IMOLA – Max Biaggi è commosso quando parla del suo primo titolo della Superbike. È lui il primo italiano della storia a vincere il mondiale delle derivate dalla serie, in una giornata iniziata male, con un sofferto undicesimo posto.
“Oggi è stata una gara di un complicato… non la auguro a nessuno… Arrivato in griglia in gara 1 la moto ha fatto un verso strano… non saliva di giri… Così mi sono innervosito parecchio. Poi i tecnici hanno risolto il problema e in gara 2 è andata decisamente meglio. Diciamo che nella prima manche non mi era venuto il braccino… Poi qua vanno tutti molto forte”.
Poi Max ha continuato: “diciamo che questo è quello che sognavo da tempo. Sono arrivato tre volte secondo tra 500 e MotoGP e diciamo che era un po’ come se mi mancasse qualcosa. Oggi ho riempito quel buco. Questo non è solo il mondiale di Biaggi e dell’Aprilia, è il mondiale dell’Italia che vince. E questa cosa mi riempie d’orgoglio. Sono stato il primo italiano a vincere un titolo in 250 in sella ad una moto italiana, l’Aprilia e adesso replico in Superbike, dove sono il primo italiano della storia a vincere il titolo… in più con una moto italiana.
Sono convinto che se fossi stato meglio supportato in passato avrei potuto vincere altri titoli. Ogni anno mancava qualcosa e con l’Aprilia sono riuscito a creare il mio gruppo, perché per vincere non servono solo il pilota e la moto, ma anche il gruppo di persone che lavorano con te è importante”.
Poi Max è tornato alle vittorie di Monza e Misano: “quando vinci tante gare le cose si mettono subito bene e ti danno morale, ma le vittorie di Monza e Misano sono state speciali, soprattutto quelle di Monza. Quando guardavo le gare di Formula 1 e vedevo la Ferrari prima e seconda a Monza vedevo sempre una gran festa che un po’ invidiavo. Con la mia doppietta sono riuscito a fare altrettanto, a coinvolgere tutto il pubblico ed è stato speciale”.
Biaggi dopo è passato a parlare della RSV4: “chiunque salirà su questa moto si troverà un mezzo a punto e dovrà ringraziarmi… Sono io che ho fatto il lavoro sporco. Quando nel 2009 abbiamo iniziato a lavorare al progetto non avevamo un riferimento, era tutto nuovo per noi. Io e la mia squadra abbiamo fatto crescere questa moto e l’abbiamo portata al titolo iridato”.
Alla domanda se col secondo figlio Max andrà ancora più forte, visto che con l’arrivo della prima bambina il romano è andato più forte che mai lui ha risposto: “mah… vedremo. Oggi voglio godermi il momento, per il 2011 vedremo. Al momento non ho ancora firmato nulla quindi non so cosa accadrà”.
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