MISANO (Rimini) mercoledi 14 settembre – La Honda Ten Kate è pronta ad utilizzare l'acceleratore ride by wire sulla CBR-RR già a partire dal prossimo round di Imola (25 settembre). Nei test di Misano Jonathan Rea ha già promosso la nuova gestione motore, più complessa di quella utilizzata sulla quattro cilindri di Tokio fino alla gara del Nurburgring. Adesso la Honda aspetta il via libera dalla Federmoto Internazionale che dovrebbe pubblicare nei prossimi giorni la deroga al regolamento che permetterà l'adozione del ride by wire anche sulle moto che non lo utilizzano sulla versione stradale.
COM'E' LA SITUAZIONE – Riguardo l'elettronica la situazione attuale è molto complicata e dà adito a polemiche Le regole impongono l'adozione della stessa tipologia di elettronica montata sulla stradale ma solo Bmw, Aprilia e Yamaha hanno il ride by wire di serie. Ducati utilizza questo sistema solo in pista, fin dal 2008. Per aggirare la restrizione la marca italiana ha usato l'ingegno: il collegamento alla manopola del gas è elettronico ma le farfalle sono azionate da cavetti collegati al servomotore.. Quindi l'azionamento finale è meccanico ma il sistema è in grado di utilizzare tutti i più sofisticati controlli elettronici: trazione, partenza, antimpennamento, freno motore e molto altro. Honda, Suzuki e Kawasaki erano rimaste al palo ma con la liberalizzazione anch'esse potranno utilizzare l'acceleratore elettronico in gara.
IL SISTEMA HONDA – E' sviluppato dalla britannica Pectel PI, azienda del gruppo Cosworth, che forniva anche la precedente centralina di controllo e il relativo software. “Non c'è proprio paragone” ha commentato Rea. “Abbiamo gareggiato finora con un controllo di trazione molto rudimentale e la differenza era sensibile specie a gomme finite. Adesso anche sulla CBR-RR posso aprire il gas senza rischiare di mettermi ogni volta la moto per cappello.”
Paolo Gozzi