EWC, Niccolò Canepa: “Locatelli ha fatto un grandissimo lavoro e non era facile” | ESCLUSIVA

Lo Sporting Manager di Yamaha fa il punto delle squadre post Suzuka con vista sul Bol d’Or del prossimo settembre e due battute su Delbianco e Razgatlioglu

EWC, Niccolò Canepa: “Locatelli ha fatto un grandissimo lavoro e non era facile” | ESCLUSIVA
© GPAgency

Marco PezzoniMarco Pezzoni

7 ago 2025

Se dal lato Yamaha Racing Team la 8h di Suzuka è stata estremamente positiva con il secondo posto alle spalle di HRC e il record della pista segnato da Locatelli, dal lato dei team del Mondiale Endurance, YART ed Elf Marc VDS-KM99 il bicchiere è mezzo pieno.

Ne abbiamo parlato con lo Sporting Manager di Yamaha Niccolò Canepa facendo il punto soprattutto su YART in vista del Bol d’Or. Canepa ha speso anche due battute su Delbianco e Razgatlioglu, in ottica Suzuka 2026.

Niccolò, partiamo dalle note belle di Suzuka, ovvero Andrea Locatelli

Andrea ha fatto veramente un grandissimo lavoro e non era facile. Prima volta per lui in una gara Endurance, prima volta a Suzuka, prima volta con la R1 e queste gomme, sono state tante prime volte. Sappiamo che non è una pista facile e soprattutto non è una gara facile perché ci sono tantissime moto in pista più lente, bisogna imparare i sorpassi, imparare a gestire gli stint lunghi con il caldo, la fatica. E’ una gara complessa, è sempre stata una gara difficile per tutti, è andato veramente bene. Siamo rimasti tutti veramente contenti, è in un grandissimo stato di forma ed anche in Superbike sta facendo molto bene, ha confermato il suo talento che già conosciamo.”

Poi ha fatto segnare anche il record della pista di Suzuka in gara…

Quella non è una cosa da poco. E’ andato vicinissimo alla pole già il giorno prima perché Zarco è andato ancora più veloce, i tempi quest’anno sono stati impressionanti da quanto erano veloci. In gara non ha mai mollato, è andato sempre veloce fino a fare il record della pista in gara, un tempo molto interessante. Per chi è stato a Suzuka sa che non è banale.”

Per Yamaha Racing un buon secondo posto al rientro dopo sei anni. Buono, no?

Assolutamente positivo, era il target fare il podio e ci sono ampiamente riusciti. Hanno ben figurato, sono stati in lotta. Non è stato facile tornare dopo sei anni e pensare di vincere subito, ma ci sono andati molto vicini. Ci sono feedback positivi da quella che è stata la Suzuka del 2025, vedremo in futuro cosa succederà.”

Dall’altra parte però c’è YART…Un ritiro che fa male in ottica Mondiale e un solo punto di vantaggio su BMW verso il Bol d’Or…

E’ stata una gara nella quale YART sarebbe potuta salire tranquillamente sul terzo gradino del podio perché, tolti HRC e Yamaha Racing, erano i più veloci, sono stati veloci tutta la settimana ed avevano il potenziale per fare bene. Purtroppo, una caduta li ha messi un pochino fuori gioco. Stavano recuperando finchè per un problema tecnico hanno dovuto terminare la gara in anticipo. Questo è un po’ un peccato perché sia a Le Mans che a Spa hanno fatto molto bene, vinta la 24h di Le Mans, diversi punti di vantaggio prima di arrivare a Suzuka. Adesso sono ancora leader del campionato ma con un solo punto di vantaggio e non è assolutamente facile, ci sono quattro o cinque squadre che si possono giocare il campionato al Bol d’Or in una 24h dai tanti punti interrogativi. Sono in forma, la moto funziona molto bene, sono andati sempre forte tutto l’anno, bisogna fare l’ultimo sforzo e cercare di vincere il Bol d’Or.

Sembrava di rivedere la 8h di Suzuka di due anni fa con il problema elettrico ad un certo punto della gara…

Mi ha ricordato subito quel momento lì con Karel a bordo pista. Le gare di Endurance sono difficili, YART stava facendo un record, dal 2023 sempre sul podio in tutte le gare. Sappiamo quanto sia difficile nell’Endurance non avere problemi e finire sempre sul podio, questo era un risultato eccezionale. Purtroppo, hanno interrotto questa striscia positiva, speriamo di riprenderla al Bol d’Or.

Con questo zero, il Bol d’Or è fondamentale perché il vincitore si prende tutto…

Sarà una gara decisamente complessa, sono rientrati in gioco Suzuki, Kawasaki. Ci sono BMW, Yamaha, Suzuki e Kawasaki che si giocano il titolo all’ultima gara, è sicuramente una grandissima cosa per lo spettacolo e per il campionato, un po’ meno per i ragazzi di YART sperando che riescano a gestire la gara e vincere il titolo.

Nel discorso dei team del Mondiale rientra anche KM99, una buona seconda 8h di Suzuka per loro…

Hanno fatto una bella gara, hanno fatto un po’ di fatica durante il weekend a trovare la giusta messa a punto e la velocità. In gara sono stati costanti, non hanno commesso errori e la cosa ha pagato perché sono finiti in Top 10, miglior team Dunlop, hanno fatto un gran lavoro. L’anno scorso sono arrivati secondi al Bol d’Or, speriamo possano ripetersi anche quest’anno.”

Legato a KM99 c’è anche Alessandro Delbianco, c’è qualche prospettiva di vederlo titolare?

“Sono scelte del team. Alessandro sta facendo un lavoro incredibile al CIV, sta andando veramente forte, non solo perché vince le gare ma come le vince e i tempi che sta facendo sono eccezionali, gli faccio i miei complimenti. Non voglio entrare nelle dinamiche dei team e di quali piloti schiereranno ma sarei davvero felice di vederlo correre in Endurance in pianta stabile in futuro perché se lo merita e può fare sicuramente una bella carriera e vincere dei Mondiali. Questo glielo auguro e spero che sia la sua strada per il futuro.”

A proposito di Razgatlioglu, vedergli fare una 8h di Suzuka come rivincita verso chi l’ha panchinato?

“A questo discorso non saprei come risponderti, è “FantaSuzuka” (ride). Sarebbe un sogno vederlo correre a Suzuka per Yamaha, mai dire mai. Però è un progetto di Yamaha Giappone e l’ultima voce in capitolo sui piloti ce l’hanno loro. Toprak la R1 la conosce molto bene ed è sempre riuscito a farla rendere al meglio, ci riuscirebbe anche a Suzuka.

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