SBK, Razgatlioglu: "Per il mio dito farò 260 km al giorno, ma ne vale la pena"

SBK, Razgatlioglu: "Per il mio dito farò 260 km al giorno, ma ne vale la pena"

Toprak spiega: "Dopo il test farò fisioterapia a Istanbul, che dista 130 km da casa mia, ma si tratta del dito con cui freno. Ora uso un guanto speciale, vorrei essere al 90% per l'Australia"

28.01.2025 ( Aggiornata il 28.01.2025 18:52 )

Vedere Toprak Razgatlioglu a Portimao è stata una prima notizia. Vederlo immediatamente in cima alla lista dei tempi è stata la seconda. Forse ancora più incredibile, dato che il turco ha confermato di essere ancora in fase di recupero dall’infortunio al dito, che sembra poterlo tenere occupato addirittura per mesi.
 
“Miglioro lentamente un giorno dopo l’altro – ha raccontato il turco al sito ufficiale SBK – ma avevo bisogno di guidare la nuova moto e di migliorare. Non sono ancora al 100% ma spero di guidare presto come il vero Toprak. Il problema principale è in frenata, specie in una pista con frenate violente come Portimao. I dottori dicono che dopo tre mesi dall’operazione mi sentirò nuovamente normale, ma l’obiettivo è arrivare a Phillip Island al 90% della condizione, dato che è un round per me molto importante”.

Razgatlioglu e i due guanti diversi

In casi come questi occorre correre ai ripari anche dal punto di vista dell’abbigliamento tecnico, cosa che il campione in carica ha già fatto.
 
“Ho due guanti diversi, che spero possano aiutarmi sempre di più: uno è per frenare con due dita, l’altro per la classica frenata con un solo dito. Oggi era importante non cadere, quindi non serviva rischiare. Del resto questo è l’ultimo test prima di Phillip Island e quindi è fondamentale lavorare su asseto e moto in generale”.
 
Terminata la due giorni portoghese il piano di Razgatlioglu è già chiaro, con tanta strada da fare sia fisicamente che metaforicamente.
 
“Dopo il test andrò subito in Turchia per fare fisioterapia. Quest’ultimo la svolgerò a Istanbul, a 130 chilometri da casa, e dovrò fare questa strada tutti i giorni. Il dito con cui frenare però è importante quindi farò questi chilometri senza problemi”.

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