi. In Gara 2 siamo tornati ad un assetto più standard, che mi ha permesso di essere più veloce, anche se la moto è tornata a muoversi davvero tanto. Dobbiamo lavorare per trovare un assetto standard migliore. Il Miller per me sarà tutto da scoprire e guardando dalle immagini della TV sembra che si possa adattare bene al mio stile di guida. Per quanto riguarda Eugene (Laverty, ndr), devo dire che sta andando davvero forte”.
Eugene Laverty è visibilmente provato e commosso. La doppietta di Monza è stata davvero entusiasmante per l’irlandese della Yamaha: “ancora non riesco a crederci. Dopo la partenza, dove sono stato costretto a chiudere il gas per evitare la moto di Rea, ho cercato di stare calmo e di recuperare. Una volta arrivato dietro a Marco ho deciso di stare dietro fino alla fine, per cercare di batterlo sul finale. E ce l’ho fatta! Il Miller mi piace molto, ma vincere sarà difficile”.
Leggi la cronaca di gara 2
Leggi la cronaca di gara 1
Link copiato