Alessandra Mancini, il Genio degli assetti | Io Guido da Sola

La 39enne è telemetrista per tre team differenti: "La passione di una vita"

Alessandra Mancini, il Genio degli assetti | Io Guido da Sola
© Matitaccia

Roberta Bogi PagniniRoberta Bogi Pagnini

25 apr 2024

Se dovessi riflettere sull’ideale di donna che incarna in modo perfetto il Motorsport al femminile, non potrei che pensare ad Alessandra Mancini. Trentanovenne di Roma, telemetrista, ho avuto il piacere di conoscerla anche se per il momento soltanto telefonicamente.

Alessandra, che già desideravo intervistare per il ruolo che svolge all’interno del 511 Racing Team e non soltanto, durante la chiacchierata mi ha raccontato così tante sfaccettature del suo lavoro e di quello che fa per il motociclismo al femminile da lasciarmi a bocca aperta.

La passione di Alessandra Mancini


“La mia passione per le moto – mi ha detto – è nata e cresciuta grazie a mio padre Giancarlo, ex pilota di Motocross che ha lavorato anche nella Velocità. Lo seguivo sempre in circuito, ma non ho mai sognato di fare la pilota, mi piaceva quello che c’era dietro le quinte. Così ho studiato ingegneria meccanica. Mi affascinava questo mondo legato ai motori. Ed ecco che dopo la laurea Alessandra ha iniziato a lavorare per il team del padre, per poi operare anche in altre squadre fino ad allestirne una propria insieme al marito: “Al momento lavoro per tre team diversi – ha proseguito – il nostro che si chiama Xgear, il 511 Racing team e il Team ProDina. Il mio lavoro è legato all’elettronica: sulla moto ci sono sensori che registrano i comportamenti di alcune parti del mezzo stesso. In gergo vengo definita telemetrista, ma si tratta di un lavoro di acquisizione e interpretazione dati attraverso dei software per poi, insieme a piloti e tecnici, scegliere il setting migliore”.

Alessandra mi ha raccontato inoltre che il suo sogno nel cassetto sarebbe quello di vincere un mondiale Superbike, ma non manca di sottolineare anche l’importanza del lavoro che svolge all’interno di un team femminile (il 511 Racing) e non soltanto: “All’inizio della mia carriera ho lavorato in tanti team maschili – ha concluso – vivendo anche situazioni non piacevoli, in cui facevo fatica a dover dimostrare perché, a prescindere, c’era una forma di pregiudizio. Adesso la situazione sta cambiando, sia per le pilote che a livello tecnico, e questo è molto interessante poiché l’apporto della figura femminile nel Motorsport può essere molto costruttivo. Per esempio nel 511 Racing Team siamo tutte donne, in più io faccio anche corsi di telemetria nel Motorsport. È qualcosa a cui tengo molto, sono corsi principalmente on line ma anche in presenza a Roma. Spero che sempre più ragazze si approccino a questa bellissima attività”.

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