Come nel 2023 la decisione di Alvaro in merito al suo futuro indirizzerà il mercato: Andrea sogna la V4R rossa, ma il piano B potrebbe già esserci
Tutti – o quasi – in attesa di Alvaro Bautista. Il campione del mondo in carica infatti non detta legge solo in pista – dove in questo 2024 la concorrenza non manca – ma anche fuori, ossia per quanto concerne il mercato, un po’ come un anno fa. Riavvolgendo il nastro SBK, infatti, è facile ricordare come la scelta di Alvaro di continuare – comunicata alla vigilia del quarto round – diede il via alle successive mosse di mercato in ottica 2024, ed in questi mesi la scena è destinata a ripetersi.
“Non ho fissato una deadline, anche se ovviamente non aspetterò sino a fine anno” ci ha raccontato Alvaro a Phillip Island in merito alle decisioni sul futuro, ma siamo certi che qualche considerazione insieme ai suoi uomini più fidati sia già stata fatta. Scampato il pericolo relativo ai postumi dell’infortunio di Jerez lo spagnolo ha ritrovato sorriso e velocità, il che ha certamente allontanato l’ipotesti del ritiro, con la carta d’identità – che quest’anno segnerà quota 40 anni – a fare però da contraltare. La scelta di Alvaro come detto toccherà anche altri piloti, a cominciare da Andrea Iannone.
Lo scenario è chiaro: Andrea è tornato in SBK spinto dalla passione e dalla voglia di prendersi più di una rivincita, affidandosi ad un team privato ma solido come Go Eleven e rispondendo immediatamente con i risultati a chi lo reputava ormai fuori dai giochi. L’appetito in questi casi vien mangiando, dunque il prossimo obiettivo di Andrea non può che essere quello di passare da un team indipendente Ducati a quello ufficiale, per dare l’assalto senza mezzi termini al suo primo titolo mondiale.
Facile di conseguenza capire come la decisione di Bautista sia di fondamentale importanza per Andrea, che potrebbe avere strada libera verso il team Aruba come trovarsi la strada sbarrata, considerato anche che il posto di Bulega è a dir poco solido. In caso di mancato approdo in Aruba per Iannone sarebbe ovviamente il caso di guardarsi intorno: una opzione è restare in Go Eleven, con un anno di esperienza ed un supporto Ducati di prim’ordine.
È lecito pensare però che la volontà dell’abruzzese sia quella di entrare in un team ufficiale, e l’altra struttura in grado di poter consegnare ad Andrea una moto in crescita ed un soddisfacente stipendio è… BMW. Un’ipotesi che al momento può sembrare lontana, ma non si deve dimenticare che già l’anno scorso la casa tedesca intavolò una trattativa con Iannone, ed un anno dopo può contare su un mezzo le cui quotazioni si sono decisamente alzate, oltre che su un budget da MotoGP.
BMW potrebbe così schierare un dream team da film, affiancando a Toprak Razgatlioglu un altro pezzo da novanta come Iannone, puntando dunque con due punte al titolo. Ducati Aruba, Go Eleven, BMW ed il sogno forse ancora non del tutto sopito della MotoGP: questi crediamo possano essere i pensieri di Iannone, ma prima occorre attendere il responso di re Alvaro.
SBK, Nicolò Bulega operato per risolvere la sindrome compartimentale
Link copiato