EWC, Bonaldo: “Suzuka? Ci siamo presi una rivincita sulle sfortune di Le Mans e Spa” | ESCLUSIVA

Il team manager di Aprilia Revo-Nuova M2 rivive la storica impresa della 8h di domenica e pensa alla prossima tappa del Mondiale Endurance, il Bol d’Or

 

EWC, Bonaldo: “Suzuka? Ci siamo presi una rivincita sulle sfortune di Le Mans e Spa” | ESCLUSIVA
© Revo-Nuova M2 Racing Aprilia

Marco PezzoniMarco Pezzoni

7 ago 2025

Nella 8h di Suzuka di domenica si è scritta una importante pagina di storia per il motociclismo italiano. Oltre al secondo posto (con record della pista) di Andrea Locatelli alla prima apparizione alla “Gara delle Gare”, va registrato anche il terzo posto di classe Superstock del team Aprilia Revo-Nuova M2 Racing, al debutto assoluto sull’ottovolante giapponese.

Il risultato è stato reso possibile grazie ad una moto super competitiva, un lavoro enorme fatto da Kevin Calia, Simone Saltarelli e Flavio Ferroni oltre a tutto il team nella gestione dei pit stop. Un solo momento critico durante la gara, il problema elettronico che ha fatto spegnere la RSV4 in pit lane. Superato quel momento, la squadra ha ripreso la propria marcia andandosi a prendere un meritatissimo podio.

Abbiamo raggiunto telefonicamente il team manager della squadra Michele Bonaldo ed il team owner Enzo Chiapello, ancora in Giappone, che ci hanno raccontato tutte le emozioni della prima 8h di Suzuka in forma ufficiale. Ecco che cosa ci hanno detto.

Michele, raccontaci un po’ tutto

“È stata una trasferta dura, partendo dal lavoro che c’è da fare a casa, tutta la logistica, spedizioni, preparativi vari fino ad arrivare in circuito. Pensavamo di arrivare per far bene, in realtà martedì ci siamo accorti che sarebbe stata più dura del previsto. Non avevamo obiettivi, però quando si è in pista non si va per partecipare ma per provarci sempre. Ci siamo accorti però che era dura, stravolgendo il setting della moto abbiamo capito che la pista di Suzuka non c’entra niente con le altre piste europee, nemmeno come guida dei piloti. Ci siamo adattati avendo dei dati del team Tatara, insieme a Mirco ci siamo messi a lavorare fino a tardi e giovedì abbiamo trovato il setting ideale. Siamo soddisfatti, arrivare e fare subito top tre, siamo stati in testa alla Stock per un pezzo, siamo poi scesi secondi e terzi, penso sia il massimo che ci potesse capitare.”

Avete avuto anche un piccolo problema con la benzina se non sbaglio…

Era un problema elettronico. Purtroppo, la difficoltà di Suzuka è quella di scontrarsi con temperature ed umidità fuori dal normale, non siamo abituati a lavorare con la moto che aveva una temperatura al telaio di 95°C. Anche la nostra elettronica che non ha mai girato su questi posti, eravamo un po’ dubbiosi. Abbiamo avuto questo problema elettronico dovuto alle temperature, si è spenta la moto, abbiamo dovuto fare tre check quadro e si è riaccesa per fortuna.

La moto è la stessa di Tatara, vi hanno dato una mano durante il weekend?

Il team giapponese ci ha dato un grosso supporto sulla logistica, a livello tecnico loro avevano un tecnico Aprilia mentre noi il nostro Mirco. Ci siamo scambiati delle informazioni tra noi e loro e abbiamo trovato la via giusta entrambi. Noi abbiamo aiutato loro e loro hanno aiutato noi.

Qual è stato il momento più critico durante la gara?

Il momento più difficile è stato il primo stint di ogni pilota, erano tutti gasati. Poi quando sono arrivati al 25° giro avevano il vomito perché non siamo abituati a queste temperature ed umidità. All’ultimo stint c’è la gara a chi fa più stint, questa volta c’era la gara a chi ne faceva il meno possibile. I piloti sono stati bravi, i meccanici non hanno sbagliato un colpo, facevamo i pit stop in 1’05.”

Quanti stint hanno fatto i tre piloti?

Tre stint a testa. Calia nel suo ultimo stint ha alzato i tempi di 4”, Flavio nel suo di 5”, Saltarelli è stato il più costante di tutti. Il duro della gara è stato il punto di vista fisico dei piloti, una 8h è molto più semplice di una 24h.”

E’ un podio importante che in qualche modo vi rilancia in campionato

Più che altro è la prima volta che abbiamo avuto fortuna quest’anno. Le Mans è stata disastrosa per problemi tecnici e cadute, a Spa a funzionato tutto ma le cadute ci hanno rovinato la gara. Ci siamo presi una rivincita qui, nel campionato speriamo di chiudere tra i primi cinque. Adesso c’è il Bol d’Or, l’anno scorso siamo andati forte, eravamo secondi prima di rompere il motore. Abbiamo trovato degli sviluppi per il motore che fino ad adesso non ci ha mai abbandonato, quindi siamo fiduciosi.”

Un risultato che ci voleva vista la gioventù del progetto e l’essere team ufficiale di Aprilia nel Mondiale

Il bello del nostro team è che l’età media è di 27 anni tra meccanici e ingegneri. Siamo un team giovane, appena partiti, non abbiamo questa grande esperienza nell’Endurance ma siamo stati sempre davanti in tutte le gare, poi sfortune permettendo abbiamo raccolto i frutti solo qui a Suzuka. Siamo soddisfatti e speriamo di continuare a crescere.”

Insieme a Michele c’era anche il patron del team Enzo Chiapello, ecco quello che ci ha detto.

Enzo, rinnovo i complimenti per il risultato. Avete più o meno replicato il risultato di Cavalieri del 2023 anche se era con Tatara

Il gruppo di Tatara era tutto giapponese e per loro è stato più facile, per noi invece è stato tutto più difficile ma Bonaldo ha fatto un lavorone.”

Prima volta a Suzuka, prima volta da soli nell’Endurance, è una bella spinta per il Bol d’Or

“Sicuramente”

 

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