La storia di Ducati nelle derivate è ricca di pezzi pregiati e successi: ecco un viaggio tra i modelli più iconici di Borgo Panigale
Se si pronuncia la parola Superbike di fronte ad un appasionato, difficilmente questo non penserà subito alla Ducati. La casa di Borgo Panigale del resto è legata a doppio filo alle derivate di serie, dove ha ottenuto molteplici successi durante l'intera storia del campionato, con il primo titolo datato 1990 e l'ultimo - ad oggi - firmato nel 2023.
Davanti a cotanta storia è giusto quindi fermarsi per un attimo, per analizzare alcuni dei modelli che hanno fatto la storia di Ducati in Superbike, nonchè hanno caratterizzato la crescita della casa bolognese.
La cavalcata Ducati in Superbike parte con la 851, presentata nel 1987. Progettata da Massimo Bordi e Gianluigi Mengoli, aveva nel motore bicilindrico a 4 valvole raffreddato ad acqua il suo aspetto più peculiare e funzionale. 102 cavalli – nelle prime versioni – uniti ad un telaio a traliccio, per un modello destinato a diventare il più importante tra quelli a quattro tempi dell’epoca.
La moto che scese in pista nel mondiale Superbike – nel 1988 – poteva contare su uno speciale kit Superbike, che portava i cavalli a quota 120, oltre che alla presenza di un forcellone con capriata di rinforzo e dei cerchi da 17” in magnesio. L’impatto in pista della 851 fu subito massiccio, con Marco Lucchinelli capace di vincere (nella classifica combinata) al debutto in quel di Donington. Due anni dopo per la 851 e Ducati arrivò anche il titolo mondiale, grazie a Raymond Roche e le sue otto vittorie stagionali. Nella stagione successiva la 851 fu sostituita sul mercato dalla più potente 888, comunque simile alla sorella “maggiore” sia nel design che nelle caratteristiche tecniche.
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