Il 16enne modenese ha vinto Gara 1 della SS300 al Mugello: "La sua vittoria ripaga gli sforzi profusi dalla nostra squadra" ha commentato il dt Trigila
Dai Trofei Motoestate al Dunlop CIV, con la stessa voglia di affermarsi e salire sempre più in alto. Giacomo Zannoni, talentuoso 16enne modenese, ha incantato tutti in Supersport 300 nella recente tappa del Campionato Italiano Velocità al Mugello, dove ha conquistato la vittoria in Gara 1 mescolando velocità, astuzia e la giusta dose di strategia. Un successo che ha ripagato gli sforzi del ragazzo e del team E&E Squadra Corse, compagine che si conferma essere un’autentica fucina di talenti.
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“Il nostro obiettivo è mettere il pilota nelle migliori condizioni per esprimersi, in un ambiente che lo metta a suo agio – le parole di Alessandro Trigila, direttore tecnico della squadra motorizzata Kawasaki – ripensando ai nostri trascorsi, avevamo già ottenuto risultati di rilievo con Roberta Ponziani nell’Europeo Femminile, mettendo in luce anche piloti come Gabriele Giannini, Mattia Martella, Samuele Marino ed Edoardo Savioli, ma salire sul gradino più alto del podio con un ragazzo così giovane come Giacomo è un premio per il nostro lavoro svolto in questi anni”.
“Giacomo è davvero giovane, ma sa indirizzare il lavoro nel box, è preciso nelle indicazioni tecniche e questo agevola il lavoro” ancora Triglia a proposito di Zannoni, pilota con cui spera di collaborare il più a lungo possibile. “Non ho mai avuto, in precedenza, la possibilità di fare due anni con lo stesso pilota, ma sarei felice se accadesse con Jack. Ci piacerebbe portarlo nella nascente Sportbike, ma staremo a vedere. È un ragazzo attento, preciso, che ragiona con la sua testa, in precedenza sfortunato, ma al Mugello ha vinto in maniera oculata e attenta studiando la strategia con minuziosità, non è stata una vittoria fortuita”.
“È stata un’esperienza particolare, perché mi aspettavo di fare fatica, avevo accumulato meno giri ed esperienza sul circuito rispetto ai miei avversari – il racconto di Zannoni a proposito dell’impresa compiuta in Toscana – nelle prove ero stato già veloce, ma poi in gara ho saputo giocare bene a livello di scia e all’ultimo giro sono riuscito a fare i giusti sorpassi per arrivare davanti a tutti. Il successo ha ripagato tutti i sacrifici compiuti da me e dalla mia famiglia per arrivare a cogliere questo risultato, assieme a quelli del team. Loro sanno cosa ho provato per arrivare sino a qui”.
Giacomo, raccontaci il tuo percorso prima di arrivare al Dunlop CIV SS300.
“Tutto è iniziato a Natale del 2014, quando chiesi una minimoto a Babbo Natale. Non sono più sceso dalla moto, ho trovato la mia valvola di sfogo, la mia famiglia mi ha sempre sostenuto in questo che definisco un gioco. Sono passato alle Ohvale, laurendomi vice campione Europeo, poi ho disputato alcune stagioni nella Supersport 300 del MES, poi sono arrivato al CIV nel 2023. Da quest’anno faccio parte di E&E Squadra Corse: è un team formato da belle persone, è come una famiglia, e sono davvero bravi nel fare il loro lavoro, mi trovo benissimo”.
Chi ti ha trasmesso la passione per le moto?
“Devo tanto ai sacrifici della mia famiglia e di mio padre Matteo, che mi segue sempre in pista. Lui vive nell’ambiente, ha ricoperto il ruolo di elettronico per team come Pedercini e Puccetti, ora lavora per Aviorace. È sempre stato nel mondo delle corse, ci ha sempre portato alle gare, ma senza spingermi a guidare. Sono stato io a chiederlo, ora lui mi ha accompagna nel percorso”.
Sei giovanissimo, e abbini l’impegno in pista con quelli scolastici. Come ci riesci?
“Studio da Tecnico meccatronico, è una scuola dura ma che dà soddisfazioni e prospettive. È difficile mettere insieme scuola e moto, ma finora ci sono riuscito. Ci ripenserò a settembre, adesso mi concentro sulle prossime tappe del Dunlop CIV”.
Quali obiettivi hai per il tuo futuro?
“Il mio obiettivo è passare a un monomarca propedeutico alla Sporbike, per provare a entrare nel Mondiale nel 2026. Al momento è solo un’idea, ma quella categoria sarà il futuro e spero lo sia anche per me”.
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