Herrin e Ducati nella storia: terzo trionfo consecutivo alla Daytona 200

Herrin e Ducati nella storia: terzo trionfo consecutivo alla Daytona 200© Brian J. Nelson

In sella alla Panigale V2, Josh è diventato il primo a vincere tre edizioni di fila. A podio anche le Suzuki di Escalante e Scott, in una corsa in cui è successo di tutto

09.03.2025 ( Aggiornata il 09.03.2025 09:45 )

E' successo davvero di tutto, nell'edizione numero 83 della 200 Miglia di Daytona: bandiere rosse, pioggia, colpi di scena, ma anche e soprattutto un vero e proprio risultato storico. In sella alla Ducati Panigale V2 del team Warhorse HSBK, Josh Herrin è diventato il primo pilota a riuscire nell'impresa di vincere la corsa americana per eccellenza per tre anni di fila, arrivando così a quota quattro successi in carriera eguagliando Danny Eslick al secondo posto tra i più vincenti di sempre alle spalle di due leggende del calibro di Miguel Duhamel e Scott Russell, entrambi a quota cinque affermazioni sul circuito della Florida.

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Doppio podio per Suzuki, bene Hickman e Dunlop


A fare la differenza sono stati gli ultimi otto giri per Herrin, visto che il californiano ha allungato in maniera decisiva non permettendo ai diretti inseguitori di tenere il suo passo. Dopo una prima bandiera rossa causata dall'arrivo della pioggia al 25° passaggio ed una immediatamente successiva per via della brutta caduta di Jason Farrell (portato via in ambulanza ma fortunatamente cosciente), la lotta per la vittoria sembrava potesse essere un affare a tre tra il californiano e le Suzuki GSX-R750 di Richie Escalante e Tyler Scott, i quali si sono invece ritrovati a lottare uno contro l'altro. Alla fine, ad avere la meglio è stato il messicano in volata per soli otto millesimi di secondo, riscattandosi dopo una qualifica difficile che l'aveva visto scattare dalla seconda fila mentre il compagno aveva centrato la pole.

La lotta per le posizioni da podio ha visto anche Richard Cooper altamente competitivo, ma purtroppo il campione 2024 della Sportbike si è dovuto ritirare a causa di problemi tecnici alla sua Triumph. Il marchio inglese si può però consolare con un ottimo Peter Hickman, quarto alla seconda partecipazione in carriera, e con il due volte vincitore Brandon Paasch, che dopo aver rischiato di non trovare una sella è riuscito a confermarsi su ottimi livelli chiudendo la Top 5. Degna di nota anche la prestazione del 29 volte vincitore al TT Michael Dunlop con una Ducati Panigale V2, nono con la moto che, con buona probabilità, utilizzerà anche al Tourist Trophy tra pochi mesi e che, nelle mani di Herrin, ha dimostrato ancora una volta di essere la moto da battere sugli spettacolari banking del “World Center of Racing”.

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